ecoLogicStudio. Come il design biofilico migliora la nostra vita e le nostre case

CasaOggiDomani incontra… ecoLogicStudio, uno studio di architettura e design con sede a Londra, fondato da Claudia Pasquero e Marco Poletto. Durante l’intervista, lo studio ha presentato la sua recente serie di prodotti ispirati al concetto di design biofilico. Questa “naturale” collezione comprende un purificatore d’aria biotecnologico, uno sgabello ecocompatibile e un gioiello realizzato utilizzando biomassa di micro-alghe.

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ecoLogicStudio. Come il design biofilico migliora la nostra vita e le nostre case

Lo studio di architettura e design ecoLogicStudio, fondato da Claudia Pasquero e Marco Poletto e sito a Londra, ha presentato la sua prima serie di articoli di design ispirati al design biofilico. Questa collezione include un innovativo purificatore d’aria biotecnologico, uno sgabello che può essere compostato e un gioiello stampato in 3D utilizzando biomassa di micro-alghe.

Tale collezione fa parte di un ampio progetto di ricerca chiamato PhotoSynthetica™, avviato nel 2018 dallo studio in collaborazione con istituzioni accademiche. L’obiettivo principale del progetto è contrastare gli impatti negativi del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico sul benessere delle città, attraverso soluzioni innovative e sostenibili.

Design biofilico: in che modo può contrastare gli impatti negativi del cambiamento climatico?

Il design biofilico, attraverso l’integrazione di elementi naturali negli spazi urbani e architettonici, può contrastare gli impatti negativi del cambiamento climatico in diverse modalità. Introdurre la vegetazione e la biodiversità nelle aree urbane favorisce la crescita di ecosistemi più resilienti e in grado di adattarsi ai cambiamenti ambientali. Inoltre, la presenza di piante e vegetazione contribuisce all’assorbimento di anidride carbonica dall’atmosfera, aiutando a ridurre le emissioni di gas serra e mitigare l’effetto serra.

Il design biofilico non si limita solo agli spazi esterni, ma può anche essere applicato all’ambiente indoor delle abitazioni. Integrare elementi naturali come piante e materiali biodegradabili all’interno delle case può migliorare la qualità della vita, riducendo la presenza di sostanze inquinanti. Inoltre, un design biofilico all’interno delle abitazioni può promuovere un legame più stretto con la natura, migliorando il benessere psicologico degli occupanti e creando spazi più armoniosi e salutari.

Ecco queste sono solo alcune delle premesse che stanno alla base dei continui studi e ricerche condotti dai due architetti dello studio di architettura e design ecoLogicStudio.

Design biofilico: in che modo può contrastare gli impatti negativi del cambiamento climatico?
Dettaglio della struttura a incastro in compensato di betulla sostiene un fotobioreattore in vetro borosilicato alto 1 metro che ospita fino a 10 litri di colture vive di micro-alghe fotosintetiche che vengono introdotte dall’alto

 

Nuovi paradigmi di progettazione sostenibile: a colloquio con ecoLogicStudio

La progettazione biodigitale e biofilica sta contribuendo all’evoluzione di un nuovo paradigma di progettazione sostenibile. Mentre il paradigma attuale si è focalizzato sulle ‘green technologies’ e quindi su un approccio fondamentalmente tecnocentrico, il design biofilico promuove un approccio olistico e sistemico, che si fonda sulla correlazione tra articolazione formale e funzionalità.

Rivolgiamo qualche domanda agli architetti curiosi di scoprire come nascono questi questi primi tre oggetti e come possono diventare degli  strumenti intelligenti per innescare un processo collettivo di ri-metabolizzazione urbana.

Come siete arrivati a concepire prodotti come AIReactor, lo sgabello compostabile e l’anello bio-digitale?

L’interesse per la progettazione biofilica e l’integrazione delle biotecnologie nell’ambiente costruito è sempre stato alla base del nostro approccio, ma sicuramente il suo potenziale è diventato più chiaro a un pubblico più ampio negli ultimi tre-cinque anni. Se guardiamo ai nostri inizi, possiamo svelare che il nome ecoLogicStudio è ispirato al libro “Steps to an Ecology of Mind” di Gregory Bateson, in cui l’autore parla dell’ecologia come dell’interconnessione di vari sistemi umani e non umani attraverso linguaggi che sono sia logici che meta-logici.

Tutta la ricerca che portiamo avanti dal 2018 con il consorzio PhotoSynthetica, costituito con le università UCL di Londra – Urban Morphogenesis Lab, in UCL London e con il Synthetic Landscapes Lab dell’Università di Innsbruck, è rivolta all’integrazione di sistemi biotecnologici al design e all’architettura.

Ciascuno dei tre prodotti, quindi il purificatore, lo sgabello e l’anello, sono stati studiati per combinare le possibilità offerte dal design biofilico e digitale e per implementare un modello di produzione e utilizzo circolare. La biomassa prodotta nel processo di purificazione dell’aria diventa infatti materia prima rinnovabile per la stampa 3D dello sgabello e del gioiello.

Nuovi paradigmi di progettazione sostenibile: a colloquio con ecoLogicStudio
Purificatore d’aria biotecnologico

 

Come site arrivati a concepire prodotti come AIReactor, lo sgabello compostabile e l'anello bio-digitale?
Sgabello che può essere compostato

 

Come site arrivati a concepire prodotti come AIReactor, lo sgabello compostabile e l'anello bio-digitale?
Gioiello stampato in 3D utilizzando biomassa di micro-alghe

 

 

Perché dovremmo inserire nelle nostre case oggetti biofilici?

Perché non sono soltanto oggetti, ma anche strumenti per la purificazione dell’aria, per abbattere l’impatto della nostra civiltà sul pianeta Terra, per conoscere la natura e le potenzialità delle microalghe sia nel combattere l’inquinamento sia per l’approvvigionamento di cibo.

AIReactor è un’evoluzione della nostra BioBombola, progettata nel 2021, un fotobioreattore domestico che integra un kit per la raccolta della Spirulina fresca, pronta per il consumo. La raccolta delle microalghe in AIReactor è un processo semplice e divertente che può essere eseguito più volte alla settimana, raccogliendo fino a sette grammi di Spirulina al giorno (un cucchiaio da tavola), che è l’apporto giornaliero raccomandato, in termini di proteine e nutrienti, per una famiglia di quattro persone.

In che modo ritenete che questi prodotti possano contribuire al benessere globale e affrontare le sfide del cambiamento climatico?

Il biodesign è essenziale per riequilibrare la carbon-footprint del Pianeta, poiché crea una connessione tra gli abitanti delle città e i processi urbani, tra la vita quotidiana e lo sviluppo tecnologico. In questo modo il processo ecologico potrà emergere dal basso verso l’alto. Inoltre prodotti come quelli della PhotoSynthetica Collection ma anche alcuni nostri progetti come l’Air Bubble Playground e l’AirOffice ad esempio mostrano come nuovi sistemi per la purificazione dell’aria dalle sostanze inquinanti, grazie all’impiego di microalghe, sia possibile in ambienti domestici, privati, in quelli lavorativi e quelli dedicati al gioco dei bambini.

In che modo ritenete che questi prodotti possano contribuire al benessere globale e affrontare le sfide del cambiamento climatico?
AIReactor con il suo kit per la raccolta delle alghe. La collezione sarà presentata all’Isola Design Festival 2024 all’interno di WAO PL7 (Via Lambertenghi 7 a Milano)

 

Quali sono le sfide principali che avete affrontato durante lo sviluppo della collezione PhotoSynthetica?

Lo sviluppo della collezione PhotoSynthetica ha affrontato diverse sfide tecnologiche cruciali. Tra queste, l’ottimizzazione dell’efficienza e della scalabilità della coltivazione delle alghe, la garanzia della durabilità e dell’efficacia della produzione di biopolimeri e l’integrazione di complesse tecnologie di rilevamento e monitoraggio per la valutazione della qualità dell’aria in tempo reale.

Il processo ha richiesto un’ampia ricerca e sperimentazione, culminando nel progetto Air Lab e nell’AIReactor, che ha coinvolto design digitale, prototipazione rapida e monitoraggio in tempo reale dei progetti pilota. L’obiettivo era trovare soluzioni ottimali per la purificazione dell’aria, unendo innovazione tecnologica e praticità.

Sfide sociali, culturali e logistiche

Oltre alle sfide tecnologiche, il progetto ha dovuto affrontare ostacoli sociali, culturali e logistici. Dal punto di vista sociale, c’era la necessità di educare e sensibilizzare il pubblico riguardo alle soluzioni basate sulle alghe, dissipando idee sbagliate e promuovendo la fiducia nella tecnologia. Diversi atteggiamenti e preferenze culturali riguardo alla sostenibilità hanno reso necessaria un’approccio flessibile e globale nel promuovere la collezione.

Inoltre, garantire un accesso equo ai benefici della collezione in diverse comunità ha richiesto il superamento di barriere logistiche e la promozione del cambiamento comportamentale verso pratiche sostenibili.

Il lavoro su queste sfide multidimensionali ha richiesto un team multidisciplinare e multiculturale, capace di combinare innovazione tecnologica con una sensibilità culturale mirata, come evidenziato dal network di ecoLogicStudio costruito in oltre 20 anni di ricerca e design.

A quali novità state lavorando?

Stiamo lavorando a un nuovo spazio di ecoLogicStudio nella città di Torino, all’interno degli Ex Mulini Feyles, un edificio industriale del 1910 nel centro della città. Sarà un laboratorio di biodesign aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in grado di coltivare e creare nuovi materiali, prodotti e pratiche per la realizzazione di un ambiente domestico del futuro. In cantiere ci sono anche un nuovo libro e una nuova iterazione del progetto Air Bubble.

Lo Studio di architettura e design ecoLogicStudio
Lo Studio di architettura e design ecoLogicStudio

Lo Studio di architettura e design ecoLogicStudio

ecoLogicStudio è uno studio di innovazione nell’architettura e nel design specializzato in biotecnologie per l’ambiente costruito.

Fondato a Londra nel 2005 da Claudia Pasquero e Marco Poletto, lo studio ha sviluppato un portfolio unico di sculture biofiliche, architetture viventi e progetti urbanistici blu-verdi.

Nel 2018, si è unito al Synthetic Landscape Lab e all’Urban Morphogenesis Lab per creare l’iniziativa PhotoSynthetica.

Insieme, stanno sviluppando soluzioni scalabili basate sulla natura per fronteggiare l’impatto imminente dei cambiamenti climatici e per rispondere alla nostra attuale ricerca di neutralità carbonica.

 

Photo credit: ©Pepe Fotografia