Design inclusivo e ambienti per tutti. In che modo il design può fare la differenza

Una serie di progetti di architettura e di design dimostrano come è possibile oggi realizzare davvero ambienti per tutti abbattendo le barriere architettoniche e quelle sociali attraverso l’implementazione del concetto chiave del design inclusivo.

A cura di:

Design inclusivo e ambienti per tutti. In che modo il design può fare la differenza

Nel 2001 l’Organizzazione Mondiale della Sanità rivede profondamente la definizione di disabilità e introduce una nuova classificazione in materia che è rivoluzionaria perché cataloga le funzioni non le menomazioni e infatti prende il nome di International Classification of Functioning.

Da allora la teoria dell’Universal Design che era stata sviluppata dall’architetto in sedia a rotelle della North Carolina State University, Ronald Mace, acquista nuovo vigore e i suoi principi trovano ampia diffusione nei più avanzati stati del mondo. Nasce proprio in applicazione all’architettura e al design e sostiene il valore di realizzare ambienti e oggetti che possano essere fruibili da tutti e che non vengano penalizzati nel design.

Oggi l’Universal Design è alla base di molti progetti inclusivi, sia di architettura che di design. Ecco alcuni esempi.

Design inclusivo: cucina ed elettrodomestici ad alta accessibilità

Alcuni sistemi modulari di arredo ci mostrano come è possibile alzare il livello di accessibilità di uno spazio lavorando su una manciata di centimetri. È il caso del programma Utility System di Scavolini (foto in apertura) che, in senso verticale permette di scegliere l’altezza del piano di lavoro (i pensili superiori, normalmente collocati a 45/50 cm dal piano di lavoro, possono essere dotati di cestelli sali-scendi: estraendo il cestello, questo scenderà fino all’altezza più comoda.

Per chi ha difficoltà a svolgere questo spostamento manualmente è previsto un sistema motorizzato inserito all’interno dei pensili che, tramite un interruttore, attiva la discesa e la successiva risalita di tutti i ripiani interni); e in senso orizzontale, dove l’accessibilità è garantita dai piani sagomati e da quelli estraibili che riducono la necessità di spostamento. E per non creare ostacoli ai portapiedi delle sedie a rotelle, può anche essere scelto uno zoccolo alto 26 cm più arretrato di quello di serie che, oltre a permettere di collocare ad altezza ideale i diversi elettrodomestici, può essere dotato di cestelli di contenimento estraibili, così da sfruttare al massimo lo spazio a disposizione.

Gli elettrodomestici possono essere collocati a misura ideale e dotati di apertura laterale che sicuramente è più comoda per chi ha problemi di movimento ma che indubbiamente risulta molto fruibile anche a chi si muove normalmente.

Cucina ed elettrodomestici ad alta accessibilità
Cucina Feel di Scavolini integrata con Utility System

 

Ingressi facilitati e serramenti come elementi di comunicazione tra interni ed esterni

L’ingresso e la fruibilità di una cabina doccia possono essere facilitati progettando un’anta scorrevole in linea, con la maniglia verticale, come il sistema S-Lite SW-5, modello walk-in, di Provex; o come il sistema di maniglioni della Serie 350, sempre di Provex, in alluminio verniciato, che possono fungere sia da maniglioni che da portasalviette.

Ingressi facilitati e serramenti come elementi di comunicazione tra interni ed esterni
Sistema S-Lite SW-5, modello walk-in, di Provex

 

Il design è anche lo strumento che ha permesso di realizzare la maniglia Leonardo prodotta da Ghidini Group e disegnata da Fabrizio Bianchetti che nel 2010 ha conquistato il riconoscimento DfA (Design for All italia, membro di EIDD –Design for All Europe). La maniglia ha una forma organica ed ergonomica che ne facilita l’utilizzo.

Ingressi facilitati e serramenti come elementi di comunicazione tra interni ed esterni
Maniglia Leonardo prodotta da Ghidini Group

 

Superfici senza soluzione di continuità

La superficie del pavimento può dirsi davvero fruibile quanto più liscia e piana si presenta.
Il nuovo sistema scorrevole panoramico in alluminio Schüco AS PD 75.HI, consente di ottenere nella stessa configurazione i profili di anta totalmente a scomparsa nella muratura e la soglia a filo pavimento. Il risultato è l’effetto frameless “tutto vetro” di forte impatto da un punto di vista estetico, ma è molto studiato anche sul piano della funzionalità.

La soglia piana a filo pavimento, infatti, elimina il rischio di inciampo e non ostacola il passaggio tra un ambiente e l’altro, consentendo spostamenti sicuri per tutti gli utenti. Il sistema può essere anche motorizzato ed essendo compatibile con i comandi vocali dei programmi domotici, gestito da remoto.

Superfici senza soluzione di continuità
Sistema scorrevole panoramico in alluminio Schüco AS PD 75.HI

 

Intervista a Francesco Rodighiero, Presidente di Design for All Italia

Che cos’è Design for All Italia e di che cosa si occupa?

Design for All Italia nel 2024 compie 30 anni è un’associazione nazionale e nasce nel 1994 subito dopo l’associazione europea (EIDD). L’Italia è il primo Paese associato, deteniamo un primato in questo. L’associazione si è occupata moltissimo di formazione, negli ultimi anni ci stiamo occupando molto di operazioni di accompagnamento con delle società, ovvero mettiamo in pratica quello che è il processo Design for All che prevede il coinvolgimento non solo degli utenti finali ma anche degli Stakeholder, tutte le persone coinvolte nel progetto.

Individuiamo i bisogni richiesti espressamente dalle persone coinvolte, li trasformiamo in requisiti di progetto e aiutiamo le aziende a capire quali possono essere le possibili soluzioni. Si tratta di soluzioni meta-progettuali, non ci vogliamo sostituire ai progettisti, diamo delle indicazioni in maniera che il progetto possa essere più creativo ed espressivo possibile. Ci muoviamo in punta di piedi.

Quali sono le aziende con cui lavorate?

Abbiamo lavorato con BTicino, abbiamo appena finito di lavorare con Esselunga, a breve cominciamo una collaborazione con Gucci. Stiamo dialogando da un po’ con Nespresso Italia anche. Le aziende si rendono conto che l’inclusione è un momento molto molto importante. Dopo che hanno visto come lavoriamo, i benefici che ne derivano, si rendono conto che forse avrebbero dovuto orientarsi in questa direzione anche prima.

Intervista a Francesco Rodighiero, Presidente di Design for All Italia
Il videocitofono connesso Classe 300EOS with Netatmo di Bticino con l’assistente vocale Amazon Alexa integrato per rispondere autonomamente alle chiamate videocitofoniche

 

Le “consulenze” sono relative ai prodotti o anche ai processi produttivi?

Con alcuni marchi lavoriamo sul prodotto; con altri lavoriamo sui punti vendita, come il nuovo punto vendita di Esselunga a Milano, nella vecchia area Expo, che comprende non solo un market, ma anche due ristoranti e sarà anche una zona sperimentale. Il tema è sotteso alla tecnologia: se il nostro target è la diversità umana non abbiamo solo le persone disabili, ma principalmente gli anziani che hanno meno dimestichezza con la tecnologia. E quindi ci chiamano spesso per indagare questo ambito., cioè come le persone devono essere preparate di fronte a determinate richieste.

Design for All Italia nasce nel 1994 come Istituto Italiano per il Design e la Disabilità – IIDD, Delegazione Tematica dell’ADI. In data 27 novembre 2008, si costituisce come associazione indipendente, senza scopo di lucro, sotto la denominazione Design for All Italia.

Francesco Rodighiero è designer, socio dello Studio Rodighiero.Design, ex docente al Politecnico di Milano e docente allo IED.

Il progetto NOOB – No Obstacles Home

Nella provincia veneta, gli architetti di 3ndyStudio hanno realizzato nel 2015, per un committente privato, NOOB – No Obstacles Home, ovvero la casa senza ostacoli. Si tratta di un progetto ex-novo che si articola su 175 mq, tutti su un unico livello, pensata per una persona che si muove su una sedia a rotelle. Il risultato è una graziosa villetta mimetizzata nel paesaggio.

“La disabilità non è legata alla patologia in sé, ma al contesto in cui il soggetto si trova a vivere, al tessuto architettonico, questa è la cosa più importante che abbiamo imparato dal lavoro in oggetto e dalla collaborazione con il committente”, spiega Alessandro Lazzari (fondatore di 3ndyStudio) in un webinar per la Universal Design Week 2020. “Da qui il ruolo cruciale e la responsabilità della progettazione, che può marcare oppure abbattere quella disabilità”. E tra i requisiti che il committente chiede ai progettisti c’è proprio un elemento che potrebbe apparire secondario per un progetto così particolare ma che in realtà non lo è: un alto contenuto di design.

L’estetica risulta determinante come per tutte le opere di architettura. “Noob per noi è stato come un manifesto di architettura civile”, precisa Lazzari, “un interior che potesse essere fruibile non solo dalla persona disabile ma da tutti, un design for all a trecentosessanta gradi”.

Questa progettazione integrata permette anche di conferire all’abitazione un valore commerciale nei canali tradizionali del mercato immobiliare.

Il progetto NOOB – No Obstacles Home
Progetto NOOB – No Obstacles Home BY 3ndyStudio. Vista esterna dell’edificio

Una casa senza ostacoli

Nel progetto NOOB – No Obstacles Home dello studio  3ndyStudio tutti gli accessi e gli ingressi sono stati automatizzati con tecnologia integrata che prevede la gestione attraverso comandi vocali. All’interno si è tenuto conto di due livelli di quote, uno prettamente a servizio della persona disabile, che in questo modo risulta totalmente indipendente sia in area cucina, sia sul bancone, dove può socializzare con amici e commensali, e l’altro ad altezza standard, in maniera che il committente, sulla sedia a rotelle, possa, per esempio, cucinare con qualcuno che sta in piedi se lo desidera.

Intervista a Francesco Rodighiero Presidente di Design for All Italia
Progetto NOOB – No Obstacles Home BY 3ndyStudio

 

Sempre in cucina, l’accesso alle stoviglie è garantito da una spessa mensola orizzontale di design grigia. Le ante si aprono con sistemi di automazione sia touch che attraverso comando vocale. Per aumentare la fruibilità degli spazi, il corridoio che collega la zona giorno alle altre aree funzionali è stato corredato con pareti attrezzate, sono state eliminate le soglie delle aperture verso l’esterno e tutti gli ostacoli visivi che ostacolassero quella continuità tra interno ed esterno.

Una casa senza ostacoli
Progetto NOOB – No Obstacles Home BY 3ndyStudio. Vasca da bagno a filo pavimento con binario di spostamento situato sul soffitto

 

In bagno è stata collocata una vasca gigante a filo pavimento fruibile da tutti i componenti della famiglia e sul soffitto è stato integrato il binario di spostamento per il soggetto disabile, in una soluzione di design. I bagni sono inondati di luce naturale dall’alto, per avere una visione totale dello spazio; e non presentano soglie tra piatto doccia e livello del pavimento.

Anche questi dettagli appartengono ad una concezione di Universal Design, sono concepiti, cioè per persone disabili ma sono utili a tutti, esattamente come il telecomando della TV. Anche l’illuminazione può essere gestita con comandi vocali, utilizzando lo smartwatch per esempio.

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento




Articolo realizzato in collaborazione con...