L’ombreggiamento estivo degli ambienti esterni e delle parti interne è una condizione imprescindibile per avere una qualità dell’abitare alta e per poter fruire di tutti gli spazi. Come un vero e proprio progetto, le schermature solari richiedono un’analisi approfondita del contesto, dell’esposizione dell’edificio, un’attenta osservazione delle condizioni climatiche e la valutazione dei costi legati alla climatizzazione artificiale. Non ultimi, il budget a nostra disposizione e il carico di montaggio/smontaggio e di manutenzione che siamo disposti a sostenere.
Tappe fondamentali di un percorso progettuale molto importante, perché le schermature solari, non solo migliorano l’aspetto estetico degli ambienti, ma permettono di ridurre i consumi energetici e durante i periodi caldi contribuiscono a mantenere freschi gli edifici, diminuendo la dipendenza dai sistemi di climatizzazione.
Schermature solari: la parola all’architetto Caterina Scamardella
“Come per ogni progetto credo che sia essenziale partire dalle esigenze del cliente. Non esistono soluzioni valide per tutto, ma ogni situazione va attentamente studiata. In primis, vanno valutate le dimensioni e la forma in pianta dell’area da coprire, per comprendere quanto spazio si ha a disposizione. Qualora ci trovassimo di fronte ad uno spazio ampio, si potrebbe procedere con la scelta di una struttura più invasiva, come può essere una pergola bioclimatica ad esempio. Viceversa, se siamo nel caso di spazi molto piccoli, dobbiamo optare per una tenda parasole, un ombrellone di dimensioni ridotte o anche un piccolo pergolato con della vegetazione rampicante. In secondo luogo va valutata l’esposizione dello spazio che si vuole sistemare, al fine di scegliere la soluzione più adatta anche a filtrare la luce diretta o indiretta” spiega l’architetto e interior designer Caterina Scamardella.
“Quindi, è necessario a mio parere valutare, forse prima ancora di ogni cosa, il budget a disposizione del cliente, per poter fare delle proposte realistiche. È importante cercare di comprendere anche che impegno metterà la persona che abiterà gli spazi nel tenerli in efficienza. In base alle sue necessità e intenzioni, ci si potrà orientare su strutture più o meno facili sia da montare e smontare eventualmente nella stagione invernale, sia da mantenere. A proposito di questo c’è da considerare anche quanto fissa si vuole che sia la struttura, ossia se la si rimuoverà in inverno o sarà permanente, magari per utilizzarla anche nella stagione più fredda come giardino d’inverno o stanza in più” – continua Caterina.
Lo spazio esterno è il naturale prolungamento di quello interno. Per questo, è necessario che le due parti dialoghino tra loro. È necessario, dunque, definire uno stile omogeneo che renda tutto più armonico. Non dimenticare, infine, di valutare attentamente le normative locali relative alla tipologia di struttura da installare. Ce ne sono alcune che sono assolutamente in edilizia libera, mentre altre richiedono dei permessi più o meno impegnativi, per i quali bisognerà affidarsi ad un tecnico di fiducia”– conclude l’architetto Scamardella.
Il progetto
In questo progetto di ristrutturazione, per l’area esterna il balcone è stato ampliato fino a 4 m, diventando così una vera e propria terrazza affacciata sulla piscina. Questo ha permesso di realizzare una tettoia chiusa da vetro nella parte superiore e anteriormente con serramenti scorrevoli. La struttura è permanente per ovvi motivi e lateralmente è aperta, lasciando la possibilità di chiuderla temporaneamente in inverno con soluzioni flessibili. La sua realizzazione, per il fatto stesso di avere un tetto fisso, ha reso necessaria la richiesta di un permesso.
Schermature solari: quante tipologie esistono
Sono davvero tante le soluzioni per ombreggiare gli spazi residenziali (tende da sole manuali o motorizzate, pergole, gazebo, dehor, sistemi frangisole, vele ombreggianti, giardini d’inverno, non ultimi, alberi e sistemi vegetali ad hoc). La scelta del sistema più appropriato dipende molto dalle caratteristiche dell’edificio e del contesto abitativo.
Tende da sole
Le tende da sole sono tra i sistemi più tradizionali di protezione dal sole, ma oggi le strutture si sono evolute, molti modelli sono motorizzati e gestibili attraverso un telecomando, presentano impianti di illuminazione integrati e alcuni addirittura sono collegati all’impianto domotico di casa e quindi gestibili a distanza e programmabili. Sono realizzate in tessuto acrilico e sono facilmente installabili, non richiedono permessi perché sono strutture mobili e si possono installare su qualsiasi tipo di parete (balcone o giardino) grazie all’ampia varietà di modelli e dimensioni proposta dalla filiera.
BT Group – R95 Stone
Tenda da sole motorizzata con cassonetto a scomparsa totale, design caratterizzato da effetto “pietra”, con bracci a pantografo e luci integrate. Funzionamento esclusivamente a motore. Campo di lavoro dei bracci da 5 a 45 gradi dall’orizzontale. Sporgenza minima 3 m, massima 4,25 m; Larghezza massima 8 m. L’unione della funzione di schermatura solare e illuminazione per le ore serali, garantisce una dilatazione delle ore di fruibilità del proprio outdoor casalingo. I cavi di alimentazione delle luci sono assorbiti all’interno dei bracci e scompaiono dalla vista grazie a un sistema brevettato.
KE – Sistema di tende a rullo Screeny
Screeny Hide è un sistema di tende a rullo che si integra alle architetture contemporanee ed è sensibile alla percezione luminosa dello spazio, oltreché al bilanciamento energetico complessivo della casa. Può essere movimentata tramite telecomando o smartphone.
Pergole bioclimatiche
La tecnologia bioclimatica consiste nell’utilizzo delle energie naturali quali sole e vento per avere una regolazione naturale del clima. Le pergole bioclimatiche sono strutture con una tettoria formata da lame mobili: con le lame aperte l’aria calda meno densa, più leggera, sale verso l’alto, mentre quella fredda scende, creando così una ventilazione naturale. La temperatura viene regolata grazie all’ombreggiamento, alla protezione dal sole dal flusso d’aria. Questo comporta un risparmio energetico, riducendo i consumi di climatizzazione e illuminazione e creando un comfort naturale.
Gibus – Velvet
La linea Velvet e Velvet Plus di Gibus presentano una copertura retrattile che può essere in modalità chiusa o impacchettata: le lame che costituiscono quest’ultima possono infatti essere posizionate a zero gradi, quindi in orizzontale, per avere un ombreggiamento completo nonché la massima protezione dagli agenti atmosferici; è però possibile anche orientarle fino a 85°, in verticale dunque, per creare al di sotto della pergola un microclima ideale permettendo a luce e aria di diffondersi nella quantità desiderata; infine, una volta inclinate, le lame possono essere anche impacchettate, per beneficiare di una totale luminosità e godere dell’infinita bellezza del cielo. Inoltre è dotata di illuminazione a Led.
Sprech – Qbox Blue
Alla MDW24, Sprech ha presentato la pergola bioclimatica Qbox Blue, orientabile e retrattile con un sistema per la duplice movimentazione delle lame frangisole che permette di regolare la ventilazione e la luminosità dello spazio sottostante in un unico momento. Le lame possono essere orientate e in questo modo si possono filtrare i raggi del sole e il flusso dell’aria, mentre l’impacchettamento regola le zone d’ombra e la luminosità. Nei giorni del Salone, la pergola bioclimatica Qbox Blue è stata visibile nell’ area ristoro di Villa Bagatti Valsecchi.
Pergole fotovoltaiche
Se si ha a disposizione un budget più elevato e uno spazio adeguato si può optare per le pergole fotovoltaiche (il costo parte indicativamente da 5 mila euro per una struttura di circa 15 mq). I moduli fotovoltaici sono collocati sulla tettoia, catturano l’energia delle radiazioni solari e la trasmettono all’inverter che la trasforma in energia utilizzabile.
Le pergole fotovoltaiche sono l’avanguardia del settore, perché coniugano estetica, funzionalità e sostenibilità: grazie ai pannelli fotovoltaici presenti sul tetto, infatti, ottimizzano la produzione energetica. I vantaggi di questo sistema sono molteplici: autoproducendo energia il risparmio è notevole in bolletta (con la tecnologia dei pannelli fotovoltaici bifacciali si produce fino al 30% di energia elettrica in più rispento a un impianto tradizionale); di conseguenza contribuisce alle emissioni di gas serra; aumenta il valore dell’immobile e può fungere da ricarica per i veicoli elettrici.
Belle Pergole – Pergolato Sofia
La pergola Sofia è caratterizzata da una tettoia fissa, struttura in allumino e pannelli fotovoltaici bifacciali. Contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 e promuovendo l’uso di energia rinnovabile.
Serre solari
Le serre solari sono sistemi solari passivi, in grado di migliorare l’efficienza energetica e il comfort di un edificio. Durante l’inverno, o comunque nelle giornate fredde, accumulano il calore rilasciato dai raggi solari nelle ore diurne e riscaldano l’ambiente all’interno. Più propriamente si parla di “effetto serra”, cioè l’effetto fisico che avviene in natura per cui la radiazione elettromagnetica, del cui spettro fa anche parte quella solare, rimane intrappolata in uno spazio confinato.
Nel caso di una serra solare ciò accade per la nota proprietà del vetro di farsi attraversare dalla radiazione elettromagnetica a onda corta, quella del visibile, invece di opporsi al passaggio di quella a onda lunga, quella termica, il calore. Durante l’estate, la serra solare si mantiene fresca e permette di abbassare la temperatura in modo naturale anche nelle altre stanze (con sgravi sulla bolletta anche del 20%).
Serre solari di Antiche Officine
Le serre solari addossate sono la tipologia di serre solari più diffusa, costituita da un volume vetrato addossato al perimetro dell’edificio. La copertura per la normativa deve essere trasparente e inclinata. Essa condivide una delle quattro superfici verticali con l’edificio. Queste tipologie di serre possono essere installate senza particolari interventi che vadano a intaccare la stabilità e l’integrità dell’edificio.
Vetrate a isolamento termico
Un’altra soluzione molto attuale per regolare la climatizzazione interna degli edifici sono le vetrate a isolamento termico. Si possono installare su balconi, terrazzi, portici e pergole e possono essere realizzate per qualsiasi forma o dimensione della superficie. Grazie ai vetri temperati permettono di risparmiare sui costi di riscaldamento e raffrescamento.
Essendo classificate come strutture amovibili, non necessitano di permessi (la categoria Vepa, vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti, infatti, rientra in regime di edilizia libera). Per aumentare il coefficiente di schermatura possono essere dotate di tende da sole a caduta.
Belle Vetrate Scorrevoli
Le vetrate scorrevoli possono essere realizzate per diverse strutture architettoniche (finestre, portici, terrazzi, pergole).
Queste vetrate, progettate con cura e precisione, sono caratterizzate da una disposizione che scarica il peso a terra anziché sulla struttura, garantendo una maggiore durata nel tempo e una minore pressione sulle superfici di supporto.
Giardino d’inverno
Il giardino d’inverno è una soluzione ottimale, soprattutto per chi ha spazi esterni generosi, per vivere al meglio balconi e giardini anche nei periodi freddi e piovosi. Si possono avere diverse soluzioni di giardino d’inverno: verande, terrazze coperte o vere e proprie conservatories indipendenti, pensate non solo per accogliere e proteggere piante e fiori, ma anche e soprattutto per essere vissute, accogliendo momenti di relax e intimità oppure occasioni conviviali. Prima di intraprendere il progetto è importante verificare il regolamento del proprio comune di appartenenza.
KE – Sunlight
La serra solare bioclimatica e giardino d’inverno con tetto in vetro stratificato si arricchisce con la copertura fotovoltaica. Si tratta di un sistema di celle fotovoltaiche, tecnologia che si integra perfettamente con il sistema di copertura in vetro stratificato (vetri fotovoltaici stratificati di sicurezza BIPV, Building Integrated Photovoltaic) e apporta significativi vantaggi in termini di produzione elettrica sostenibile e rinnovabile, senza impattare sull’estetica della struttura. Con una configurazione di 6×4,5 metri, Sunlight è in grado di generare una potenza di 1,4 kW.
Solar Glass Energy (serre solari potenziate)
Alcuni sistemi e componenti edili possono essere captanti e realizzati con vetri fotovoltaici GtoG o BIPV (Building Integrated PhotoVoltaic).
Chirenti – Sistema BIPV
Il BIPV di Chirenti è un sistema fotovoltaico per il rivestimento delle facciate edili inutilizzate e può essere di qualsiasi colore e assumere qualsiasi texture: a tutti gli effetti è un outfit architettonico che aggiunge valore energetico ed estetico alle nuove e vecchie costruzioni. Questo sistema può essere utilizzato per rivestire il tetto delle serre climatiche.
Case study – More Space outdoor design
Un attico con grande terrazza con vista sulla città di Trieste.
La ristrutturazione di una casa nel Parco del Farneto è l’occasione per allestire una terrazza panoramica di 200 mq ad opera di More Space outdoor design (Attico EDL-Trieste). Il lavoro è di grande interesse perché, dopo un’attenta analisi del contesto, sviluppa un progetto di schermatura composito ed eterogeneo, che combina diverse forme di ombreggiamento.
Il centro della scena è riservato alla piscina, che ha ispirato la forma del sistema di coperture che abbraccia la superficie dell’acqua e proietta la vista oltre la terrazza, verso il mare di Trieste.
La struttura, studiata su misura, è composta da diverse tipologie di coperture, ciascuna idonea alle esigenze dei diversi spazi funzionali. Partendo dal lato addossato all’edificio troviamo, a schermatura delle vetrate, le pensiline fisse a sbalzo.
Proseguendo sul lato interno della terrazza, una sequenza di moduli bioclimatici motorizzati a lame orientabili protegge il living open air (con divano e sedute che affacciano frontalmente sulla piscina).
Sul lato strada i moduli fissi minori sono predisposti per essere integrati con pannelli fotovoltaici; lo stesso tipo di copertura lo troviamo nell’elemento pensilina che conduce alle scale della terrazza del piano inferiore.
I moduli bioclimatici più esterni proteggono, invece, la zona pranzo con il grande tavolo, mentre sotto la lunga pensilina fissa è alloggiata la cucina esterna in inox che si sviluppa per circa undici metri.
L’integrazione dei pannelli fotovoltaici su una parte delle coperture delle pergole è stata l’intuizione che ha permesso di raggiungere la produzione di energia rinnovabile richiesta nella ristrutturazione. La forma libera della struttura portante con elementi a sbalzo e campate uniche lunghe 9 metri, è resa possibile dall’impiego di profili in alluminio strutturale e rinforzi interni in acciaio, i cui fissaggi sono a scomparsa evitando viteria a vista per maggior pulizia e resa estetica.
Tenendo conto che ci si trova in una zona di mare si è scelto di utilizzare l’alluminio per garantire maggiore longevità alla struttura. I diversi sistemi di copertura, fissi e apribili, sono stati accuratamente progettati per ricreare lo stesso effetto di lame chiuse, come un unico rivestimento inferiore.
Ulteriore continuità all’ambiente è data dal sistema di pannelli frangivista che contornano il perimetro della struttura. Tutte le colonne perimetrali, fissate oltre il davanzale, sulle lesene esterne in cemento, accrescono la sensazione di un ambiente indoor. Per intercettare gli elementi strutturali esistenti è stato fondamentale un accurato rilievo in fase preliminare e un costante controllo millimetrico durante l’installazione.
L’inclinazione delle sottili aperture è studiata per mantenere la vista verso l’esterno, permettere la ventilazione grazie alla circolazione dell’aria, ma evitare la visione dall’esterno, garantendo privacy alla terrazza.
Ombreggiatura intelligente: costi, incentivi e benefici bioclimatici
Per la varietà delle soluzioni possibili, è difficile stabilire i costi anche indicativi dell’ombreggiamento residenziale, il range è veramente molto ampio, si va da soluzioni molto semplici come modelli di tende da sole che hanno un costo di alcune centinaia di euro; a sistemi più complessi, come i motorizzati o le pergole bioclimatiche il cui costo si aggira intorno ai 5 mila euro per sistemi da 30 mq. Più interessante è capire quale impatto può avere un progetto di schermatura residenziale sui relativi costi in bolletta.
Secondo i dati forniti da ES-SO, entro il 2050, di fronte al crescente surriscaldamento degli edifici, la richiesta di aria condizionata aumenterà del 30%. Le soluzioni di ombreggiatura intelligente possono contribuire significativamente a risolvere questa criticità. Possono ridurre il consumo di energia per il raffreddamento fino al 60%, contribuendo in modo significativo alla riduzione delle emissioni di gas serra. L’adozione diffusa di queste pratiche potrebbe rappresentare un passo importante verso un futuro più sostenibile, con una importante riduzione della spesa energetica europea di 284 miliardi entro il 2050. (Dati forniti da Assotende che, da quest’anno celebra, ogni 21 marzo, il Global Shading Day)
Ecobonus 2024
Inoltre va detto che la spesa per l’installazione delle pergole bioclimatiche rientra negli incentivi dell’Ecobonus 2024, il bonus per gli interventi che concorrono a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. L’aliquota è del 50% in detrazione Irpef in 10 anni.
Ombreggiamento interno o esterno?
Anche le tende interne sono utili schermature, ma a differenza dei sistemi per esterno sono meno efficaci sul piano energetico perché lasciano entrare i raggi solari che quindi riscaldano gli ambienti; al contrario, le tende e le pergole che bloccano l’irradiazione preventivamente e creano fresche oasi perimetrali.
I progetti più sensibili alla climatizzazione naturale contemplano entrambe le forme di ombreggiamento che diventano complementari l’una all’altra.
Quali tendaggi sono più appropriati per l’ombreggiamento interno?
Ma come si individua il sistema più appropriato per l’ombreggiamento interno (tra tende, frangisole, ecc..)? “Molto dipende dal budget, dallo stile e dalle esigenze dalla committenza. Inoltre studierei il contesto in cui sorge l’ambiente”, spiega l’architetto Scamardella. “I tessuti per le tende sono di svariati tipi e garantiscono diversi gradi di ombreggiatura. Se siamo in un ambiente molto luminoso, possiamo optare per tessuti dalla trama più fitta che ci possono smorzare la luce nelle ore più calde. In ambienti poco luminosi è preferibile, invece, se proprio è necessario introdurre tendaggi per una questione di privacy, impiegare tessuti che si lascino attraversare bene dalla luce, pur rimanendo schermanti da occhi indiscreti. Vanno evitati tessuti colorati lì dove c’è già poca luce. A proposito di questo, l’esposizione gioca un ruolo molto importante anche rispetto al colore della tenda da scegliere, per evitare che la stanza risulti troppo calda o troppo fredda. Per le tende da interno è bene fare attenzione, infine, ai materiali scelti. Sono da preferire quelli naturali, per avere ambienti più sani, anche se spesso sono più difficili da mantenere”.
Studio Apostoli – Preistoriche Green Lodge Credit Alessandro Romagnoli
Nel Preistoriche Green Lodge, otto suite Net Zero, immerse nella natura di Montegrotto Terme (Padova), Studio Apostoli ha previsto già nel disegno del complesso una serie di patii interni studiati per preservare gli alberi secolari. All’interno, i tendaggi nelle nuance della terra che contraddistinguono gli interni, sono realizzati con filati ecosostenibili e contribuiscono, insieme all’ombreggiamento naturale della vegetazione, alla schermatura diurna.
FAQ Tende esterne e pergole
Che cosa dice la legge sulle pergole bioclimatiche?
Secondo il Testo Unico dell’Edilizia 2022 e con il DL Aiuti Bis (15 settembre 2022), l’installazione di Vepa amovibili (vetrate panoramiche amovibili) è edilizia libera. Quindi gli interventi relative alle schermature solari, come tende, ma anche pergole bioclimatiche, rientrano nell’ambito dell’edilizia libera e non necessitano del permesso a procedere, né della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività). Tuttavia quando si installa una struttura fissa con tettoia non amovibile è sempre bene accertarsi che non ci siano vincoli paesaggistici e che le caratteristiche del contesto territoriale non richiedano qualche forma di autorizzazione a procedere (in una recente sentenza, 22 settembre 2023, n.8475, del Consiglio di Stato, sez. VI, è stato ribadito che: “il pergolato, come struttura aperta su tre lati e nella parte superiore, non richiede alcun titolo edilizio; di contro, quando il pergolato è coperto superiormente, anche in parte, con una struttura non facilmente amovibile, diventa una tettoia ed è soggetto alla disciplina relativa e dunque al rilascio del titolo edilizio”).
Rientrano nelle detrazioni dell’Ecobonus 2024 quelle strutture schermanti che concorrano all’efficientamento energetico dell’edificio, quindi anche le pergole bioclimatiche addossate alla struttura, per esempio. L’Ecobonus 2024 prevede in questo caso una detrazione del 50% dell’Irpef in 10 anni. Il Decreto MiTE (Ministero della Transizione Ecologica), nell’ambito dell’Ecobonus, stabilisce il massimo scaricabile a 276 euro al mq.
Come pulire e proteggere una tenda da sole?
Le tende da sole sono generalmente in tessuto acrilico, per questo possono essere tranquillamente pulite con acqua e detergente e messe ad asciugare al sole. Alcune di essere sono smontabili, altre no e quindi devono essere pulite attraverso l’utilizzo di scale e strumenti appositi per la pulizia dotati di bastoni allungabili. Per proteggerle, in inverno, una volta lavate e ben asciutte si possono richiudere in loco e coperte con specifiche sacche o teli in tessuto Oxford, per esempio.
Foto in apertura: More Space outdoor design. Photo credit: Enrico Maria Verni