Lo schienale della cucina, o paraschizzi, è quella porzione verticale tra il piano di lavoro (top) e i pensili, che serve sia a proteggere il muro, sia a valorizzare il progetto della cucina. Ricordo la cucina dei miei nonni della casa di campagna degli anni 70, in formica verde latte-menta con i profili e la gola neri, con i piedini a vista in metallo cromato al posto dello zoccolo (direi molto all’avanguardia per quegli anni e sarebbe ancora molto di moda oggi) e con lo schienale in piastrelle bianche quadrate 20x20cm.
Tutt’ora mi capita di fotografare abitazioni con cucine retrò che hanno le classiche piastrelle marroncine sfumate decorate con le tazzine del caffè o gli animaletti della fattoria. Ormai superate ma che evocano in me emozioni e ricordi passati.
Una volta non c’erano molte alternative e poco importava se non si abbinava bene alla cucina o all’insieme della casa. Non era quello che interessava.
Oggi il design ha raggiunto un livello di eccellenza tale, e la gamma di materiali disponibili è così ampia, che è sempre possibile trovare la soluzione perfetta per le esigenze contemporanee, sia in termini di funzionalità che di estetica, senza compromessi.
Scopriamo insieme alcune informazioni su forme, dimensioni e materiali, che ti guideranno nella scelta più adatta alle tue necessità.
Schienale della cucina, un equilibrio tra estetica e coerenza
Partiamo con una premessa di fondamentale importanza: il progetto cucina va visto in un’ottica d’insieme di tutta la casa e non di singolo elemento messo li per stare da solo perché ci piace o è di moda. La moda va bene ma se inserita in una chiave di lettura di meta progetto, ovvero di progetto d’insieme guardando anche tutte le altre stanze come bagno e camere da letto.
Ma di questo parleremo in modo approfondito un’altra volta.
Il tuo compito sarà oggi di leggere quello che ti scrivo nell’ottica di quello che ti ho appena detto. Senza questa visione, tutte le informazioni che ti darò oggi saranno fini a sé stesse.
Piano e schienale: armonia di stile e funzionalità in cucina
La risposta che ti darò ti può sembrare molto vaga ma ti può aiutare a uscire dagli schemi a cui siamo abituati: quella che vuoi!
Lo schienale non ha una forma per forza rettangolare né per forza dev’essere tutto uguale e lungo come la cucina. Ovviamente solo alcuni materiali, che poi vedremo, possono essere plasmati per dargli la forma che vogliamo e altri invece richiedono linearità.
Ma tutto dipende dal tipo di progetto che stiamo immaginando per la nostra cucina, dalla funzionalità che dovrà avere in base a come e a quanto utilizziamo la cucina, e al budget ce vogliamo investire su di esso.
Le domande da porti sono:
Cucino molto o poco?
Come e cosa cucino? Un ovetto sodo una volta a settimana oppure cene tutte le sere stile ristorante?
Quando cucino sembra poi che sia passata una squadra di rugbisti oppure sono precisa/o e ordinato?
Che utilizzo avrà questa cucina? Di rappresentanza, conviviale per serate con amici o un classico utilizzo famigliare di 4 persone?
È importante porti queste domande perché a volte lo schienale va di pari passo con il piano della cucina, e quindi prima di scegliere lo schienale va capito, ponderato e scelto il top.
Ma torniamo alla forma
Si può andare dal classico schienale dritto, lineare lungo come tutta la cucina, oppure posizionato solo dietro alla zona di lavaggio e di cottura, intervallandolo con altri materiali o lasciando a vista porzioni di muro.
Lo schienale può fungere anche da boiserie con l’inserimento di mensole, supporto per libri o tablet, porta spezie… diventando così non solo un elemento di protezione del muro ma un vero e proprio protagonista.
Può essere realizzato a tutt’altezza fino al soffitto oppure il classico tra top e pensili o non esistere proprio. Può essere curvilineo plasmato da mani esperte oppure di forma rettangolare. Può diventare elemento di unione tra cucina e living creando comunicazione tra i due ambienti oppure rimanere protagonista indiscusso della cucina.
Qual è il materiale migliore per lo schienale della cucina?
Vediamo insieme i principali materiali così da avere una panoramica più ampia:
Laminato
Il laminato è il materiale forse più versatile tra tutti quelli che vedremo, totalmente idro repellente, facile da modificare e installare, e che può riprodurre qualsiasi effetto estetico come legno, cemento, metalli, pietre.
Ceramica
Dona un sapore retrò all’ambiente soprattutto se parliamo di maioliche o ceramiche realizzate e dipinte a mano. Ed essendo poi unite a formare un disegno devono essere rese protagoniste e non oscurate da pensili.
Gres porcellanato
Materiale molto resistente agli urti e al calore, il gres porcellanato può essere posato sia in piccolo, medio e grande formato, giocando quindi con le fughe o in contrasto, o in tono su tono, oppure non averle proprio utilizzando delle maxi lastre lunghe fino a 3 metri.
Vetro
lo schienale in vetro temperato può essere sia satinato che retro verniciato del colore che più si abbina alla tua cucina, può essere anche magnetico per poterci attaccare e staccare a piacimento vari accessori, e addirittura retroilluminato con il sensore di movimento per l’accensione e lo spegnimento. A casa di un mio cliente ne ho realizzato uno proprio così su cui poter anche scrivere e cancellare con gli idonei pennarelli. Te lo mostrerò, è fantastico!
Acciaio
Igienico, resistente agli urti e ai graffi, al calore e all’umidità. L’acciaio ha un potere estetico incredibile: per quanto sia un materiale freddo al tatto e alla vista, e si pensa che si abbini solo alle case super moderne e minimaliste, grazie alla sua caratteristica specchiante riesce a donare emozioni di contrasti anche negli ambienti più rustici o classici.
Resina
La resina è un materiale molto versatile in cucina, possiamo plasmare la forma che vogliamo, rivestire le piastrelle esistenti “rubando” pochissimi millimetri di spessore, oppure crearne uno ex novo dalle forme più bizzarre. È totalmente idro repellente, resistente a graffi e urti, personalmente lo sconsiglio dietro al piano cottura, essendo appunto resina, per questo è più indicato il micro cemento.
Micro cemento
Resistente all’abrasione e al calore, non ha nessun tipo di giunzione, si adatta a qualsiasi forma gli si voglia dare, si presta benissimo per rivestire superfici esistenti, ne esiste di infiniti colori ed è facilmente lavabile. In pochissime righe ti ho aperto un mondo, vero?
Quarzo
Il quarzo ha una buona resistenza agli urti ed è facilmente pulibile, inoltre ha una bella scelta di varianti colore. È abbastanza sensibile al calore avendo al suo interno una componente resinosa ma rimane un materiale molto igienico ed elegante.
Carta da parati vetrificata
Come per gli interni doccia, si può utilizzare la carta da parati in cucina solo se vetrificata e protetta con resine specifiche.
Avrai sicuramente l’imbarazzo della scelta per donare unicità alla tua cucina ma attenta/o a dosare bene gli equilibri delle finiture.
Alluminio
Resistente all’acqua e ignifugo, l’alluminio protegge dagli schizzi e dalle alte temperature, è facilmente lavabile, anche con il solo ausilio di un semplice panno umido può essere altamente personalizzato, anche in grandi lastre senza avere giunzioni.
Una cosa che forse non sai
Lo schienale diventa funzionale con il canale attrezzato!
In questo caso bisogna avere un top cucina più profondo rispetto ai classici 60 cm, ma avere uno schienale attrezzato, che può anche nascondersi o restare in bella mostra, attrezzato di tutto punto che ci agevola la vita avendo tutto a portata di mano, direi che è un’ottima soluzione.
Qualunque sia la tua esigenza e budget, sicuramente troverai la soluzione migliore e più idonea per te. Ma come ti dicevo all’inizio di questo viaggio tra forme e materiali, pensa al tuo progetto cucina nel macro e non nel micro, nel contesto generale e non nel singolo elemento. Avrai così una visione d’insieme che ti faciliterà ancora di più nella tua scelta.
Per qualsiasi cosa tu voglia chiedermi, scrivi a letizia@letiziabonatti.it e sarò felice di risponderti.
A presto, Letizia