Sedute avvolgenti ed ecologiche: esiste un nuovo modo di progettare

La produzione industriale ha imposto al design criteri di uniformità e tempi di realizzazione molto brevi. Ma il modo di progettare sta radicalmente cambiando per privilegiare il valore artigianale degli oggetti che ci circondano, come la nuova generazione di sedute avvolgenti ed ecologiche.

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Sedute avvolgenti ed ecologiche: un nuovo modo di progettare

Sono sedute avvolgenti ed ecologiche quelle che arredano gli interni più originali, quelle che abbiamo visto nelle ultime fiere di settore, che ritroviamo nei locali e negli hotel più trendy del momento, e che, per la forma organica che simula un caldo abbraccio, sembrano uscite dal bozzetto di qualche scenografia dello Studio Ghibli, anziché dalla matita di un architetto. Con la loro personalità sono protagoniste dei diversi ambienti, principalmente living e aree conviviali e catturano l’attenzione per i valori e l’empatia che trasmettono, non solo pura estetica, ma accoglienza, eclettismo e, non ultimo, sostenibilità.

Il prototipo di seduta U-Chair con stampa 3D

La conferma di questo trend arriva proprio da uno dei principali incubatori di tendenze, l’Istituto Europeo di Design di Roma che, con Formlabs (lo sviluppatore di tecnologie per stampa 3D che ha fornito il materiale a New Balance per i modelli di scarpe personalizzati) e 3Ditaly (distributore di stampanti 3D in Italia), hanno dato vita al prototipo di seduta U-Chair con struttura standard e quindi realizzabile in serie, come tutti i prodotti industriali, ma con la parte d’appoggio in materiali elastici e dalla forma ergonomica che si adegua alla conformazione di chi le utilizza, ottenuta in 3D.

Il prototipo di seduta U-Chair
Il prototipo di seduta U-Chair

Si tratta ancora di un prototipo, ma ha tutti i numeri per diventare una realtà, a partire da quel 100% del suo carattere ecologico: la lavorazione non produce scarti e la sedia è realizzata in bioplastiche ricavate da mais. La stampa 3D ha segnato una vera rivoluzione nel mondo del design perché ha permesso di coniugare la produzione artigianale con i tempi ridotti della lavorazione industriale. Come l’ha definita Mauro del Santo, designer e docente di Product Design IED Roma, una sorta di “personalizzazione di massa”, ovvero la possibilità di ottenere prodotti sartoriali che prima erano esclusiva del sistema artigianale, mantenendo ritmi e tempistiche propri della produzione in serie.

Stampa del legno in 3D

Sedia in legno multistrato modellato in 3D Petal di BassamFellow

A proposito di sedute avvolgenti ed ecologiche, un altro esempio che ben esprime questa nuova filosofia di progettare che coniuga artigianalità e produzione industriale, è Petal di BassamFellow, la sedia in legno multistrato modellato in 3D frutto di una lunga ricerca sulle tecniche di stampa del legno che traggono origine dallo studio del designer e regista statunitense Charles Eames (anni ‘40 del Novecento). “We want to make the best for the most for the least”, diceva Eames, riferendosi al fatto che oltre alla grande originalità dei prodotti, la stampa 3D consente costi al dettaglio molto democratici.

La tecnica di stampa del legno in 3D modella originali forme organiche utilizzando il multistrato con finitura noce canaletto, quercia europea, ciliegio, frassino o faggio. La forma di Petal imita, come suggerisce il nome, i petali di un fiore, risulta accogliente ed ergonomica.

Stampa del legno in 3D
Petal di BassamFellow, la sedia in legno multistrato modellato in 3D frutto di una lunga ricerca sulle tecniche di stampa del legno

Le forme organiche sono anche versatili e rigorosamente certificate

Le sedute avvolgenti sono anche molto eclettiche, possono essere integrate in ambienti diversi e in contesti residenziali oppure pubblici e contract. Pensiamo ad esempio ad alcune poltroncine dalla personalità ibrida che, oltre a connotare esteticamente un tavolo da pranzo, possono trovare spazio in un lounge, al bancone di un bar (se progettate nella versione sgabello), oppure in un angolo lettura nel living o in un ingresso molto accogliente.

Poltroncina Tuka di Connubia

Negli spazi di The Playful Home, la casa allestita nel distretto Tortona Rocks durante il Fuorisalone di Milano 2021 (un loft per una famiglia di 5 persone modello dell’abitare flessibile e al tempo stesso concreto), per esempio, la poltroncina Tuka di Connubia (marchio di Calligaris) è un “jolly” che può trovare spazio in ogni ambiente, attorno al tavolo da pranzo come nel living e incluso nella zona notte (i prodotti sono certificati FSC – Forest Stewardship Council).

Le forme organiche sono anche versatili e rigorosamente certificate
La poltroncina Tuka di Connubia (marchio di Calligaris)

Sedute dalle forme organiche di Potocco

Lo stesso possiamo dire per le sedute firmate da Potocco, caratterizzate da forme organiche, colori neutri e una cura dei dettagli mutuata dalla tradizione artigiana, come la lavorazione di diversi materiali, gli intrecci realizzati a mano in canna e corda nautica, cordino grezzo e sintetico. Questa combinazione di elementi contribuisce, inoltre, a rendere queste sedute idonee per interno e per outdoor, una sorta di fil rouge che collega gli ambienti portando l’eleganza del living all’esterno e la leggerezza degli esterni all’interno.

Anche questo marchio utilizza solo materiali certificati FSC®, riconoscimento pubblico dell’utilizzo di legno derivante da foreste o piantagioni gestite in modo ecosostenibile secondo i principi e criteri degli standard definiti.

Le forme organiche sono anche versatili e rigorosamente certificate
Alcune sedute firmate da Potocco

Ecletticismo nella linea Doa di Frag

Eclettismo, forme morbide e materiali certificati sono anche i cardini della linea Doa di Frag, design Alessandro Dubini, che può essere inserita nel living come nella zona notte, sempre con estrema naturalità grazie alla silhouette armoniosa ed accogliente. La poltroncina è formata da due scocche interconnesse, imbottite e rivestite in pelle, la struttura è in frassino massello.

Anche Frag è certificata FSC. Grazie alla certificazione FSC di Catena di Custodia (Chain of Custody, CoC), le aziende assicurano la rintracciabilità dei materiali che utilizzano e agevolano il flusso trasparente delle merci dalla foresta al consumatore finale.

Le forme organiche sono anche versatili e rigorosamente certificate
Linea Doa di Frag, design by Alessandro Dubini

Sedute realizzate con materiali di recupero

Sedute HUG di S.Cab

Le sedute HUG di S.Cab, ideate da Studio Meneghello Paolelli, sono realizzate con materiali al secondo ciclo di vita. Sono sedute avvolgenti ed ecologiche, perché hanno una forma organica che fa pensare a superfici accoglienti (tra seduta e schienale i designer hanno collocato un elemento a fascia, avvolgente come un abbraccio) e non impattano sull’ambiente perché utilizzano materiali di recupero.

E anche per loro il grande dono dell’eclettismo, possono essere utilizzate sia in outdoor che indoor. Due le versioni: una tutta in tecnopolimero e l’altra con seduta imbottita e rivestita in tessuto. Entrambe di grande impatto estetico.

Materiali di recupero
Sedute HUG di Studio Meneghello Paolelli per S.Cab

Deep Bio di Quinti

Deep Bio è la prima seduta Quinti realizzata con l’innovativo materiale Plantura, un biopolimero ricavato da fonti rinnovabili completamente compostabile e durevole nel tempo. Pratica e resistente e con le stesse proprietà termo meccaniche delle sue sorelle in plastica tradizionale. Ora disponibile nell’originale colore Earth Grey a testimoniare il continuo rispetto dell’ambiente che il brand propone in tutta la sua produzione.

Deep Bio di Quinti
Deep Bio di Quinti

Foto in apertura: Il prototipo di seduta U-Chair, studiata dall’Istituto Europeo di Design di Roma, con Formlabs e 3Ditaly 




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