Un giardino o un terrazzo con arredi da esterno di teak certificato FSC® comunica il gusto e la consapevolezza di chi vive lo spazio, nel rispetto del pianeta. Un investimento stilistico e materico che risulta la scelta ideale per chi ricerca un lusso misurato e responsabile.
Il teak, materiale senza tempo per l’outdoor
Il teak non è un legno qualunque: materiale nobile, riconosciuto per la sua eccezionale resistenza e durata – non per nulla è l’essenza per eccellenza utilizzata da sempre sulle tolde delle navi –, è originario delle foreste tropicali e si distingue per una struttura compatta, naturalmente oleosa. Che lo rende quasi del tutto impermeabile all’acqua e all’umidità, nonché inattaccabile da insetti e muffe.
Tali peculiarità lo rendono tra le opzioni materiche migliori per gli arredi da esterno – sedute, tavoli, lettini e complementi – dato che preserva la sua bellezza per anni, pur con una manutenzione ridotta. Con il passare del tempo, infatti, il suo colore caldo e ambrato cambia, trasformato da una patina grigio-argentea che conferisce alle superfici un aspetto vissuto, ma è possibile preservarne il fascino con semplici trattamenti specifici, da fare periodicamente.
Teak certificato FSC®, perché è importante
Quando si parla di sostenibilità il concetto di certificazione è essenziale, per ogni materiale, prodotto o processo. In merito alle essenze lignee, il Forest Stewardship Council®, organizzazione senza scopo di lucro che dal 2001 è presente anche nel nostro paese, definisce gli standard per una gestione forestale sostenibile. La sua certificazione FSC® garantisce infatti che il materiale provenga da una foresta e da una filiera di approvvigionamento gestita in modo responsabile, secondo un decalogo di principi (validi in tutto il mondo) via via aggiornato nel tempo. Tali criteri investono il benessere sociale e economico dei lavoratori, il rispetto delle leggi sia nazionali sia internazionali, la tutela dei territori, la conservazione degli ecosistemi.
Le etichette FSC®
Le etichette sui prodotti certificati possono essere di tre tipi:
- FSC® 100%, materiale proveniente esclusivamente da foreste certificate
- FSC® Riciclato, con legno di recupero
- FSC® Misto, ovvero mix di materiale certificato (non meno del 70%) e riciclato e/o controllato.
Quindi, scegliere arredi da esterno di teak certificato FSC® significa optare per l’etica e la sostenibilità, favorendo ambienti naturali protetti e non sovrasfruttati, diritti e condizioni del lavoro garantiti nelle comunità locali, controlli della quantità di legname prelevato, al fine che le risorse siano disponibili anche per le generazioni successive.
Come riconoscere gli arredi di teak certificato FSC®
Per essere sicuri, in fase di acquisto, che un arredo o un prodotto di teak sia realmente certificato FSC® bisogna cercare l’etichetta verde tipica del Forest Stewardship Council®, con un alberello stilizzato, il sito dell’organizzazione no profit, il tipo di prodotto (100%, Riciclato o Misto) e il codice di certificazione.
A volte capita che il marchio FSC® non sia fisicamente presente (ad esempio su un semilavorato, un telaio di serramento, un oggetto di pregio estetico), ma le informazioni devono essere comunque reperibili sul documento di vendita del fornitore.
Quindi non bisogna farsi ingannare da semplici definizioni di “legno sostenibile”, poiché senza certificazione ufficiale la sostenibilità e l’eticità non sono comprovate.
Manutenzione del teak
Una delle qualità più apprezzate del teak è la ridotta necessità di manutenzione per preservarne la bellezza e il pregio. Per la pulizia ordinaria, è infatti sufficiente togliere la polvere con un panno morbido oppure, in caso di sporco più ostinato, utilizzare una spazzola a setole morbide con un po’ di acqua e di detergente neutro oppure un prodotto adatto.
La caratteristica patina grigia del legno con il passare del tempo può essere lasciata, ma in caso contrario, per mantenere la nuance originale conviene un trattamento con un olio apposito per il teak una volta all’anno, ad apertura o chiusura della stagione estiva.
Gli arredi da esterno di teak certificato FSC® non temono lo stare all’aria aperta anche durante la stagione invernale, nonostante sia consigliato, quando possibile, coprirli con le protezioni suggerite dalle stesse aziende produttrici o riporli in un ambiente chiuso.
La certificazione FSC® è l’unica per la sostenibilità del legno?
La certificazione del Forest Stewardship Council® è probabilmente quella più nota e riconosciuta a livello internazionale, ma esistono anche altre etichette, tra cui la PEFC® del Programme for Endorsement of Forest Certification, alleanza mondiale, non governativa e senza scopo di lucro, di più realtà nazionali (enti di certificazione, ong, imprese, sindacati, associazioni di categoria, proprietari terrieri), anch’essa impegnata nella promozione della gestione sostenibile delle foreste.
Questa certificazione evidenzia un approvvigionamento del legno ben gestito (conservazione degli habitat, mantenimento della funzione protettiva dei boschi, tutela della biodiversità, rispetto del rito di crescita delle piante, riforestazione, attenzione ai diritti e alla salute di popolazioni e lavoratori), ma anche il soddisfacimento di requisiti legislativi e commerciali.
Due sono infatti i certificati PEFC®: uno di gestione forestale sostenibile e un secondo di Catena di Custodia, che assicura la tracciabilità della materia prima lungo tutta la filiera, fino al prodotto finito, entrambi controllati e verificati da un organismo di parte terza indipendente.
Nel nostro paese il Programme for Endorsement of Forest Certification è nato nel 2001 e ogni 5 anni aggiorna i propri standard.
Quali materiali abbinare al teak
Gli arredi da esterno di teak certificato FSC® si possono inserire indifferentemente in un contesto sia moderno sia classico, grazie alle potenzialità espressive del legno stesso. Dall’aspetto caldo e ambrato, cambia effetto a seconda dello stile del progetto: più tradizionale con strutture solide e lavorate con modanature d’artigianato, completate con cuscini imbottiti trapuntati, maggiormente di design grazie a sezioni tornite e sottili, ispirate al gusto attuale di sedute e complementi per l’indoor.
La naturalità del teak si sposa perfettamente con i materiali tecnici, come ad esempio l’alluminio o l’acciaio, e le finiture più innovative (resina, microcemento), apportando un tocco di morbidezza all’insieme.
FAQ Teak certificato FSC
Quando si parla di outdoor design, scegliere materiali che resistano al tempo e agli agenti atmosferici è fondamentale. Ma se a questo si aggiunge il valore di una filiera responsabile, il teak certificato FSC® diventa la scelta d’eccellenza. Scopriamo insieme le risposte alle domande più cercate dagli utenti sul web.
Quanto costa un arredo da esterno di teak FSC® rispetto a uno di teak non certificato?
In genere gli arredi da esterno di teak certificato FSC® possono avere un costo leggermente superiore rispetto a quelli non certificati. Una differenza di prezzo che riflette il valore aggiunto della produzione sostenibile e dell’approccio etico, che garantisce un utilizzo di legno controllato e il rispetto sia dell’ambiente e delle foreste dalle quali proviene, sia delle comunità locali.
I mobili di teak resistono all’esterno tutto l’anno?
Il teak è uno dei legni più resistenti e adatti a rimanere all’esterno in tutte le stagioni, grazie alla sua naturale robustezza e alla resistenza agli agenti atmosferici. Infatti viene tradizionalmente utilizzato anche per i camminamenti dei ponti delle imbarcazioni e i deck a bordo piscina, sottoposti all’aggressione del sale e del cloro in ogni periodo dell’anno. Pertanto, anche durante l’inverno, non è necessario riporre al chiuso gli arredi realizzati con questo materiale, sebbene l’utilizzo di una copertura protettiva possa aiutare a mantenere le superfici pulite e a ridurre gli interventi di manutenzione.
Come posso distinguere il teak da altri legni simili (come l’eucalipto) che spesso sono usati per gli arredi da esterno?
Il teak si distingue per la sua grana compatta e una colorazione che varia dal marrone dorato al bruno, spesso con venature scure. Al tatto, risulta liscio e leggermente oleoso. Se l’arredo è nuovo, puoi notare un profumo distintivo, simile alla pelle o al cuoio. Al contrario, l’eucalipto tende ad avere un colore più rossastro e una grana meno compatta. La certificazione FSC è un ulteriore elemento distintivo che ti assicura non solo l’autenticità del materiale ma anche la sua provenienza sostenibile.
Come cambiare il colore di un mobile di teak?
Lasciare la patina naturale o usare degli olii specifici per proteggere il teak sono generalmente le opzioni più adatte per valorizzare questo materiale, tuttavia, se si desidera cambiarne l’aspetto è sconsigliato verniciare il legno con prodotti coprenti, poiché la natura oleosa tende a far sfaldare la vernice nel tempo. Meglio scegliere allora olii pigmentati, che lasciano “respirare” il teak esaltandone nel contempo la texture, pur esaltano la grana, pur dando una diversa tonalità.
La certificazione FSC è obbligatoria?
No, la certificazione FSC non è obbligatoria per legge, ma è una scelta volontaria che attesta la gestione responsabile delle foreste. È però sempre più richiesta nel mercato del legno e dell’arredo come garanzia di tracciabilità, legalità e sostenibilità.
Cosa significa il simbolo FSC?
Il simbolo FSC indica che il legno proviene da foreste gestite in modo responsabile, secondo criteri ambientali, sociali ed economici, secondo gli standard internazionali del Forest Stewardship Council (FSC). Garantisce anche la tracciabilità lungo tutta la filiera e l’assenza di fonti illegali o non controllate.
Foto in apertura: Collezione Eidos (design Oscar e Gabriele Buratti) di Gervasoni