Pitture per interni: oltre la funzione decorativa, per spazi più puliti

Il nuovo territorio delle pitture per interni è la filiera circolare nei pieni criteri del biomass balance approach. E non solo concorrono ad onorare il patto europeo del Green Deal, ma migliorano la qualità dell’aria indoor, rendono gli ambienti più igienici e grazie alla varietà delle tipologie possono essere applicate nei diversi ambienti in maniera sartoriale.

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Pitture per interni: oltre la funzione decorativa, per ambienti unici

Le pitture per interni oltre ad avere una funzione decorativa hanno anche un valore organico in edilizia e concentrano funzione estetica ed etica.

Nello spirito del Green Deal, l’accordo verde europeo, aziende ed associazioni di categoria hanno focalizzato i propri sforzi nella ricerca, ottenendo soluzioni performanti che concorrono a ridurre il dispendio energetico, sia in inverno che in estate, a rendere l’aria indoor sempre più pulita e a limitare progressivamente il consumo di nuove materie prime facendo propria la filosofia della filiera circolare.

Che tipo di pitture per interni è meglio utilizzare?
Boero – Painting Natural Protective

Che tipo di pitture per interni è meglio utilizzare?

Esistono diverse tipologie di pitture per interni, destinate a diversi ambienti e con caratteristiche differenti. Ecco le tipologie più comuni ed utilizzate in edilizia.

  • Tempere: sono le più economiche e si usano soprattutto nei locali di servizio (cantine, soffitte, garage) perché non sono molto resistenti e tendono a sfogliarsi. La loro principale caratteristica è quella di avere un basso contenuto di legante (resina). Dato il loro carattere le tempere non possono avere colorazioni marcate;
  • Idropitture traspiranti: come le tempere hanno un basso contenuto di resina. Le traspiranti sono ideali per il bagno e la cucina perché ostacolano la formazione della condensa e della muffa; mentre le lavabili sono più indicate per gli ambienti asciutti, quindi soggiorno e camere.
  • Idrorepellenti: sono ideali per le superfici a contatto con l’acqua, come quelle del bagno e della cucina, ma sono indicate anche per quegli ambienti che ospitano attività di gruppo, come le camerette dei bambini, la loro superficie, infatti, può essere facilmente pulita con un panno umido.
  • Acriliche, in finitura lucida o opaca: hanno un coefficiente di traspirabilità molto basso, sono molto coprenti e, nella versione lucida, anche facilmente lavabili. Per queste loro caratteristiche spesso si utilizzano in cucina e in bagno al posto delle piastrelle di ceramica o gres.
  • Pitture a calce: caratterizzate da un alto fattore di traspirabilità.
  • Pitture isolanti e termoriflettenti: possiamo dire che sono le più smart, perché consentono di avere edifici più efficienti in ogni sua componente. Le termoriflettenti sono traspiranti e idrorepellenti allo stesso tempo e riflettono la luce naturale, aiutando il raffrescamento naturale degli edifici; le isolanti, invece, vanno a supporto della coibentazione degli edifici.

Inoltre, trai prodotti più performanti, nati più di recente grazie alla ricerca, vi sono le pitture igienizzanti a base di ioni d’argento che contribuiscono a mantenere puliti gli ambienti grazie alle loro proprietà autopulenti.

Quanto costano le pitture per interni? 
San Marco – Smalto murale Unimarc

Quanto costano le pitture per interni?

Le pitture acriliche sono tra le più economiche, oscillano tra 2 e 5 euro al mq; nella stessa forbice, più o meno, rientrano le pitture a calce e quelle a tempera (con variazioni in base al marchio). Leggermente più costose sono, invece, le idropitture il prezzo parte da 5 euro al mq (circa); e le termoriflettenti che, sempre, in forma orientativa, possiamo dire che oscillano tra 10 e 15 euro al mq.

Filiera circolare e risparmio energetico: ecco gli obiettivi di ricerca delle aziende del settore

“La chimica è uno dei settori più attenti alle tematiche ambientali, oggi esiste una chimica intelligente che non solo segue le leggi ma che fa della ricerca e dello sviluppo sulle tematiche ambientali e della circolarità della produzione e delle materie prime, il cuore del proprio operato. Anche questo può definirsi ecologico. Anche alcuni prodotti realizzati con materie prime di origine naturale come oli vegetali, argille minerali, calce sono di grande interesse, seppur non garantiscano le stesse prestazioni di prodotti che hanno anche delle componenti di origine chimica. La chimica di oggi è sempre più vicina alle esigenze dell’ambiente, nella ricerca e nello sviluppo di materie “bio-based”, ricerca di materie prime chimiche ma che originano da semi, per esempio, nel tema della circolarità, cioè utilizzo di materie prime che arrivano dalle filiere del riciclo.

Da alcuni anni l’attenzione all’ambiente ha generato una serie di etichette come l’europea Ecolabel che non fa riferimento solo alle vernici ma anche agli elettrodomestici. Un’altra, sempre in ambito europeo è la Iso 16.000 Indoor Air Quality dichiara quanto prodotto volatile le pitture emettono in un ambiente chiuso e funziona come la certificazione degli elettrodomestici, con la classificazione dove A+ è il prodotto più virtuoso. Poi ci sono le leggi sull’emissioni dei VOC, normative che si sono evolute nel tempo in ottica sempre più restrittiva.
Novità sempre in ambito green: prodotti con contenuti di materie prime riciclate, quindi circolarità. Federchimica sta promuovendo il processo di circolarità delle aziende, sia nell’approvvigionamento delle materie prime sia nell’ottimizzazione di prodotti che possano essere riciclati. E poi c’è tutto un capitolo sul risparmio energetico, sia sull’isolamento che sul respingimento dei raggi solari (rifrazione dei raggi solari) che è relativo al raffrescamento estivo, queste sono le pitture termoriflettenti”
Gianni Martinetti, Presidente del Gruppo Pitture e Vernici di Avisa (una delle 17 associazioni di Federchimica)

Vademecum delle pitture ecologiche a cura dell’architetto Cristina Iaconi
Kerakoll – Color Collection

 

Vademecum delle pitture ecologiche a cura dell’architetto Cristina Iaconi

Le vernici ecologiche possono essere sostanzialmente di tre tipi secondo l’architetto Cristina Iaconi:

  • A base di colla vegetale, in cui il legante è una colla vegetale, come la gomma, che non ammuffisce. Sono adatte solo in ambienti in cui non viene prodotta umidità. Le colle vegetali sono tutte a base di glutine, ve ne sono di vario tipo: di farina, di amido, di riso o grano stracotti;
  • A base di calce, con diversi tipi di leganti: pitture minerali a base di grassello di calce stagionato e inerti minerali, ad effetto liscio opaco. Una delle loro principali qualità è che si ancorano perfettamente al supporto, mantenendo la traspirazione della struttura; garantiscono una notevole azione funghicida e dato che la calce è sia un legante sia un pigmento, per ottenere una tinta di calce bianca occorrono solo la calce e l’acqua. Possono essere applicate in ambienti umidi e sono adatte anche per gli esterni; possono essere applicate su intonaci di calce o di cemento, su mattonato e su pietra naturale, ma non su pareti di gesso, su intonaci trattati con pitture a base di silicato di potassio, su superfici metalliche e su legno; È importante però non confondere le pitture a base di calce idrata con quelle a base di grassello di calce. Le pitture con grassello di calce, infatti, hanno una minor tendenza segregare, non richiedono additivi organici, e si fissano al supporto con maggior velocità e forza.
  • A base di resine naturali: le pitture a base di resine vegetali hanno un aspetto molto brillante, sono lavabili e molto coprenti; sono costituite da prodotti quali resine naturali, oli vegetali, cera d’api, oli essenziali, pigmenti e riempitivi minerali, non contengono tracce di conservanti e fungicidi sintetici. Possono essere applicate su intonaci di calce o di cemento e su cartongesso; le resine solide vengono principalmente ricavate da una latifoglia del Sud- Est asiatico: le resine molli fuoriescono principalmente dalle conifere allo stato più o meno fluido, indurendosi dopo un periodo di esposizione all’aria.

Il principale strumento per la scelta di un prodotto è l’etichetta o il marchio ecologico. La legge 161/2006, che recepisce in Italia la Direttiva europea 2004/42/CE, definisce categorie omogenee di prodotti vernicianti per le quali stabilisce limiti di concentrazione massima di VOC (o COV), ovvero i composti organici volatili.

Una buona etichetta deve riportare tre indicazioni essenziali: la categoria di appartenenza del prodotto; il valore limite di COV (o VOC) per quella categoria di prodotto; il contenuto massimo di COV (o VOC) (g/l) di quello specifico prodotto pronto all’uso.
Il marchio che identifica vernici e pitture ecologiche è Ecolabel UE. È il marchio di qualità ecologica che premia i prodotti e i servizi che registrano un basso impatto ambientale nel suo intero ciclo di vita.

Le pitture ecologiche, da dove provengono?
Kerakoll – Color Collection

Le pitture ecologiche, da dove provengono?

Per le pitture ecologiche vengono impiegati pigmenti provenienti da: terre naturali (argilla), elementi naturali (rame), vegetali derivati (lavanda selvatica, ginestra, papavero), spezie (curcuma, curry, zafferano). I pigmenti naturali sono talmente numerosi da fornire una gamma di colori e sfumature per nulla inferiori a quella delle pitture convenzionali.

Per questo i colori utilizzati per le pitture ecologiche riproducono essenzialmente le tonalità e le sfumature che naturalmente esistono. Non possiamo pensare che tinte troppo accese e dalla resa piatta siano naturali.

Le migliori pitture per interni presenti sul mercato

Kerakoll – Color Collection

La linea di Kerakoll presenta 150 colori e 15 texture materiche. Tra queste, Absolute e Decore sono due superfici ultra-flat, opache e ideali per la camera dei bambini perché non contengono metalli pesanti. Absolute è una pittura decorativa all’acqua inodore con finitura naturale extra-opaca che richiama lo stile delle pitture naturali a calce; Decore è una resina-pittura decorativa all’acqua con finitura opaca, ideale per decorare pareti che necessitano di essere lavate, come cucina, bagni e camerette e ambienti ad elevato assaggio, come scale, corridoi, ingressi.

Kerakoll – Color Collection
Kerakoll – Color Collection

 

Boero – Painting Natural Protective

Linea di pitture che si compone di: igienizzanti batteriostatici (Sanya Smalto Murale e Sanya Pittura) e dal rivestimento fotocatalitico per interni Illumya. Gli igienizzanti batteriostatici impiegano ioni d’argento, di cui è nota la capacità di potenziare le caratteristiche risananti dei prodotti vernicianti.

Sanya Pittura è una vernice lavabile ed extra opaca, sfrutta le proprietà batteriostatiche degli ioni d’argento per proteggere le superfici dalla proliferazione dei batteri e dall’attacco di muffe; Illumya è un rivestimento silossanico a base di nanotitanio fotocatalitico, con eccellenti proprietà autopulenti e riequilibranti.

Boero - Painting Natural Protective
Boero – Painting Natural Protective

Fassa Bortolo – Pothos 003

Pittura anti-inquinamento per interni nata dallo studio dei laboratori Fassa Bortolo. Si tratta di una idropittura formulata per combattere la formaldeide, il VOC. Ha una composizione tale da assorbire le molecole di formaldeide (per il 70%), che si disperdono nell’ambiente in stato gassoso, trasformandole in elementi stabili e innocui. Gli effetti cominciano immediatamente dopo la posa e hanno una durata di 10 anni. È supercoprente e opaca.

Fassa Bortolo – Pothos 003
Fassa Bortolo – Pothos 003

La Calce del Brenta – Vivasan

La pittura Vivasan de La Calce del Brenta deriva dalla lavorazione di un sasso di fiume cotto, reso polvere e amalgamato con l’acqua. La composizione naturale si riflette sulle superfici con un’estetica originale.

La Calce del Brenta - Vivasan
La Calce del Brenta – Vivasan

Novacolor – Linee Africa, Puro e Patina Minerale

Le linee Africa, Puro e Patina Minerale di Novacolor nascono dalla filosofia del Biomass Balance approach, grazie alla collaborazione del marchio con BASF. Il Biomass Balance mira a ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera, grazie alla sostituzione massiva delle risorse fossili con risorse rinnovabili provenienti da biomassa (bio-nafta e biogas derivati principalmente da rifiuti organici e olii vegetali).

Novacolor - Linee Africa, Puro e Patina Minerale
Novacolor – Linea Africa

San Marco – Smalto murale Unimarc

La idropittura Arun all’inizio del 2023 ha ottenuto la qualifica Indoor Air Comfort Gold, certificazione rilasciata da Eurofins che sancisce la conformità a stringenti criteri legati alla qualità dell’aria negli spazi abitativi. È realizzata con formula a zero contenuto di composti volatili, priva di formaldeide e plastificanti aggiunti, e le sue proprietà ipoallergeniche sono dermatologicamente testate da ISPE.

La texture opaca e fine, che richiama l’eleganza del marmo, è quella di Decorativo Marmorino Fine, anch’esso insignito della qualifica Indoor Air Comfort Gold. Pensato per gli ambienti che richiedono una frequente lavabilità, lo smalto murale Unimarc, ha una composizione a base di resine acriliche a basso impatto ambientale e a ridotta concentrazione di VOC.

San Marco - Smalto murale Unimarc
San Marco – Smalto murale Unimarc

 

Foto in apertura: Fassa Bortolo

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