Tetti in legno: caratteristiche e vantaggi per una casa sana e sicura

Una scelta in linea con i dettami della bioedilizia: scopriamo i vantaggi dei tetti in legno. Grazie all’approccio ecosostenibile in edilizia sono stati fatti decisivi passi in avanti nella progettazione green e nell’uso di materiali naturali: il legno, risorsa da sempre ampiamente apprezzata, diventa punto di riferimento per la realizzazione di coperture di grande impatto estetico.

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Tetti in legno: caratteristiche e vantaggi per una casa sana e sicura

Esistono differenti tecniche di costruzione, ma i tetti in legno conquistano essenzialmente per due motivi: la bellezza delle travi a vista e la sicurezza di inserire nella propria abitazione un materiale naturale e sicuro nel tempo.

L’importanza che ricopre un tetto è chiara a chiunque: ha la funzione di proteggere la nostra casa e concorre al mantenimento del comfort interno. Quando l’architetto si trova in fase di progetto pone la massima importanza alla copertura dell’edificio in quanto la scelta di un determinato materiale incide dal punto di vista del comfort, dell’efficienza energetica, dell’isolamento e non per ultimo anche dello stile generale di una casa.

Tetti in legno: caratteristiche e vantaggi

L’impatto estetico è importante quando si progetta una casa, ma è altrettanto importante concentrarsi sulle caratteristiche tecniche e sui vantaggi di un materiale. Nel caso di una copertura in legno i vantaggi sono diversi: si tratta di una soluzione robusta e resistente, leggera e sostenibile.

Il legno è in grado di contenere la dispersione termica: ciò significa che sia in inverno che in estate potrete godere di una temperatura piacevole in casa. Il motivo? Presenta un basso valore di trasmittanza termica, il che lo rende una delle scelte ideali in termini di benessere abitativo. La trasmittanza termica ci consente di comprendere l’effettiva capacità di isolamento termico di una determinata soluzione: più basso è il valore e maggiore è la capacità del materiale di isolare efficacemente un edificio.

Isolare in modo appropriato la nostra casa ha i suoi benefici dal punto di vista del risparmio energetico. Una copertura in legno vanta tra le sue proprietà quella di evitare la dispersione del calore e di regolazione dell’umidità. Il comfort termico creato dal legno ci permette di utilizzare in maniera ridotta i sistemi di riscaldamento durante l’inverno, determinando un effettivo risparmio economico in bolletta.

Anche per questo motivo, negli ultimi anni si è visto salire molto il numero delle case in legno costruite anche nel nostro Paese.

Tetti in legno: caratteristiche e vantaggi

Il legno, un materiale antico ma sempre moderno

Il legno è un materiale costruttivo utilizzato da tempo immemore, la sua eleganza unita alle ottime performance lo rendono una soluzione sempre attuale ed efficiente per la realizzazione delle case in legno, e in particolare anche per la copertura. Grazie all’approccio ecosostenibile in edilizia sono stati fatti decisivi passi in avanti nella progettazione green e nell’uso di materiali naturali: il legno, risorsa da sempre ampiamente apprezzata, diventa punto di riferimento per la realizzazione di coperture di grande impatto estetico. Calde e avvolgenti, le sfumature naturali del tetto in legno richiamano una sensazione di benessere ed eleganza.

Abbiamo detto in apertura quanto il tetto in legno sia stata una delle soluzioni più diffuse fin dai tempi passati. Il merito va anche alla sua grande resistenza: il legno è resistente alla trazione e alla compressione. Queste caratteristiche lo rendono una risorsa eccellente per chi decide di fare un investimento durevole nel tempo.

Sapete che il legno viene considerato un ottimo materiale antisismico? Leggero ed elastico, il tetto in legno è una soluzione sicura da installare nelle zone a rischio sismico.

Non per ultimo l’aspetto della salubrità: il legno garantisce un ambiente asciutto, evitando la formazione e proliferazione di muffe e allergeni.

Tetti in legno: naturali ed ecosostenibili, per il comfort abitativo
Leggero ed elastico, il tetto in legno è una soluzione sicura da installare nelle zone a rischio sismico

Che tipo di legno si usa per i tetti?

Il tetto in legno riesce a coniugare funzionalità, affidabilità e rispetto per l’ambiente. Il legno è un materiale duttile, dalle ottime proprietà isolanti e dall’impatto estetico accattivante.

Ma che tipo di legno si utilizza per il tetto? Per la costruzione di una copertura in legno sono utilizzate diverse tipologie di legname tra cui il rovere, il larice, ma anche l’abete rosso. Si tratta di soluzioni caratterizzate da un’ottima resistenza meccanica, ideali per la costruzione di un tetto sicuro e duraturo negli anni.

Per la corretta progettazione della vostra casa, è sempre bene affidarsi a esperti del settore, capaci di guidarvi nella scelta del materiale giusto per le esigenze costruttive della vostra futura abitazione.

Quanti tipi di tetto ci sono?

Quando si parla di case con tetti in legno occorre scendere nel dettaglio con il costruttore per comprenderne le diverse tipologie. Esse possono infatti differire per diversi fattori tra cui il comportamento termoigrometrico o la percentuale di pendenza del tetto.

Il tetto a falda è particolarmente diffuso nella storia dell’edilizia in Italia: il nome deriva dalla forma inclinata, detta appunto “a falda”. Sono caratterizzati da diverse geometrie che consentono di far defluire l’acqua nel migliore dei modi. Il tetto in legno monofalda è costituito da un’unica falda e presenta una sola pendenza. È possibile realizzare un tetto in legno anche a due o tre falde.

I tetti a falda (o “inclinati”) possono essere suddivisi a loro volta in:

  • tetti a displuvio: quando l’acqua piovana viene convogliata verso l’esterno dell’edificio
  • tetti a impluvio: quando l’acqua piovana viene convogliata verso un punto o una linea di gronda interna all’edificio
  • tetti a leggìo: quando l’acqua piovana scorre lungo una sola superficie
  • tetti a capanna: in cui le falde convergono lungo la linea di colmo della copertura
  • tetti a padiglione: quando l’acqua piovana scorre via su tutti i lati del tetto

Quanto costa rifare un tetto in legno?

Quanto costa rifare un tetto in legno?

In fase di costruzione o ristrutturazione è importante definire un budget da destinare al progetto. Il legno, materiale affascinante dai numerosi plus, è la scelta che fa per voi? Come prima cosa il suggerimento (per quanto scontato) è di rivolgersi ad una ditta specializzata che potrà darvi maggiori delucidazioni alla fatidica domanda “quanto costa un tetto in legno al mq?”.

Non è possibile realizzare un preventivo preciso senza aver consultato un esperto: le variabili sono molte e vanno dai metri quadri della superficie, alla tipologia passando per i materiali scelti.

In modo approssimativo, possiamo dire che il prezzo di un tetto in legno può andare dagli 80-100 euro al metro quadro a salire: un tecnico competente potrà fornirvi il supporto necessario per creare un progetto ad hoc.

3 curiosità sul tetto in legno e le case in legno

3 curiosità sul tetto in legno e le case in legno

Sicurezza contro il fuoco

Il tetto in legno è sicuro anche contro il fuoco. Questo grazie al processo di carbonizzazione, qualità peculiare del legno, grazie alla quale lo strato che entra in contatto col fuoco si carbonizza, creando una sorta di pellicola naturale che protegge il legno, rallentando considerevolmente il propagarsi del fuoco verso i suoi strati più interni.

Velocità di realizzazione

Data la velocità di realizzazione e al peso ridotto rispetto ai materiali tradizionali in muratura, il legno è la soluzione ideale in caso di ristrutturazioni, o per aggiungere anche solo un piano calpestabile alla propria dimora, a prescindere dal materiale di costruzione originario.

Sostenibilità

Oltre al legno, materiale naturale per eccellenza, per migliorare il rendimento energetico del proprio edificio, è possibile integrare questa copertura con i pannelli fotovoltaici per la produzione di elettricità, che nei tetti in legno risulta particolarmente agevole, data la facilità di progettazione e possibile ristrutturazione dell’edificio.

Come è fatto un tetto in legno ventilato?

Analizziamo ora nel dettaglio come si compone un tetto in legno per comprenderne le caratteristiche. Dal punto di vista del comfort termico e acustico, una delle soluzioni più interessanti è quella del tetto ventilato.

Ma a cosa deve il suo nome? Se guardiamo la stratigrafia, in questa tipologia di tetto, il manto di copertura si distacca dallo strato isolante andando a creare un’intercapedine che consente il ricircolo d’aria tra i vari strati. Questo fenomeno permette la microventilazione del sottomanto e la ventilazione del tetto. Il conseguente effetto camino aiuta, attraverso il colmo, lo smaltimento dell’umidità e quindi la salubrità del manto, diminuendo i costi di manutenzione e ottimizzando le prestazioni dell’isolamento.

Come è fatto un tetto in legno ventilato? Il tetto ventilato in legno è una soluzione molto efficace per garantire una buona ventilazione dell’ambiente interno mantenendo ottimi i livelli di isolamento termico dell’edificio. La separazione tra le tegole e il resto del tetto, attraverso la creazione di una camera ventilata – solitamente di circa 2-3 cm, permette infatti di prevenire la formazione di condensa e umidità all’interno dell’edificio, garantendo un clima interno più salubre e confortevole.

La circolazione dell’aria è molto importante perché evita la formazione di umidità e dunque la creazione di muffe e batteri, veri nemici per la salute dell’uomo. Un tetto ventilato è consigliato poiché consente di godere appieno di ottime condizioni di comfort termico e di vivere in un ambiente salubre per molto tempo.

 

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