Studio AxS. Nuova energia agli edifici attraverso la rifunzionalizzazione

CasaOggiDomani incontra… lo Studio AXS, Studio Architettura X Sostenibilità. Tutta la loro  filosofia è esplicitata attraverso 6 eco-principi che lo Studio applica in ogni progetto e a qualunque scala d’intervento con l’obiettivo finale di dare nuova vita agli edifici attraverso la ristrutturazione, il recupero e il restauro, valorizzando il patrimonio preesistente e infondendovi nuova energia attraverso la riqualificazione e la rifunzionalizzazione.

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Studio AXS - Studio Architettura X Sostenibilità. Nuova energia attraverso la rifunzionalizzazione

Trasformare gli spazi esistenti in luoghi sostenibili, sicuri ed energeticamente efficienti: questa la filosofia di lavoro dello Studio AXS – Studio Architettura X Sostenibilità di San Marco a Lucca (Toscana).

La loro dedizione si concentra principalmente sul dare nuova vita agli edifici attraverso la ristrutturazione, il recupero e il restauro, valorizzando il patrimonio preesistente e infondendovi nuova energia attraverso la riqualificazione e la rifunzionalizzazione.

Migliorare gli edifici rendendoli più sicuri, salubri e performanti

Nella loro pratica quotidiana, lo Studio AxS segue fermamente sei eco-principi poiché credono che la sfida più grande nel nostro Paese sia quella di migliorare gli edifici storici rendendoli più sicuri, salubri e performanti dal punto di vista energetico, il tutto minimizzando l’impatto ambientale. In ogni progetto, Studio AxS si impegna a preservare il valore intrinseco dei fabbricati, mentre li adatta alle esigenze moderne con metodi e materiali eco-compatibili.

La loro filosofia di costruzione sostenibile non è solo una promessa, ma una realtà concreta che si riflette in ogni lavoro, garantendo che ogni edificio non solo rispetti l’ambiente, ma anche contribuisca positivamente al benessere di chi lo abita e delle generazioni future.

Nuovi progetti ripensati in chiave eco-compatibile: a colloquio con lo Studio AxS

La progettazione sostenibile sta acquisendo sempre più importanza nel settore dell’architettura. Cosa vuol dire per voi progettare un edificio sano e sostenibile?

Significa affrontare l’abitare e il costruire in modo ecologico. L’ecologia è la scienza delle relazioni tra gli esseri viventi e il proprio habitat, per questo riteniamo fondamentale progettare edifici che abbiano una relazione sia con l’ambiente sia con i propri abitanti/utilizzatori.

Nel realizzare un edificio ecologico si punta da un lato ad ottimizzare tutte le caratteristiche predominanti del sito d’intervento, affinché siano un vantaggio in termini di risparmio energetico, comfort e basso impatto ambientale, dall’altro si mira al benessere delle persone, inteso nella sua vera accezione di star bene. L’organismo umano interagisce con i luoghi in cui vive e non è mai spettatore passivo, per questo entrano nella progettazione non solo parametri fisici ma anche sensazioni individuali percettive e multisensoriali che determinano scelte uniche per ogni progetto.

La nostra mission è esplicita e abbiamo sintetizzato il nostro progettare ecologico in 6 eco-principi che applichiamo in ogni progetto e a qualunque scala d’intervento: Sensibilità al clima e al luogo; Gestione delle risorse; Qualità energetica; Riduzione impatto ambientale; Qualità ambienti interni; Sostenibilità economica.

Nuovi progetti ripensati in chiave eco-compatibile: a colloquio con lo StudioAXS
Spazi comuni dello Studio AxS allestiti con una mostra temporanea di materiali ecologici. Foto: Alessio Mattii fotografo

Il tema del risparmio delle risorse ambientali (acqua, energia, materiali) è sempre più attuale per la consapevolezza dei limiti del pianeta. Come li integrate nei vostri progetti?

La globalizzazione dei processi costruttivi indifferenti ai luoghi, alle condizioni paesaggistiche ed energetiche, ha creato una diffusione di modelli non adeguati al clima locale, tanto da trasformare il costruito in un problema energetico globale.

I nuovi obiettivi di riduzione del consumo energetico e di produzione di gas climalteranti indicano la strada dell’edificio ad energia quasi zero. Per questo progettiamo per richiedere meno energia rendendo gli edifici altamente efficienti e guadagnando gratuitamente e passivamente dal contesto ogni volta che sia possibile.

La sola valutazione dei consumi energetici di un edificio però non basta a definire l’impatto che la costruzione, la gestione e l’eventuale dismissione finale hanno sulla salute degli utenti e sull’ambiente. Abbiamo la responsabilità di rispettare l’ambiente, sia per noi stessi che per chi verrà dopo di noi, per questo poniamo estrema attenzione all’intero ciclo di vita dei prodotti – consigliando materiali durevoli, riciclabili o di seconda vita, rinnovabili, certificati – e alla gestione delle acque attraverso l’utilizzo di sistemi di captazione e di depurazione naturale per ridurre la quantità di acqua potabile utilizzata.

Con i mutamenti nella società e nei comportamenti delle persone, come avete adattato la vostra progettazione per rispondere alle nuove necessità abitative e quali sono i comfort che ritenete essenziali?

Recentemente nell’ambito di una pubblicazione a cui abbiamo contribuito ci siamo chiesti se veramente gli spazi in cui viviamo possono ancora avere le caratteristiche imposte dalle norme di qualche decennio fa, o se piuttosto non sia il caso di rimuovere regolamenti e normative, ormai superati, e aggiornare i modelli di riferimento. Il futuro, divenuto presente, ha mostrato di poter riservare imprevisti tali per cui è necessario essere preparati alla massima flessibilità.

A nuovi tempi nuove regole per procedere verso una modalità circolare di vivere, dove la cooptazione di spazi e funzioni consente un migliore adattamento. Anche questa è ecologia!

In attesa dell’aggiornamento dei modelli di riferimento, la progettazione deve essere attenta alle evoluzioni negli stili di vita attraverso la previsione dei cambiamenti che devono poter essere assorbiti dal fabbricato, e ricercando la massima flessibilità degli spazi con l’impiego di tecnologie appropriate. Una di esse è la tecnologia a secco che permette una facile disassemblabilità e modificabilità degli ambienti e un maggiore recupero dei materiali di risulta, andando anche incontro agli obiettivi di riduzione dei rifiuti da costruzione e demolizione.

Con i mutamenti nella società e nei comportamenti delle persone, come avete adattato la vostra progettazione per rispondere alle nuove necessità abitative e quali sono i comfort che ritenete essenziali?
Interno della serra solare bioclimatica a guadagno diretto. Foto: Dreamatic

Quali differenze caratterizzano il consumatore di oggi rispetto a precedenti generazioni? Riscontrate una maggiore considerazione per il proprio benessere e per quello del pianeta?

L’attenzione e la sensibilità dell’opinione pubblica verso i temi ambientali sono sempre più alte. Il benessere personale però è ancora separato da quello del pianeta. Ma siamo tutti esseri in rapporto tra loro e in simbiosi con l’ambiente circostante, per questo frutto delle relazioni che intratteniamo costantemente. Questo significa che la questione ambientale non è solo d’interesse per gli ecologisti, ma riguarda tutti e il ben-essere dell’ambiente corrisponde al benessere di ciascuno di noi.

Eppure si nota un’estrema attenzione solamente verso il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni, per cui il cittadino chiede principalmente edifici dotati di impiantistica ad alta efficienza. Il comune pensiero che un edificio in Classe A sia ecologico è una forzatura, perché tale classificazione fa solo riferimento all’efficienza energetica, ma pensare che la questione ambientale possa essere risolta, ad esempio, solamente con l’impiego di pannelli solari non denota comprensione del problema.
Per questo continuiamo a promuovere l’eco-responsabilità in ogni occasione pubblica, nei corsi per professionisti e anche con i nostri clienti.

Ci raccontate qualche vostro progetto realizzato secondo criteri sostenibili?

L’approccio al progetto è sempre basato sull’applicazione di alcuni principi fondamentali dell’architettura sostenibile ed ecologica che abbiamo codificato in 6 punti, i nostri ecoprincipi, ma calibrare il progetto sulle caratteristiche del luogo e dell’immobile, oltre che sulle necessità delle persone, rende ogni lavoro particolare e unico.

Un primo esempio può essere la ristrutturazione radicale ed efficientamento energetico di una tipica casa Viareggina degli anni ‘30 del ‘900 per la quale si è intervenuti massicciamente sull’involucro (pareti, tetto, solaio contro terra e infissi) e sugli impianti, raggiungendo la classe energetica massima A4, ma sempre con attenzione alla scelta di materiali con ridotto impatto ambientale in fase di produzione e non dannosi per la salute delle persone che poi abiteranno la casa.

Ci raccontate qualche vostro progetto realizzato secondo criteri sostenibili?
Corte interna della casa Viareggina anni’30 dopo la ristrutturazione radicale ed efficientamento. Foto: Dreamatic

 

Un altro caso interessante è stato il rinnovo di una piccola villa degli anni ‘90 (foto in apertura). Il progetto era già in corso al momento dell’arrivo dell’epidemia di covid, e proprio a causa di questa sono cambiate le necessità della famiglia che ha scoperto di voler vivere in modo diverso la propria casa. Abbiamo quindi rivisto il progetto architettonico creando spazi più fluidi e collegati con l’esterno; creando un’ampia apertura con frangisole che permette la gestione della qualità della luce naturale interna; progettando un comodo spazio all’aperto per la condivisione di momenti familiari, schermato anch’esso grazie a una pergola motorizzata; dando estrema priorità alla qualità dei materiali a contatto con le persone. Infine il progetto energetico che oltre all’efficientamento dell’involucro ha previsto l’introduzione di nuovi impianti ad alta performance e un sistema fotovoltaico per l’autoconsumo. Anche in questo caso si è raggiunta la classe massima A4.

Ci raccontate qualche vostro progetto realizzato secondo criteri sostenibili?
Spazio di condivisione familiare e soggiorno all’aperto climaticamente regolato grazie alla pergola. Foto: Dreamatic

 

Il nostro stesso studio è un altro utile esempio. La nostra sede è stata ottenuta dalla riqualificazione di un fabbricato artigianale attraverso un intervento di recupero, miglioramento percettivo ed efficientamento energetico ed è un esempio di economia circolare realmente applicata all’architettura. Nella ristrutturazione infatti sono stati utilizzati materiali naturali di seconda vita come canapulo, paglia, fibra di legno, fibra di canapa per l’isolamento esterno, materiali posati a secco per l’interno con pareti in gesso fibra, o anche legno rifinito con olio cera per pareti e nuovi pavimenti, abbiamo anche sperimentato un isolamento con il cartone da scatoloni usati.

Tutto questo ha un basso impatto ambientale in fase di produzione poiché si basa sull’uso di materie che già hanno svolto un loro ciclo di vita, o che sono scarti di altre lavorazioni, e in caso di dismissione potranno essere disassemblati ed eventualmente anche riusati.

Ci raccontate qualche vostro progetto realizzato secondo criteri sostenibili?
Spazi comuni dello Studio AxS. Foto: Alessio Mattii fotografo

 

Un altro progetto interessante è la serra solare bioclimatica realizzata in aderenza a una villetta. Per quanto piccola, la serra solare è un elemento tecnicamente complesso, nel quale sono necessarie verifiche di molti fattori e scelte mirate per ottenere il corretto funzionamento. Da non confondere con la veranda, è uno spazio intermedio, collegato alla casa, che poi si apre verso l’esterno. Ma è soprattutto un impianto aggiuntivo; un elemento particolare perché, seppure finalizzata al massimo guadagno passivo dal sole, in realtà deve fare i conti con un bilanciamento tra il massimo rendimento in inverno e il minimo in estate, cioè massima captazione in inverno e riduzione del surriscaldamento in estate.

Ci raccontate qualche vostro progetto realizzato secondo criteri sostenibili?
Esterno della serra solare bioclimatica a guadagno diretto. Foto: Dreamatic

 

Nel caso specifico le caratteristiche sono: la massima captazione dalle superfici verticali vetrate esposte a sud e ovest, grandi vetrate scorrevoli con vetri senza controllo solare, ma isolati per limitare le dispersioni anche di notte, e con schermature motorizzate a lamelle orizzontali orientabili; copertura con tetto verde che non è solo piacevole alla vista dal primo piano, ma soprattutto permette di ridurre la temperatura superficiale; sistema costruttivo innovativo che permette di ridurre l’impatto ambientale, sia durante la realizzazione sia in caso di rimozione a fine vita: si è scelto la tecnologia stratificata a secco.

Una struttura metallica leggera con tamponamenti e isolamento a pannelli interamente posati a secco, più ecologico rispetto a sistemi costruttivi convenzionali, con minori materiali e risorse consumate in fase di produzione e completamente disassemblabile a fine vita per il riciclo delle varie parti.

Lo Studio AXS
Lo Studio AxS

Lo Studio AxS

Lo Studio Architettura X Sostenibilità (AxS), fondato a Lucca nel 2008 dagli architetti Giulia Bertolucci e Rodolfo Collodi, si impegna a promuovere la sostenibilità nel settore edilizio, riconoscendo l’importanza di questa pratica nella lotta contro la crisi climatica e per la tutela della biodiversità e della salute.

AxS adotta un approccio ecologico all’architettura, con un’attenzione particolare all’efficienza energetica e alle questioni ambientali, offrendo soluzioni mirate per costruire edifici salubri e a basso impatto.

Con l’ecologia come strumento principale, lo studio si dedica alla consulenza e alla divulgazione, specializzandosi in bioarchitettura, Criteri Ambientali Minimi, e certificazioni come il Protocollo Itaca e l’ISO IEC 17024. L’obiettivo è creare spazi significativi, economicamente sostenibili e rigeneranti per gli utenti, privilegiando l’uso di materiali tradizionali e locali.

 

Foto in apertura: Zona giorno nella piccola villa degli anni’90; ampio spazio aperto e in continuità con il giardino. Foto: Dreamatic