L’inquinamento urbano rappresenta un problema cruciale che va oltre le questioni ambientali; ha gravi conseguenze sulla qualità di vita e sulla salute dei cittadini. Secondo un’analisi di Altroconsumo, uno dei principali inquinanti è il particolato, costituito da polveri sottili con dimensioni microscopiche che possono penetrare profondamente nelle vie respiratorie, causando problemi cardiovascolari e respiratori. Queste polveri sono spesso il risultato delle attività umane, come processi industriali, edilizia e traffico veicolare. Un altro elemento rilevante è il black carbon, presente principalmente nelle particelle sottili PM2.5, che si genera durante la combustione ed è associato a patologie cardiopolmonari.
Gli ossidi di azoto, provenienti principalmente dalla combustione ad alta temperatura nei motori dei veicoli, contribuiscono all’irritazione delle vie respiratorie e alla formazione di inquinanti secondari. Inoltre, l’ammoniaca, generata principalmente dalle attività agricole, contribuisce alla formazione di particolato secondario e rappresenta un altro inquinante significativo.
Inquinamento urbano: quali sono le principali fonti
Secondo l’analisi di Altroconsumo, in città le principali fonti di inquinamento sono il traffico veicolare e, durante l’inverno, il riscaldamento delle abitazioni. Attualmente, circa 3 italiani su 4 vivono in aree inquinate, con concentrazioni di polveri sottili che superano i limiti di sicurezza per la salute.
Nel 2023, ben 58 città hanno superato il limite di riferimento di 10 microgrammi per metro cubo di PM2.5, con alcune situazioni ancora più critiche, come Cremona, Monza, Milano, Mantova e Padova.
Combattere l’inquinamento: quali sono le azioni necessarie
L’obiettivo principale per affrontare questo problema è la riduzione delle emissioni in atmosfera, con l’applicazione di strumenti di adattamento e compensazione dove la riduzione diretta non è più possibile.
Le azioni per ridurre l’inquinamento possono essere sia individuali che collettive. Adottare il trasporto pubblico anziché l’automobile privata è una scelta personale, ma dipende anche dalle politiche pubbliche che rendono il trasporto pubblico una valida opzione. Inoltre, l’impatto di una singola persona che sceglie di utilizzare la bicicletta è minore rispetto a quello di una città che promuove soluzioni di mobilità sostenibile o di un’azienda automobilistica che produce veicoli a basso impatto ambientale.
La sostituzione dei camini tradizionali con stufe a pellet o sistemi di riscaldamento solare termico può ridurre l’impatto individuale, ma il miglioramento significativo della qualità dell’aria richiede l’adozione di fonti energetiche più pulite a livello collettivo, come le comunità energetiche.
Un impegno condiviso per un futuro migliore
Altroconsumo ha lanciato la nuova piattaforma “Impegnati a cambiare” con l’obiettivo di unire cittadini, istituzioni e imprese per promuovere una responsabilità individuale e collettiva nella lotta all’inquinamento atmosferico. Questo impegno condiviso è fondamentale per garantire un futuro più salubre e sostenibile per tutti.
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