Produce a sufficienza il tuo fotovoltaico? Come monitorarne il funzionamento

Il fotovoltaico produce energia elettrica in modo sostenibile direttamente presso la propria abitazione. Ma per beneficiare al massimo dei vantaggi offerti da questa soluzione, è bene monitorarne in modo costante il funzionamento.

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Produce a sufficienza il tuo fotovoltaico? Come monitorarne il funzionamento

Quanta energia produce il fotovoltaico installato sul tetto di casa? Come se ne monitora il corretto funzionamento? Si tratta di domande che, spesso, i proprietari degli impianti domestici si pongono.

Con la diffusione del fotovoltaico, fortunatamente, la quota di energia rinnovabile autoprodotta è in crescita. Una tendenza che va ulteriormente incoraggiata, con lo scopo di aumentare ancora la quota di energia verde e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità definiti da Europa e, di conseguenza, dall’Italia per il prossimo decennio. L’obiettivo non dovrebbe essere solamente quello di favorire l’installazione dell’impianto, ma anche di incrementare la consapevolezza delle persone e la loro conoscenza a riguardo.

Conoscere il proprio fabbisogno di energia elettrica

La prima attenzione dovrebbe essere posta in fase progettuale, quando si definiscono la tipologia e la quantità di pannelli da installare. Per non commettere errori e poter contare su un impianto ben dimensionato, il punto di partenza è la conoscenza dei propri consumi.

Il fabbisogno di energia elettrica di un edificio dipende da diversi fattori, tra cui abitudini, numero di persone presenti e impianti installati. Per avere un’idea in termini di quantità, un suggerimento è quello di raccogliere le bollette dell’ultimo anno, su cui si trovano tutte le indicazioni sui kWh consumati. Sommando tutti i valori delle varie fatture, si ottiene il consumo totale annuo, dato molto utile da fornire ai tecnici e ai progettisti incaricati di progettare l’impianto.

Questa fase è molto importante, perché sovradimensionare o sottodimensionare il sistema fotovoltaico potrebbe compromettere i benefici offerti da questa tecnologia, ad esempio allungando i tempi di ammortizzamento dell’investimento o limitando la quota di energia rinnovabile usata in casa.

Conoscere il proprio fabbisogno di energia elettrica

Quanta energia produce il fotovoltaico installato

Quando si procede ad installare l’impianto fotovoltaico ci viene indicata una produzione ideale, ossia una quantità di energia che l’impianto dovrebbe essere in grado di fornire all’abitazione. Questa quantità dipende dall’efficienza e dalla potenza dai pannelli, ma può essere influenzata anche da fattori esterni, come il clima. Ma ciò che davvero interessa i proprietari di un impianto fotovoltaico è senza dubbio la produzione reale ed effettiva dei pannelli, variabile nel tempo. Questa quantità di energia incide anche sull’effettivo risparmio economico ottenibile, in quanto va a ridurre la quota di elettricità acquistata dalla rete nazionale.

Ecco perché è importante sapere che, per conoscere in ogni momento quanta energia produce il proprio impianto, è possibile leggere i contatori installati. Per ogni impianto se ne installano due, di cui uno è proprio dedicato al conteggio dell’energia prodotta e indirizzata in casa o ad un accumulo. Questo contatore viene posizionato tra l’inverter e il sistema elettrico di casa. Sul contatore le quote di energia prodotte sono suddivise nelle tre fasce orarie previste anche per l’acquisto dalla rete e i valori devono essere sommati per ottenere la quantità totale del mese di riferimento.

Cosa fare se la resa dell’impianto fotovoltaico cala

Monitorare la resa dell’impianto come indicato sopra è utile per verificare che non vi siano guasti o necessità di manutenzione. Infatti, se questa operazione viene eseguita con una certa frequenza si riescono anche ad intercettare eventuali anomalie. Se si notano cambiamenti significativi, come cali costanti dei valori indicati, molto probabilmente è necessario rivolgersi ai tecnici di riferimento per un intervento. Il consiglio è quello di prendere in considerazione i mesi precedenti e, se si hanno a disposizione, i valori raccolti nello stesso periodo l’anno precedente.

Da evitare, infatti, il confronto tra mesi diversi da un punto di vista climatico, in quanto la produzione media non è costante durante l’anno. Inoltre, va detto che non necessariamente il calo di produzione dipende da problematiche significative, potrebbe anche essere causato solo da cause come sporcizia sui pannelli.

Cosa fare se la resa dell’impianto fotovoltaico cala

Quanto sto consumando?

Oltre a sapere quanta energia sta producendo il proprio impianto fotovoltaico, è possibile anche conoscere la quota di energia consumata e la quota di energia venduta. È presente un secondo contatore, detto di scambio, che ha la funzione di misurare quanta energia di quella prodotta viene immessa in rete e quanta, invece, viene acquistata. Si tratta di un contatore bidirezionale, sempre con i riferimenti alle tre differenti fasce orarie, quini con valori da sommare.

Sapendo quanta energia elettrica si è prodotta e quanta se ne è immessa o acquistata, è possibile ricavare la quota consumata in loco, per il funzionamento della casa e di tutti i dispositivi presenti. Conoscere queste informazioni per fascia oraria dovrebbe anche aiutare a meglio coordinare produzione e consumi, che se coincidono innalzano il livello di autoconsumo e diminuiscono la quota di energia acquistata.

 Sistemi di monitoraggio e App per controllare il fotovoltaico

 Sistemi di monitoraggio e App per controllare il fotovoltaico

Per il monitoraggio del proprio impianto fotovoltaico c’è un’alternativa, ossia l’utilizzo di sistemi di monitoraggio, in alcuni casi combinati anche con applicazioni da installare sul proprio smartphone, semplificando l’intera lettura dei dati. Esistono diverse tipologie di soluzioni, tutte accomunate dallo scopo di fornire in modo più semplice, puntuale e immediato le informazioni agli utenti.

I software dedicati a ciò offrono indicazioni sulle prestazioni dell’impianto in tempo reale e 24 ore su 24. Tutti dati arrivano, in ogni caso, dall’inverter e grazie alla connessione WiFi è possibile una più semplice condivisione. Infatti, la maggior parte di queste soluzioni prevede la combinazione con un app mobile, così da rendere davvero comoda la consultazione per l’utente. Per favorire la consapevolezza delle persone, inoltre, alcune di queste applicazioni integrano le informazioni con dati come la quantità di CO2 evitata grazie all’impianto.





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