Sicuri di sapere proprio tutto sulla polvere?

C’è da lavorare sulla consapevolezza, a giudicare dai risultati dell’indagine di Dyson sulle abitudini di pulizia della casa in Italia e nel mondo

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Dimmi quanto spolveri, e ti dirò chi sei! In questo caso ce lo dice Dyson, che ha studiato le abitudini di pulizia degli italiani negli ultimi mesi. La morale è che si passa la casa con più frequenza, per i giusti timori legati al covid, ma si conosce ancora poco su componenti e rischi di ciò che si annidata tra divani, mobili e tappeti.

Come cambiano le abitudini di pulizia degli italiani

L’indagine ha coinvolto oltre 10mila partecipanti in 10 Paesi al mondo – tra cui appunto il nostro – per sondare i comportamenti legati all’igiene domestica. Ma soprattutto la consapevolezza di quanto la polvere possa impattare sul benessere delle persone. E i dati mostrano una certa discrepanza tra la preoccupazione di mantenere la casa pulita e la reale conoscenza del “nemico”.

C’è chi ha messo il turbo

Partiamo dalla frequenza: il 60% degli intervistati dichiara di aver modificato in maniera sostanziale le proprie abitudini. Il 25% parla di un aumento considerevole e il 35% di un lieve incremento. Ma chi sa esattamente cosa si nasconde nelle nostre case? Il 46% del campione è preoccupato per la presenza di polvere, mentre il 53% tende a sottovalutare il problema.

Insomma, passiamo più tempo negli ambienti chiusi, siamo attenti alla sanificazione, ma spesso non comprendiamo il potenziale nocivo di questo componente quasi invisibile.

Abitudini di pulizia della casa: le tecnologie Dyson

3 cose che pensavi di sapere (o no) sulla polvere

Ora veniamo al dunque: la polvere, tra i principali oggetti di studio degli scienziati Dyson, è un ricettacolo di componenti eterogenee.

Ma anche di falsi miti:

  • il 12% crede che nella polvere vi siano soprattutto residui di capelli;
  • solo il 3% sa che la componente principale sono acari e relative feci;
  • il 14% si dice sorpreso dalla possibile proliferazione di virus e batteri;

Per fortuna, viene da dire, che il 90% degli italiani intervistati percepisce una stretta correlazione fra la presenza di elevati quantitativi di polvere e il benessere personale.

“In pochi pensano a cosa contiene – spiega il ricercatore Dyson Dennis Mathews -. Oltre ai componenti visibili, la nostra conoscenza generale degli elementi invisibili è limitata. La polvere domestica è una complessa matrice di particelle, fra cui cellule di pelle morta, capelli, acari, feci di acari, batteri, virus, muffa, piccoli insetti e altre fibre. Bisogna rendersi conto che la presenza di polvere influisce sulla nostra salute e che dovremmo quindi pulire più a fondo”.

L’aspirapolvere Dyson aiuta

La soluzione, dunque, è anche nella qualità delle azioni quotidiane per l’igiene domestico. Ecco perché la tecnologia Dyson può diventare una valida alleata delle nostre abitudini di pulizia.

Grazie al motore Dyson Hyperdymium, infatti, gli aspirapolvere senza fili raccolgono anche gli elementi microscopici. Mentre il sistema di filtrazione a 6 strati cattura il 99,97% delle particelle, fino a 0,3 micron (le dimensioni di alcuni batteri e virus), ed emette al contempo aria pulita negli ambienti.




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