In architettura, come nei contesti sociali, “abbattere le barriere” è un concetto che nei decenni ha acquisito un’accezione sempre più positiva e gli spazi moderni, sia quelli residenziali che quelli pubblici, privilegiano sistemi open space, da vivere liberamente e soggettivamente, ciascuno secondo i propri criteri e le proprie necessità. Sono andate in questa direzione la maggior parte delle ristrutturazioni contemporanee, almeno laddove non si sono presentati vincoli storico-culturali.
Eppure alcuni topos come l’ingresso a corridoio non decadono mai perché conservano l’atmosfera e la memoria del passato e riecheggiano un pezzo di storia (gli appartamenti di inizi Novecento, il rinascimentale corridoio vasariano); ci riportano a certi rituali che con la scomparsa di specifici artifici strutturali sono quasi scomparsi o hanno mutato aspetto. Nell’ingresso a corridoio si entrava discretamente, si lasciava il soprabito e la borsa, mentre si cercava di cogliere in anticipo lo stile dei proprietari seppur nel pieno rispetto della loro privacy, immaginando che cosa avrebbe rivelato il soggiorno di li a poco.
Cosa mettere all’entrata di una casa?
Una cultura più recente della progettazione lo ha spesso sacrificato per avere spazi più grandi da vivere in collettività (soggiorni open – space con cucina a vista, loft con soppalco), ma alcuni progettisti ne hanno riscoperto il valore, non solo quello estetico ed emotivo, ma anche un valore pratico e funzionale che emerge se si rispettano poche essenziali regole. L’ingresso a corridoio essendo un vano stretto deve presentare superfici chiare, monocromatiche o fantasie ma sempre in linea con il resto dell’abitazione, deve essere arredato con elementi dalla struttura leggera e possibilmente a sviluppo verticale, un’illuminazione calda, avvolgente che accolga, oggetti personali che ne rafforzino il carattere ma senza esagerare, perché il suo punto di forza resta la prospettiva, il colpo d’occhio sulla via di fuga.
L’ingresso a corridoio è una preziosa risorsa estetica e funzionale. Le soluzioni sono molteplici: con i giusti elementi d’arredo si possono ottenere spazi di archiviazione per scarpe o attrezzature sportive; nell’ottica green, che predilige il riuso all’acquisto del nuovo, si possono riciclare arredi e complementi già presenti in casa, magari inutilizzati, qualche mensola, qualche consolle, una libreria slim. Prima di procedere al restyling dell’ingresso conviene quindi fare un giro in soffitta, recuperare qualche ricordo di famiglia che in un ingresso molto minimal donerà carattere e personalità e la nostra abitazione acquisterà un imprinting green.
L’ingresso a corridoio secondo l’architetto Filippo Coltro
Arredare il corridoio di ingresso della casa è un’operazione indispensabile per rendere lo spazio davvero accogliente e per ottimizzare anche l’ambiente domestico in toto. Ecco alcuni segreti dell’architetto Filippo Coltro.
Cose da fare
• scegliere i colori giusti della pittura, o della carta da parati;
• sfruttare gli arredi o i complementi più pratici, ma slim;
• sfruttare accessori già presenti in casa che non si sa dove sistemare;
• sfruttare semplici accessori come sgabelli, sedie, mensole e attaccapanni da parete se l’ambiente è molto piccolo;
• creare un angolo suggestivo, versatile ma funzionale e che non si discosti dal mood dell’intera dimora.
Errori da evitare
• evitare di costipare lo spazio con oggetti e mobili inutili;
• evitare di disporre mobili troppo grandi e dallo stile non adeguato;
• evitare i colori troppo scuri (vernici o carte da parati) per le pareti.
Colori chiari
I colori chiari sono veri must have per rendere l’area luminosa, spaziosa e accogliente. È importante scegliere nuance che si intonino al mood del resto della casa, ma si può anche osare, optando per tonalità diverse. Se l’ambiente è in stile anni ‘50 e caratterizzato da colori neutri come il beige e il marrone, si può, per esempio, dipingere l’ingresso con toni pastello come l’azzurro, oppure usare tappezzerie geometriche in stile vintage con nuance anche aranciate.
Specchi ad hoc
Il corridoio di ingresso è per lo più angusto, buio e stretto e per dargli maggiore volume, o meglio per illudere lo sguardo e far sembrare tutto più profondo gli specchi sono i veri jolly. Se ne può disporre uno grande, a tutta altezza (o quasi), sulla parete stretta, oppure usarne tanti piccoli da disporre sul muro come fossero quadri (in questo caso sul lato lungo).
Elementi slim e mini
Visto che lo spazio nel corridoio è ridotto, si devono prediligere arredi e complementi slim o mini. Uno sgabellino, delle mensole, degli attaccapanni da muro, mobili stretti e poco profondi come le consolle.
Illuminazione con le strisce a Led
Per illuminare un corridoio dal mood moderno si possono utilizzare le strisce a Led disponendole lungo lo spigolo tra pavimento e parete (lato lungo); oppure usare le strisce sotto al mobile o alle mensole installate.
Osare con i contrasti cromatici
Grazie ai contrasti si può minimizzare la dimensione ridotta dell’ingresso a corridoio, oppure dare un senso di dinamicità. L’importante è usare i giusti colori, gli arredi ad hoc e mantenere l’ordine: accessori della stessa nuance scura se le pareti sono chiare, e viceversa; accessori monocromatici opachi se la parete è decorata con tappezzeria a fantasia o lurex.
Come arredare l’ingresso di una casa?
Superfici
Cromie e disegni di BeWall – Flowers
La scelta delle cromie e dei disegni per le superfici di pavimenti e rivestimenti è molto personale. A qualcuno l’opzione di una carta da parati per l’ingresso con macro fiori potrà sembrare un azzardo, ma quella che la designer Silvia Musetti ha creato per beWall trasmette un’idea di grande leggerezza (un po’ come i soggetti di Botero si potrebbe dire). I macro fiori nei toni pastello sbocciano gentilmente inondando la stanza di bellezza, quasi fossero stoffe impalpabili mosse dal vento.
Texture di La Calce del Brenta – Continuum
I colori della terra di Continuum uniti alla texture irregolare della superficie caratterizzano anche piccoli ambienti a cui si voglia, per esempio, dare un effetto scatola.
Finitura in gres di Marazzi – Crogiolo
Una soluzione alternativa piuttosto originale per un ingresso è la finitura in gres per il rivestimento. Confetto della linea Crogiolo è un gres porcellanato di piccolo formato, dall’andamento irregolare che emula le realizzazioni hand made. Ideale per giocare con il colore perché presenta 12 tinte calde e fredde nei due formati modulari 5×15 e 10×10.
Elementi d’arredo
Elementi di design multifunzione by Connubia
Un aspetto giocoso si ottiene con elementi di design intuitivi e minimali come quelli in legno di faggio e metallo verniciato di Connubia (brand giovane di Calligaris): l’appendiabiti App; lo specchio dalle forme organiche e i colori sgargianti Juno firmato dallo studio Archirivolto. Inoltre Juno ci apre ad un’altra grande qualità degli elementi per l’ingresso: la multifunzionalità, la struttura, infatti mentre incornicia lo specchio, si trasforma in mensola alla sua base; e il portaombrelli Hombre, in tubo metallico sagomato completo di vaschetta raccogli acqua è un inno alla leggerezza.
Design danese raawii per trasmettere ironia e giocosità
Anche il design danese di raawii trasmette ironia e giocosità. Ogni oggetto della collezione Pipeline attinge agli stessi due elementi la linea e il cerchio: lastre piane di alluminio e tubi voluminosi dello stesso materiale. Raffinati collegamenti meccanici sono utilizzati per creare mensole, mensole a parete, specchi o tavolini con una fresca qualità scultorea. Le composizioni vivono della tensione tra superficie e volume, di proporzioni inconsuete e di un uso intenso del colore.
Illuminazione
Luce artificiale che affascina di Luceplan
La luce artificiale è un elemento fondamentale nell’ingresso, proprio perché generalmente sprovvisto di fonti di luce naturale. Anche in questo ambito le soluzioni sono molteplici. Alibel, disegnato dal designer Alessandro Zambelli, trae ispirazione dal mondo naturale e rimanda all’immagine di un insetto che si appoggia su uno specchio d’acqua creando cerchi concentrici. Ha una silhouette leggera ed elegante e adotta un binario di dimensioni estremamente ridotte che può essere fissato a soffitto, a incasso oppure a sospensione.
Estrema leggerezza anche per Doi, design Meneghello Paolelli Associati, a sospensione o a parete. È composta da due elementi: il disco (fissato a soffitto da una fune d’acciaio) e il faretto (un estruso di alluminio alimentato da un sottile cavo elettrico). Mentre la versione a parete è composta da un cilindro ancorato a parete e il faretto, lungo circa 18 cm, formato da un estruso di alluminio.
Luce artificiale creativa by Zava
Sistema luminoso dal carattere creativo che si ispira al gioco in cui si collegano diversi punti per ottenere figure di senso compiuto. La lampada da parete componibile permette di giocare con la luce e ottenere infinite soluzioni formali. I bracci, che incorporano la strip LED, sono disponibili in sei diverse lunghezze, da usare singolarmente o da associare tra loro grazie agli snodi circolari.