La legionella è un batterio pericoloso che può causare gravi infezioni respiratorie, note come Legionellosi. Il problema è che si può trovare quasi ovunque nell’ambiente circostante, anche in impianti idrici per l’acqua sanitaria e i sistemi di condizionamento dell’aria, principali veicoli di trasmissione dell’infezione da legionella. Basta una disattenzione, una dimenticanza, una manutenzione un pò troppo superficiale, per innescare una proliferazione batterica in un impianto.
Dove si trova la legionella
La legionella prolifera in ambienti umidi e caldi, trovando nei sistemi idrici e di condizionamento un habitat ideale. Le temperature tra i 20 e i 45 °C sono ottimali per la crescita del batterio, mentre temperature superiori ai 60°C lo uccidono. Questo batterio può essere inalato attraverso l’aerosol prodotto da docce, rubinetti, fontane, e sistemi di aria condizionata. Tra i punti critici che richiedono una vigilanza costante troviamo il soffione delle docce, rubinetti e bagni in generale, condizionatori d’aria, sistemi di umidificazione dell’aria, saune, vasche di idromassaggio, boiler e serbatoi.
L’insediamento e la proliferazione della legionella sono favoriti dalla stagnazione dell’acqua, comune dopo chiusure stagionali come nei casi degli alberghi, e dalla presenza di incrostazioni, ruggine, calcare, sedimenti organici e biofilm sulle superfici dei punti di erogazione, nelle tubature e nei serbatoi di stoccaggio.
La regolare e corretta manutenzione rimane la strategia più efficace per prevenire la proliferazione della legionella e garantire la sicurezza dell’acqua e dell’aria all’interno degli edifici sotto la propria responsabilità.
Va bene bere l’acqua del rubinetto? Cosa dice la Direttiva
Ma quindi l’acqua del rubinetto è sicura? La domanda è frequente e giustificata. In generale, l’acqua potabile fornita dalle reti idriche pubbliche è sottoposta a controlli rigorosi, ma ci sono accorgimenti da seguire per garantirne ulteriormente la sicurezza, soprattutto in ambienti domestici.
La Direttiva per l’acqua potabile (Dlgs 18-2023) mira a salvaguardare le risorse idriche, ponendo una maggiore enfasi sulla valutazione del rischio e sulla trasparenza delle informazioni al pubblico. Tra le regole all’interno, introduce l’obbligo di una comunicazione più trasparente sulla produzione, gestione e qualità dell’acqua potabile verso il pubblico, attraverso la bolletta o con modalità telematiche.
Inoltre, si rivolge ai gestori delle reti domestiche e ai gestori di impianti interni “prioritari” (come strutture sanitarie, ristorazione, palestre, scuole e stabilimenti balneari). Queste dovranno introdurre un approccio basato sul rischio, attraverso piani di sicurezza e analisi di laboratorio.
Infine, rivede i parametri microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli), parametri chimici (cadmio, clorito, cromo, rame, nichel, selenio), gli indicatori (cloruro, ferro, manganese, alluminio, ammonio, sodio, solfato) e le caratteristiche organolettiche e prevede limiti più restrittivi per alcuni contaminanti, più ampi per altri e nuove sostanze nell’elenco dei parametri da analizzare.
Come rendere sicura l’acqua del rubinetto
Come abbiamo detto prima, l’acqua del rubinetto è quindi molto sicura: secondo uno studio dell’IRSA (Istituto di Ricerca Sulle Acque, deputato al controllo della qualità dell’acqua), l’Italia si posiziona a un ottimo quinto posto in Europa per la qualità dell’acqua. L’85% dell’acqua trasportata dagli acquedotti italiani e che sgorga dai nostri rubinetti domestici proviene da fonti sotterrane, cioè sorgive. La restante percentuale è composta da acqua di falde superficiali, ossia pozzi.
Ma per renderla ancora più sicura, possiamo assicurarsi che la temperatura dell’acqua calda sia mantenuta al di sopra dei 60°C. I miscelatori termostatici possono aiutare a mantenere una temperatura costante, riducendo il rischio di proliferazione della legionella. I rubinetti e i miscelatori devono essere poi puliti regolarmente; il calcare può accumularsi e creare un ambiente favorevole per i batteri. L’uso di disinfettanti specifici può essere utile per una pulizia più approfondita.
Nei periodi di assenza prolungata da casa, far scorrere l’acqua dai rubinetti per alcuni minuti prima di utilizzarla. Questo evita l’accumulo di batteri nelle tubature.
I migliori miscelatori per la tua casa
In questo contesto, i miscelatori rappresentano un passo avanti nell’uso consapevole dell’acqua, offrendo una gamma di soluzioni innovative sia per il risparmio che per la qualità dell’acqua.
Come il sistema di filtrazione Vital di Franke, che consente di godere di acqua pura e dal gusto piacevole rimuovendo efficacemente contaminanti come la ruggine, sedimenti e altre impurità, oltre a neutralizzare cattivi odori e sapori, mantenendo al contempo i minerali essenziali per la salute.
Ma anche il miscelatore Atlas Neo Sensor di Franke, realizzato completamente in acciaio inox riciclabile al 100% con un innovativo sensore di movimento Start/Stop. Questa tecnologia consente di risparmiare fino a 3 litri di acqua ad ogni utilizzo, migliorando notevolmente l’efficienza idrica delle operazioni quotidiane. Inoltre, il sensore touch-free IR garantisce un’igiene massima, eliminando la necessità di toccare il miscelatore per attivarlo.
Infine, la collezione Cristina H2O+ di Cristina Rubinetterie propone due modelli di rubinetti multifunzione innovativi: il KT450, che utilizza un sistema di miscelazione meccanica, e il KT455, che adotta una tecnologia avanzata di miscelazione elettronica. Entrambi i modelli sono dotati di un sistema di filtrazione avanzato che consente di trasformare l’acqua di rubinetto in acqua naturale, raffreddata o addirittura gasata. Ma uno dei punti focali del sistema è l’unità di refrigerazione, in grado di rimuovere batteri, microplastiche, cloro e metalli pesanti dall’acqua, migliorando notevolmente la qualità e il gusto dell’acqua potabile.
Legionella nei condizionatori, come difendersi
I condizionatori d’aria possono essere un altro veicolo di trasmissione della legionella. La manutenzione regolare è essenziale per prevenire la contaminazione.
I filtri dei condizionatori devono essere puliti e sostituiti regolarmente; filtri sporchi possono accumulare polvere e umidità, creando un ambiente favorevole alla proliferazione dei batteri.
Cruciale anche mantenere un livello di umidità adeguato (tra il 40% e il 60%), con umidificatori e deumidificatori che possono essere utilizzati per regolare l’umidità interna. È consigliabile un controllo professionale periodico dei sistemi di aria condizionata per verificare la presenza di batteri e la pulizia dell’intero impianto.
Ricordiamo che tutti questi accorgimenti non solo limitano la proliferazione della legionella, ma aiutano anche a mantenere un benessere abitativo e rendere la casa sicura e pulita. Come ricorda Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, in una guida pubblicata a giugno su come risparmiare sulla climatizzazione estiva, affermando che: “nei filtri dell’aria e nelle ventole si annidano più di frequente muffe e batteri dannosi per la salute, tra i quali il batterio della legionella che può essere mortale”.