Componenti dell’involucro strutturale, le porte da interno rientrano ormai nell’ambito dell’interior design, grazie alle tante declinazioni disponibili sul mercato, sia tipologiche sia materiche.
Una varietà che permette di scegliere in piena libertà, considerando però i vincoli legati allo spazio architettonico e di conseguenza a modalità e praticità di funzionamento del serramento. Nonché alla sostenibilità dei processi produttivi e al prezzo, dato che il range di spesa può variare anche di tanto, in base a dimensioni e dettagli distintivi.
Come deve essere una porta interna?
In linea con lo stile di una casa o a contrasto, a seconda dell’importanza che si voglia dare alle porte interne, queste possono essere tutte uguali – per materiale, disegno, tinta, tipo di apertura –, per dare unitarietà all’insieme, o meno, magari per differenziare il passaggio ad alcuni locali, come cucina e bagno.
In generale ogni porta interna tradizionale si compone di:
- controtelaio (o falso telaio), l’ossatura portante che resta poi nascosta, di legno (o di metallo nei modelli a filo muro), che riveste l’imbotte del vano e a cui si aggancia la porta vera e propria; nel caso delle varianti scorrevoli è una sorta di scatola metallica, inserita nella parete e successivamente intonacata, entro cui far traslare l’anta;
- telaio fisso, una cornice interna al vano per coprire il falso telaio, con due montanti verticali e traverso superiore orizzontale, giunti per incastro, che integra le guarnizioni per la tenuta e l’isolamento dell’anta una volta chiusa;
- coprifili, le fasce applicate a parete attorno alla porta stessa, che la inquadrano nascondendo la fessura di distanza tra controtelaio e telaio fisso;
- cerniere, visibili o, ormai molto frequentemente, a scomparsa, collegano telaio e anta e permettono il movimento di quest’ultima.
A tutto ciò si aggiungono la maniglia, con o meno placca per la bocchetta della chiave, e la serratura, non sempre obbligatoria. Nelle porte interne di ultima generazione è magnetica, silenziosa, discreta alla vista e funzionale.
Fondamentali, oltre al buon funzionamento nel tempo di una porta interna, le prestazioni tecniche, come ad esempio l’isolamento acustico da chiusa e lo spazio d’ingombro dell’anta in movimento, dato che anche in questo campo esistono diverse soluzioni.
Telaio a filomuro, per porte interne di design
Molto apprezzate negli ambienti di design, le porte a filomuro non hanno stipiti, coprifili e neppure cornici. L’anta è percepibile dalla sola fessura di intaglio, anche perché spesso ha la stessa finitura del resto della superficie (ad esempio rivestita di carta da parati).
Il telaio fisso di questi modelli è speciale, metallico e sottile, e le cerniere sono a scomparsa; anche la serratura il più delle volte è magnetica, con scrocco (vale a dire l’elemento mobile a sezione triangolare, collegato al movimento della maniglia, che tiene l’anta chiusa) nascosto nella porta quando aperta.
Porte da interno: a ognuno la sua apertura
Spazio architettonico e utilizzo determinano il tipo più adatto di apertura di una porta, che può essere di diverse tipologie.
Porta a battente
Il modello a battente – l’archetipo del concetto di porta – ha un’anta con cerniere laterali, che si apre a tirare o a spingere con raggio d’azione fino a 90°. Il lato di apertura (ad esempio da sinistra verso destra, per semplificare una presa per chi è destrorso) è variabile e alcune soluzioni si distinguono per controtelai reversibili, da posare scegliendo al momento come si voglia il senso.
Porta scorrevole
Ideale per ridurre l’ingombro di un serramento interno e dare continuità spaziale agli ambienti, la porta scorrevole risulta particolarmente scenografica se a tutta altezza (da pavimento a soffitto), quasi come una parete mobile. Può essere a scomparsa nel setto murario, grazie ad apposito controtelaio metallico scatolare, o esterna, con binario a vista applicato alla parete (che richiede meno interventi edili).
Oggi, tra l’altro, nel caso di una porta scorrevole entro muro, grazie all’innovazione tecnica è possibile l’installazione dei terminali dell’impianto elettrico – placche per gli interruttori, termostati e simili – anche in presenza del controtelaio scatolare, in modo che funzionalità ed ergonomia restino uguali a quelle di una porta a battente.
E, per necessità differenti, sono disponibili controtelai a due ante sovrapposte in uno stesso vano, ad apertura mista (parzialmente scorrevole e poi a battente), per pareti curve, isolanti acusticamente, con guarnizioni ad hoc.
Porte ad apertura speciale
Oltre alle proposte canoniche esistono poi ulteriori opzioni di apertura: a libro, evoluzione contemporanea delle vecchie porte a soffietto, ideali quando lo spazio non basti né per una porta a battente né per una scorrevole, e rototraslanti. In tal caso l’elemento orizzontale superiore del telaio permette alla porta di aprirsi e di scorrere verso uno stipite, spostando il perno di rotazione al centro invece che su un lato: l’anta aperta viene portata ad occupare entrambi i lati del vano, ma solo per metà.
Opzione aggiuntiva è il bilico, caratterizzato da una rotazione pivotante lungo l’asse verticale, in entrambi i sensi (verso destra e verso sinistra), con i componenti tecnici, nascosti a pavimento e a soffitto, senza necessità di cornici o di falsi telai.
Gli incentivi statali per le porte interne
E’ ancora possibile usufruire di alcune detrazioni anche per i serramenti interni. Il primo è il bonus Casa, prorogato a tutto il 2024, destinato a immobili a destinazione residenziale, che prevede la detrazione fiscale del 50% (fino a un massimo di 96.000 euro) per interventi di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo.
Si possono detrarre l’acquisto e la posa in opera di serramenti interni per lo spostamento di una porta oppure per la variazione distributiva degli ambienti. Il documento relativo a queste detrazioni dell’Agenzia delle Entrate, fra gli interventi ammissibili indica tra l’altro proprio la voce “allargamento porte interne”.
Il bonus per le barriere architettoniche è invece una detrazione fiscale del 75% delle spese sostenute per eliminare le barriere architettoniche. Vi rientrano le porte interne che non rispettino i requisiti minimi di accessibilità (troppo strette per il passaggio di una carrozzina o con soglia). La detrazione spetta sia per la sostituzione delle porte esistenti con porte a battente o scorrevoli a norma, sia per le opere edili di eliminazione dei vincoli di movimento.
9 modelli di porte interne per arredare casa
xREVERx di Ermetika
Battente a filo muro reversibile, xREVERx di Ermetika permette con poche semplici operazioni in fase di posa di adeguare senso di apertura (spingere o tirare) e verso (a destra o a sinistra).
Adatta a qualsiasi tipo di parete, sia di muratura sia di cartongesso, lascia ampio margine anche alla personalizzazione, grazie alla possibilità di finire l’anta con verniciatura, laccatura, carta da parati. Inoltre, l’aggiunta di una terza cerniera assicura al sistema massima solidità e sicurezza nel tempo.
FOLD di FerreroLegno
Celine di Albed
La collezione Celine (design Paolo Festa) di Albed si distingue per il pannello ripartito in più campiture personalizzabile in oltre 90 finiture a catalogo, accostabili in nuance o a contrasto. Di gusto minimale e contemporaneo, di ispirazione quasi giapponese, comprende aperture a battente, scorrevoli, a scomparsa, complanari alla parete o in versione parete divisoria.
Ampio anche il ventaglio di vetri disponibili: classico, fumé, serigrafato, retro-verniciato, cannettato, doppio e insonorizzante, riquadrato in frame metallici o attraversato da un elegante ordito metallico.
Lipari di Bertolotto
La porta a battente Lipari della collezione Fusion di Bertolotto, che accosta al legno le lastre ceramiche Laminam ad effetto marmo naturale, per uniformare i serramenti ai rivestimenti sempre più diffusi nelle abitazioni contemporanee, ha l’anta laccata NCS con un inserto orizzontale di Laminam Noir Desir.
La maniglia è il modello Carol Nero, con rosetta mini tonda. Diverse le configurazioni possibili, così come i sistemi di apertura, con superfici che ripropongono i materiali naturali realizzate con tecniche di ultima generazione, in grado di rendere le porte sofisticate ma funzionali e pratiche.
Filum di Dierre
Minimal ed essenziali, le porte a filomuro Filum di Dierre, personalizzabili nei colori e nelle finiture, spariscono alla vista (o al contrario si possono inaspettatamente evidenziare giocando sui contrasti). Il telaio perimetrale di alluminio estruso e ossidato può essere trattato con pitture murali e montato, in versione a spingere o a tirare, sia su normale muratura sia su cartongesso.
Facili da installare e dotate di un kit per correggere eventuali fuorisquadra, hanno serratura magnetica con contro-placca registrabile e cerniere a scomparsa regolabili sui 3 assi.
Silky di Door2000
Nella collezione Silky di Door2000 la porta a battente viene predisposta per l’applicazione di carta da parati, grazie al telaio cassa RASODOOR53. Un sistema brevettato che consente di rivestire l’intera parete, mimetizzando così il serramento.
La finitura decorativa è sigillata sul bordo dell’anta con un profilo di alluminio, in modo da lasciare piena libertà nella selezione del rivestimento, da posare in modo semplice sui modelli sia a battente sia a scorrimento.
Laporta di Effebiquattro
La collezione Laporta (design Matteo Thun & Antonio Rodriguez) di Effebiquattro di porte pantografate nasce dalla volontà di reinterpretare un classico in chiave contemporanea.
Il serramento “perde”, infatti, la cornice e diventa tutt’uno con la parete, grazie a un telaio rasomuro. Disponibile anche con classico telaio con coprifili, Laporta è realizzata in legno con un elaborato processo tecnologico in una palette di colori composta da 20 nuance, ma può anche essere personalizzata su richiesta.
Syntesis Line e 40 Collection di Eclisse
In questa composizione di Eclisse, con serramenti alti 240 cm, partendo da sinistra modello Syntesis Line scorrevole completo di accessorio mimesi bronze, con pannello porta di vetro doppio color bronzo satinato e profilo bronze; modello 40 Collection con telaio color bronze e pannello porta di vetro doppio color bronzo e profilo bronze; modello Syntesis Line a battente con pannello porta di vetro doppio color bronzo reflex e cornice bronze.
Controluce di Scrigno
La porta a battente filomuro Controluce (design Egidio Panzera) di Scrigno usa in modo inedito la luce a LED, come una cornice suggestiva. A luce spenta, il telaio si integra perfettamente nel muro, mentre accesa evidenzia i contorni in modo personalizzabile, a seconda della presenza o meno del traverso. Con quest’ultimo, infatti, la luce può seguire il contorno dell’intera porta, oppure solamente i profili verticali (lato cerniera o serratura) o orizzontale; in versione senza, è invece possibile illuminare le due linee verticali.
Entrambe le declinazioni permettono poi ai segmenti luminosi di attraversare il singolo lato cerniera o serratura. Adattabile a qualsiasi spessore della parete, ha l’anta (di 55 mm) con finiture primer, in colore RAL o in una scelta di essenze lignee. Dotata di 3 o 4 cerniere, in funzione dell’altezza, è accessoriata con serratura magnetica di serie.
FAQ Porte da interno
Quanto deve misurare una porta interna?
Le dimensioni delle porte interne sono standardizzate, nel rispetto delle misure ideali individuate per legge – almeno 80 cm di larghezza e 210 cm di altezza -, anche se a catalogo molte aziende ne propongono di più ampie o alte, fino a versioni su misura.
I materiali migliori per le porte interne
Non esiste un materiale migliore rispetto ad un altro, nella scelta di una porta interna, poiché tutto dipende dalle esigenze funzionali e dal gusto personale. I materiali più diffusi per le ante sono il legno massello, dall’aspetto caldo e naturale, isolante termicamente e acusticamente, il laminato, resistente e semplice da pulire, l’mdf, facilmente sagomabile e laccabile, il pvc, leggero e resistente, l’alluminio, dall’aspetto high-tech e riciclabile anche se non un buon isolante termico. In aggiunta sono disponibili anche finiture dall’aspetto più contemporaneo, come le lastre ceramiche iper sottili ad effetto marmo o pietra o il cristallo.
Quanto costa una porta interna di buona qualità?
Il costo di una porta interna è variabile, poiché dipende da diversi fattori: materiale scelto come finitura, tipologia di apertura, dimensioni del vano, dettagli e accessori tecnici. In generale il range va da qualche centinaio di euro, per i modelli basici dal disegno semplice, fino alle migliaia di euro, per soluzioni più sofisticate, magari su misura o particolarmente curate.
Foto in apertura: xREVERx di Ermetika
Articolo aggiornato