I sistemi di riscaldamento evolvono e con essi anche i terminali, vale a dire i radiatori e i termoarredi. Non più semplici elementi prettamente tecnico-funzionali, i nuovi modelli si distinguono per estetica e prestazioni, sia di risparmio energetico sia termiche, oltre che per la versatilità e la multifunzionalità.
Radiatori e termoarredi, la differenza
Per comprendere l’evoluzione degli apparecchi terminali dei sistemi di riscaldamento, è fondamentale distinguere tra le due categorie:
- i radiatori (tradizionalmente e comunemente chiamati anche termosifoni) sono i classici elementi collegati all’impianto idraulico, pensati primariamente per il riscaldamento degli ambienti. I modelli moderni, tuttavia, si stanno evolvendo in termini sia di prestazioni sia di stile;
- i termoarredi, nati in realtà come elementi specifici per il bagno (spesso con la funzione aggiuntiva di scalda-salviette), si sono diffusi come elementi di design moderno anche in altri ambienti della casa, come il soggiorno. La loro caratteristica è una maggiore cura per l’estetica, unita però a funzioni riscaldanti particolarmente efficienti e prestazionali.

Efficienza e risparmio energetico, must dei nuovi apparecchi riscaldanti
L’attenzione ai consumi energetici è ormai cruciale anche in questo ambito. I modelli di radiatori e di termoarredi di nuova generazione sono infatti progettati per massimizzare l’efficienza termica, sfruttando materiali ottimizzati, come ad esempio l’alluminio e l’acciaio inox – che assicurano rapida trasmissione del calore e resa migliore – e per essere specificamente compatibili con gli impianti di riscaldamento a bassa temperatura, alimentati dalle pompe di calore.
In questo modo a un riscaldamento confortevole si abbina un sensibile risparmio energetico, nonché, di conseguenza, economico.

Materiali e inerzia termica dei nuovi modelli
La ghisa è il metallo per eccellenza dei radiatori della tradizione, ideale per il mantenimento del calore a lungo anche dopo lo spegnimento dell’impianto di riscaldamento e per la riprogettazione di apparecchi legati stilisticamente al passato. I materiali predominanti nei nuovi modelli – in primis acciaio e alluminio – hanno però introdotto nuove potenzialità.
Maggiormente reattivi alle variazioni di temperatura e di conseguenza capaci di gestire l’inerzia termica, si scaldano e si raffreddano rapidamente, diventando la scelta migliore per:
- impianti che sfruttino acqua a temperature più basse rispetto al passato, come quelli abbinati a pompe di calore;
- sistemi che richiedano una entrata a regime veloce e/o accensioni intermittenti.
Soprattutto l’alluminio è particolarmente reattivo, mentre l’acciaio aggiunge ulteriore resistenza nel tempo.
Unitamente ai compositi e alle solid surface, new entries particolarmente espressive dal punto di vista dell’aspetto e delle qualità sensoriali tattili, queste nuove opzioni materiche hanno permesso di aprire il ventaglio formale del progetto.

Design e materiali, quando il calore arreda
Il fattore estetico è diventato sempre più centrale nella progettazione di un impianto termico e nella scelta dei relativi oggetti scaldanti. I vecchi termosifoni, nascosti il più delle volte sotto alle finestre, dietro a tende e grigliati, lasciano ormai spazio a soluzioni che si integrano con l’arredamento degli interni, in modo sia armonico sia volutamente a contrasto.
I nuovi materiali con cui vengono realizzati radiatori e termoarredi hanno permesso di assottigliare gli ingombri e gli spessori (nonché il peso) degli elementi, lasciando più spazio alla forma, oltre che alla funzione.
Lastre sottili e oggetti tridimensionali, ispirati spesso ai componenti classici dell’arredamento (come mensole e appendini) o a quelli dell’architettura (travi, profili…), diventano protagonisti decorativi di tutti gli ambienti, non più quelli esclusivamente tecnici, come cucina e bagno. Superfici d’impatto e segni tridimensionali si moltiplicano, trasferiti su termoarredi verticali e orizzontali, ideali per risolvere ogni esigenza tecnico-progettuale.

Termoregolazione intelligente e funzionalità smart dei nuovi termosifoni
L’integrazione di sistemi di gestione e di controllo avanzati rende un semplice radiatore o termoarredo un elemento smart, in grado di integrarsi nei sistemi intelligenti e domotici della casa.
Diversi modelli elettrici di nuova generazione sono infatti predisposti per il collegamento wireless e wi-fi e consentono la programmazione e il monitoraggio dei consumi anche da remoto, via app.
Un grado di flessibilità e di personalizzazione finora mai raggiunto in questo ambito, in alcuni casi addirittura basato sull’intelligenza artificiale, che rende radiatori e termoarredi predittivi, vale a dire capaci di apprendere abitudini e desiderata delle persone. E di conseguenza variare temperatura e funzionamento massimizzando sia il comfort sia il risparmio energetico.
Tipologie e installazione: sistemi idraulici e elettrici
Esistono due principali tipologie di alimentazione dei nuovi modelli scaldanti, che spesso possono anche coesistere in un unico apparecchio, per aumentarne la versatilità di utilizzo:
- idraulica, ovvero dipendente dall’impianto di riscaldamento centralizzato del condominio o dell’unità immobiliare, che utilizza l’acqua calda;
- elettrica, allacciata all’impianto elettrico, che offre una maggiore flessibilità di installazione (in quanto non sono richieste opere edili di collegamento ai circuiti dipendenti dalla caldaia o dalla pompa di calore); si tratta di un’ottima opzione per quegli ambienti privi di riscaldamento tradizionale o per integrare un sistema poco efficiente. Inoltre, l’installazione di termoarredi elettrici è molto semplice – basta una presa di alimentazione elettrica – e, grazie alla funzione plug&play di quasi tutti i nuovi apparecchi, non necessitante dell’intervento di un tecnico specializzato.
Per quanto riguarda le dimensioni, in caso di installazione in sostituzione, molti radiatori e termoarredi di nuova generazione rispettano le misure standard degli allacci, ma il mercato offre un’ampia varietà di modelli sia verticali sia orizzontali per adattarsi a ogni esigenza.
Scegliere il radiatore o il termoarredo giusto
La scelta di un radiatore o di un termoarredo dipende da diversi fattori:
- tipologia del locale, poiché le richieste prestazionali sono necessariamente diverse; in bagno, ad esempio, un modello con porta-salvietta o appendi-accappatoio è ideale, mentre in soggiorno è meglio un radiatore di design, che si integri con il resto dell’arredamento;
- dimensioni della stanza, al fine del calcolo della potenza scaldante e di conseguenza delle dimensioni utili dell’apparecchio, anche se, per spazi ridotti, esistono soluzioni verticali salvaspazio;
- impianto esistente, dato che è fondamentale verificare la compatibilità del nuovo radiatore o termoarredo con il sistema di riscaldamento della casa.
Come si installa un termoarredo
La procedura di installazione di un termoarredo è completamente diversa a seconda che si scelga un modello idraulico o elettrico. Nel primo caso è necessario un intervento, da parte di un tecnico qualificato, sull’impianto di riscaldamento: bisogna infatti svuotarlo e verificare che gli attacchi di mandata e ritorno dell’acqua calda a parete siano compatibili con il nuovo modello.
Si procede poi al montaggio a muro del termoarredo con apposite staffe. Una volta fissato, si esegue il collegamento idraulico, unendo i tubi (spesso con valvole specifiche) e stringendo accuratamente tutti i raccordi per evitare perdite. Infine, si riempie nuovamente l’impianto e si esegue lo sfiatamento del termoarredo, per eliminare eventuale aria intrappolata, consentendo una corretta circolazione dell’acqua calda all’interno e di conseguenza un calore uniforme.
L’installazione di un termoarredo elettrico è invece molto più snella. Dopo aver scelto la posizione, rispettando scrupolosamente le norme di sicurezza elettrica vigenti ad esempio per il bagno (in particolare, la distanza dall’acqua), si fissano le staffe al muro e si collega l’apparecchio: se dotato di spina, a una presa a muro a norma, se invece privo, è obbligatorio l’intervento di un elettricista qualificato che lo allacci direttamente alla rete elettrica in tutta sicurezza.
Quali sono i radiatori che scaldano di più?
Stabilire quale sia il miglior modello in assoluto non è semplice: ogni casa ha le sue esigenze specifiche, legate allo stile architettonico, all’impianto termico esistente e alla visione estetica degli ambienti. Tuttavia, se siete alla ricerca di radiatori e termoarredi di nuova generazione, capaci di coniugare design, efficienza energetica e integrazione smart, siete nel posto giusto. In questo articolo vi presentiamo 9 soluzioni che rappresentano il meglio dell’innovazione termica contemporanea: sistemi pensati per rendere il riscaldamento non solo funzionale, ma anche intelligente, sostenibile e perfettamente in linea con l’identità visiva della vostra casa.
Polygon di IRSAP

Polygon di IRSAP (in collaborazione con Desall.com) sintetizza estetica e funzionalità in un oggetto tecnico inedito, dotato di luce a LED multicolore integrata nella piega della superficie esterna (che in versione orizzontale diventa anche vano portaoggetti), la cui intensità può essere regolata a piacere. Appartenente all’innovativo ecosistema di prodotti connessi IRSAP Now, grazie a tecnologie di edge-computing e machine learning impara delle abitudini e adatta il suo funzionamento, garantendo il massimo comfort e nel contempo ottimizzando i consumi. Grazie a sensori e a un’app dedicata, si può configurare l’impianto semplicemente avvicinando lo smartphone, per controllare e personalizzare il riscaldamento anche da remoto.
STECCA di antoniolupi

Stecca, scaldasalviette di alluminio (design Nevio Tellatin) di antoniolupi unisce funzione e estetica in un elemento geometricamente essenziale, con la superficie attraversata da leggeri segni paralleli. Disponibile in 3 lunghezze (60, 90 e 120 cm) offre massima libertà di installazione grazie a un interruttore touch laterale, posizionabile sia a destra sia a sinistra, ed è personalizzabile nei colori e nelle finiture, anche se proposto standard in bianco RAL 9010 o nelle tonalità della cartella del marchio, con superfici satinate, antigraffio o laccate goffrate.
Lana di Antrax

Lana (design AMDL Circle) di Antrax è un sistema scaldante componibile e versatile, fortemente caratterizzato dal punto di vista decorativo. Il modulo base, replicabile per creare diverse configurazioni a parete, è una formella quadrata di alluminio 100% riciclabile, con angoli stondati, bombata e lavorata con una plissettatura. Si può aggregare in modelli da 3 a 12 elementi da utilizzare sia singolarmente sia affiancati, in orizzontale o in verticale. Un’idea di patchwork che rimanda al mondo del tessile e che, grazie al gioco di luce e di ombre della superficie, rende l’effetto finale scultoreo.
Colibrì Light di Caleido

Lineare ed essenziale, Colibrì Light di Caleido rilegge in chiave attuale l’omonimo modello del marchio, diventato iconico. Il disegno è alleggerito per aumentare l’eleganza e nel contempo la praticità di utilizzo, senza tuttavia perdere in efficienza termica. Previsto in versione sia idraulica sia elettrica, oltre che mista, è declinato in quattro diverse dimensioni, per inserirsi da protagonista o discretamente negli ambienti bagno.
Equilibrio di CEA Design

Equilibrio (design Natalino Malasorti) di CEA Design è un sistema modulare composto da uno o più elementi di acciaio in due diverse lunghezze (58 e 106 cm), installabili in verticale o in orizzontale. Alimentato ad energia elettrica a basso voltaggio, ogni elemento ha il corpo ad incasso universale e libero, per la massima componibilità e/o ripetibilità nello spazio. Disponibile in variante satinata o lucidata, oltre che in tutte le finiture speciali del marchio (Black Diamond, Bronzo, Rame e Light Gold), funziona da scalda-salviette e scalda-accappatoio.
Sofi® HC di Cordivari

Il radiatore ventilato Sofi® HC di Cordivari, ad alta potenza ed elevata efficienza, unisce le caratteristiche e l’estetica di un calorifero tradizionale alle funzionalità e alle performance di un ventilconvettore. Ideale per il funzionamento anche a bassa temperatura, può essere utilizzato sia in riscaldamento sia in raffrescamento, con valvola by-pass fornita di serie. In quattro larghezze (misure 80/100/120/140 x 61 x 14,8 cm, con peso variabile da 33,5 a 60,4 kg) e oltre 80 tinte, ha gli allacci facilmente adattabili in caso di sostituzione di vecchi modelli ed è silenzioso anche in modalità ventilazione, con un consumo energetico di soli 9,9 Watt. Totalmente ispezionabile, integra filtri rimovibili in grado di trattenere polvere, acari, batteri e cattivi odori.
Plate di Deltacalor

Disponibile in versione sia idraulica sia elettrica, Plate di Deltacalor è un elemento squadrato, di forma rettangolare, dallo spessore estremamente sottile ma performante. Il modello idraulico oltre che nella versione singola, sia verticale sia orizzontale da posizionare sotto finestra, è realizzato anche doppio, per aumentare la capacità riscaldante pur mantenendo una larghezza contenuta. Quello elettrico Plus, invece, è completo di cronotermostato ambiente con interfaccia a schermo LCD retroilluminato, per impostare un programma di accensioni su base settimanale, con livello di calore desiderato. Il sistema prevede 9 programmi preimpostati e 4 programmi personalizzati. In un’ottica di attenzione al risparmio energetico, il sistema integra anche la funzione di rilevatore di finestra aperta, che si attiva allo scendere improvviso della temperatura e interrompe il riscaldamento, evitando così inutili consumi. Inoltre, è dotato di blocco dei comandi, che impedisce la modifica inavvertita delle impostazioni.
Vulcano di Fiora

Interamente elettrico, Vulcano di Fiora ha il controllo digitale integrato. In più dimensioni e declinato nelle stesse finiture materiche della serie Celsius (Pizarra, Oak, Liso, Concrete, Lastra), per coerenza visiva e progettuale, è di Silexpol®, materiale brevettato composto da silicio e quarzo, riciclabile, idrorepellente, antibatterico e antimuffa grazie a nanotecnologie avanzate, e può essere dotato di porta-asciugamani opzionale.
JJ di Tubes

JJ (design Ludovica Serafini+Roberto Palomba) di Tubes richiama formalmente le lettere da cui prende il nome, se visto di profilo, ma si ispira anche alle opere dell’artista Donald Judd. “Accessorio di calore” di alluminio, da spento è una mensola, quando acceso riscalda le salviette. Una fessura aperta o chiusa, a seconda del modello, funziona da portasciugamani. Grazie al funzionamento elettrico a bassissima tensione (24 volt), può essere installato in zone umide e in prossimità dell’acqua, come all’interno di una doccia walk-in o sopra alla vasca. Declinato in 3 dimensioni e altrettante potenze e in diverse configurazioni, è disponibile in tutte le 140 tonalità della palette del marchio, ad eccezione dei colori lucidi o degli effetti raggrinziti. Inoltre, può essere integrato nei sistemi domotici domestici tramite qualsiasi dispositivo di controllo: la regolazione della temperatura e la programmazione settimanale sono infatti gestibili da dispositivo wireless o con il nuovo termostato wi-fi Tubes, controllabile da remoto via app integrata con i principali assistenti vocali.
FAQ Termoarredi e radiatori
I termoarredi consumano più energia dei radiatori tradizionali?
Il consumo di un termoarredo dipende dalla tipologia e dal suo utilizzo. Un modello idraulico è paragonabile a un radiatore tradizionale, anche se i materiali con cui è realizzato – in primis l’alluminio, che si scalda velocemente – lo rendono più efficiente. Un termoarredo elettrico sfrutta una fonte energetica nel nostro paese generalmente più costosa rispetto ad altre opzioni, ma offre maggiore flessibilità d’uso, quindi un elevato controllo dei consumi.
I termoarredi possono essere usati anche per riscaldare ambienti grandi?
I termoarredi possono essere usati anche per riscaldare ambienti grandi, ma sono necessarie alcune valutazioni cruciali di dimensionamento e potenza. Il fattore determinante è la potenza termica (espressa in Watt o kcal/h) rispetto al fabbisogno dell’ambiente, che dipende dalle dimensioni (il volume della stanza), l’isolamento dell’involucro architettonico, la zona climatica in cui si trova l’edificio. Se il termoarredo è scelto con una potenza sufficiente a coprire tale fabbisogno, può riscaldare efficacemente anche un ambiente ampio.
In alternativa, per locali molto grandi o male isolati, potrebbe essere necessario installare più apparecchi o optare per modelli dall’elevata resa termica.
Quali sono le misure standard dei termoarredi?
Le misure dei termoarredi non sono strettamente standardizzate, ma ne esistono di più comuni e diffuse sul mercato, soprattutto per gli scalda-salviette da bagno. Le dimensioni si basano principalmente su altezza e larghezza e per i modelli idraulici è fondamentale anche l’interasse, ovvero la distanza tra i centri dei due attacchi. Specialmente in caso di sostituzione di un vecchio radiatore, poiché l’interasse deve corrispondere alla distanza tra i tubi già esistenti a muro. In un bagno piccolo, una dimensione di termoarredo come scalda-salviette molto diffusa è 80×55 cm, mentre per sfruttare lo spazio verticale le dimensioni possono arrivare a 180-200×30-40 cm.
Quanto costano i termoarredi di design?
Il costo dei nuovi termoarredi di design è variabile e dipende dal materiale, dalla forma e dalle funzionalità integrate (come ad esempio la connettività). In generale si può stimare un impegno economico superiore a quello per l’acquisto dei radiatori tradizionali, tuttavia, l’investimento iniziale può essere significativamente alleggerito grazie ad eventuali incentivi fiscali.
I termoarredi possono essere integrati con impianti a pompa di calore?
I termoarredi possono essere integrati con una pompa di calore, ma è fondamentale tenere conto della bassa temperatura dell’acqua dell’impianto (30-45 °C). Quindi è meglio optare per modelli di alluminio o acciaio, dalla bassa inerzia termica, che meglio rispondono a questo tipo di regime.
Foto in apertura: BIT (design Brian Sironi) di antoniolupi è pensato come un segno grafico, che trasforma il calore in estetica.
