Sistema doccia: cosa sapere per una ristrutturazione efficace

Il sistema doccia oggi offre una vasta gamma di soluzioni sia dal punto di vista funzionale che estetico, permettendo di personalizzare al massimo l’esperienza in bagno. Tuttavia, la scelta del sistema doccia ideale richiede di seguire alcune priorità fondamentali per garantire che risponda perfettamente alle esigenze quotidiane.

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Installazione sistema doccia: cosa sapere per una ristrutturazione efficace

Il sistema doccia è oggi declinato in una infinità di soluzioni sia funzionali sia estetiche, ma va scelto seguendo alcune priorità, che lo rendano davvero aderente alle proprie esigenze quotidiane. Una ricerca condotta a marzo 2024 da Opinion per il marchio idrotermosanitario Grohe in cinque paesi europei (Italia, Belgio, Francia, Germania e Paesi Bassi, su un campione di 2.501 intervistati) ha individuato quali siano oggi i criteri principali di selezione. Gli italiani, al pari della media europea, optano dunque per la qualità (73%), il prezzo (60%), la funzionalità (55%), ma si discostano dagli altri oltre questa terna: se infatti gli europei a seguire preferiscono design e sostenibilità (31%), per i nostri concittadini viene prima l’estetica (34%) e poi la sostenibilità (28%).

Con piatto a filo pavimento o a vista, dal box compatto o extra-large, di segno minimale o super accessoriato, ogni sistema doccia ha una propria personalità. E il sistema ideale diventa concreto con qualche attenzione, in linea con gusto ed esigenze differenti.

Come scegliere il sistema doccia per il bagno: dimensioni e disposizione

Nella progettazione di un bagno, posizione e dimensioni della cabina doccia sono fondamentali per garantire comfort, funzionalità ed estetica dell’insieme. Se il locale è di dimensioni ridotte si può optare per una soluzione angolare o eventualmente in nicchia, se possibile, per ottimizzare la superficie utile. In ambienti più ampi si possono invece valutare piatti doccia grandi e scenografici, magari walk in, ovvero privi di porta e a filo pavimento.

Ovviamente la doccia non deve interferire con l’utilizzo sia dei sanitari sia del lavabo e garantire spostamenti e gestualità senza vincoli, compatibilmente con la posizione di attacchi idraulici e scarichi, che tuttavia risultano più flessibili da spostare rispetto ad esempio di quelli del wc (che per l’allaccio all’impianto di evacuazione delle acque nere richiede una braga di diametro molto maggiore).

Come scegliere il sistema doccia per il bagno: dimensioni e disposizione
Walk-In 8PAR53 di Colacril (marchio di Colavene) abbina la leggerezza della cabina doccia N8PAR53 al cristallo fumé, che ammorbidisce l’effetto di insieme del sistema doccia. Disponibile anche in versione doppia sempre walk-in (con ingresso frontale invece che laterale come in foto), ha il cristallo spesso 8 mm easy clean e i dettagli strutturali in attuale finitura nera.

 

Come scegliere il sistema doccia per il bagno: dimensioni e disposizion
La linea di cabine doccia multi-S 4000 new di Duka rinnova una delle collezioni più iconiche e longeve del marchio per diventare “multi-taSking”, ovvero versatile e declinata in tanti modelli, sia standard sia speciali realizzati su misura. Realmente multifunzionale, il sistema risolve ogni spazio doccia e situazione spaziale, con diversi sistemi di apertura, semplicità di installazione, facilità di pulizia (le cerniere sono fissate al vetro con incollaggio senza viti) e durata nel tempo.

      

Tipologie di doccia

Sostanzialmente il sistema doccia può essere di due tipologie, a cui si aggiungono poi per ciascuna di esse accessori e funzioni (come ad esempio modalità differenti di getto, cromoterapia, doccette…) che ne potenziano il comfort e la gradevolezza, sia visiva sia di utilizzo:

  • doccia con piatto in appoggio, il modello più tradizionale – di ceramica o di altri materiali come ad esempio la resina – e semplice da installare, che nonostante gli spessori ormai ridottissimi presenta una differenza di quota nell’ingresso;
  • doccia a filo pavimento, priva di gradino e per questo dall’accesso senza barriere architettoniche, ma richiedente uno studio attento dell’impermeabilizzazione sottostante e dello scarico dell’acqua (questi modelli integrano infatti pilette ad hoc ribassate e soprattutto soluzioni di scarico minimali, a canalina o lungo i bordi del piatto stesso).

A queste due opzioni si abbinano pareti e protezioni paraspruzzi in tantissime varianti, sia estetiche sia dimensionali, studiate per risolvere ogni esigenza progettuale e di gusto personale.

Tipologie di doccia
La collezione di box doccia Riga di Novellini si distingue per i dettagli lineari e minimali e l’adattabilità a diverse soluzioni architettoniche a seconda delle varianti. Nella serie sono comprese anche pareti fisse laterali, sia speciali sia su misura, per risolvere vincoli come muretti o soffitti spioventi. Il binario superiore ha una dimensione ridotta nonostante ospiti carrelli di maggior diametro, scorrevoli e affidabili, mentre vari elementi di regolazione compensano irregolarità delle pareti in fase di installazione.

 

Tipologie di doccia
Il sistema doccia Solo Shower di Ponte Giulio include una serie di elementi coordinati – set e colonne doccia, maniglie, accessori – concepiti per renderne l’utilizzo bello e soprattutto sicuro. La barra del saliscendi evita le scottature grazie ad un blocco di sicurezza della temperatura oltre i 38° C e può sopportare un carico di oltre 200 kg. Completamente d’acciaio inox, è progettato secondo le linee guida ADA-Americans with disabilities act.

 

Questione di stile, anche per il sistema doccia

Obbligatoriamente in linea con il resto della stanza da bagno, al fine di non risultare slegato stilisticamente e al contrario armonizzarsi con sanitari e finiture, il sistema doccia può di volta in volta assumere un carattere diverso, a seconda dei dettagli e degli accessori. Classico con profili del box doccia sagomati e in finiture metalliche preziose – oro rosa, bronzo –, industriale declinato con rubinetteria e dettagli in nero o rame, minimal con sostegni dei cristalli paraspruzzi praticamente invisibili, high-tech con rubinetteria cromata estremamente performante, sofisticato con soffione a soffitto, glamour con piatto doccia in un colore inaspettato in nuance con i sanitari o i rivestimenti a pavimento e a parete del bagno, rustico con rivestimenti di pietra naturale e impianti scultorei…

Ad ognuno il proprio modello, data la grande varietà di proposte da parte delle aziende di settore, senza farsi influenzare troppo dalle tendenze, che possono spesso rendere un bagno stilisticamente demodé in un breve lasso di tempo. Meglio considerare allora le scelte fatte per il resto del bagno e più in generale per gli altri ambienti della casa, creando un proprio moodboard di colori e di materiali – magari con l’aiuto di un professionista che guidi la selezione – a cui attingere anche per l’individuazione di piatto, box, rubinetteria adatti.

Questione di stile, anche per il sistema doccia
Ricorda una grotta il box di questa realizzazione nei pressi di Salisburgo, in cui la doccia scultorea Aquahalo di Dornbracht in finitura Champagne (Oro 22kt) con soffione ad anello, ispirato al design dei lampadari classici, offre tre modalità di getto progettate per imitare l’effetto della pioggia in natura (Aquacircle rain, Tempest rain, Diamond rain). Le gocce, morbide e voluminose, cadono infatti senza pressione, per un’esperienza delicata e nel contempo efficace.

 

Questione di stile, anche per il sistema doccia
Il soffione a snodo Sole di Nobili riprende il disegno della manopola della omonima serie di rubinetteria del marchio con un originale effetto “fuori scala” (Ø 29 cm), ispirato alle chiusure idrauliche industriali. Il getto a pioggia può scendere direttamente dal soffitto o essere installato anche a parete ed è comandato da miscelatore anche termostatico da incasso (a 1-2 e 3-4 vie) con blocco di sicurezza della temperatura dell’acqua a 38° C, per evitare le scottature. Diverse le finiture disponibili: cromo lucido e le versioni spazzolate Inox, Caffè, e Grafite e Argilla antigraffio PVD.

 

Questione di stile, anche per il sistema doccia
Le finiture Dolcevita per le pareti doccia Pyxis, Open, Acrux, Polaris di Samo celebrano la preziosità materica e uno stile classico contemporaneo. Sei le tonalità previste – oro spazzolato, bronzo spazzolato, oro lucido, oro rosa lucido, nickel spazzolato, Gun metal spazzolato –, che danno luminosità e si coordinano con le tendenze estetiche attuali del bagno.

 

Doccia multifunzione, per il benessere e la sostenibilità

Le opzioni funzionali da aggiungere a un sistema doccia sono fondamentali per dare forma all’esperienza quotidiana ma soprattutto per creare un’isola per la cura del corpo e la rigenerazione della mente che sia nel contempo pratica e sostenibile.

Attualmente le possibilità sono davvero tante: soffioni e doccette multi-getto, apparecchi per la cromoterapia, miscelatori intelligenti – con selezione intuitiva della temperatura desiderata e blocco di sicurezza oltre i 38 °C, per evitare le scottature –, sistemi in grado di controllare quantità d’acqua necessaria e tempi di utilizzo, impianti per il riciclo del liquido… In questo modo al massimo del comfort si abbinano risparmio idrico ed energetico, nel segno della riduzione dell’impatto ambientale e del taglio delle spese per le bollette.

Doccia multifunzione, per il benessere e la sostenibilità
Waterdot di Fima Carlo Frattini è un sistema doccia dalla estrema libertà compositiva, che si ispira al mondo dell’illuminazione riproducendo nell’aspetto e nella modalità di installazione i faretti a incasso: una serie di soffioni dal diametro ridotto e in due versioni stilistiche (Trimeless completamente integrato, Frame con bordo texturizzato), montabili anche su cartongesso, da accostare per costruire una portata d’acqua personalizzata. Quattro i getti combinabili: tradizionale rain, laminare, nebulizzato e mikado a intreccio

 

Doccia multifunzione, per il benessere e la sostenibilità
La linea Solos della famiglia Atelier Collections di Ideal Standard include miscelatori termostatici, colonne doccia, aste e soffioni dall’estetica minimalista e dall’esperienza multisensoriale. I soffioni, in due dimensioni, hanno infatti una luce LED integrata che cambia colore, impostabile con qualsiasi app domotica. I getti (così come quelli della doccetta) sono differenziabili – Rain, Second Skin, Active Massage, SilkRain – e si selezionano con tecnologia Navigo® dei miscelatori termostatici, dai comandi intuitivi e, nella versione integrata, con telecomando. Foto Carlo William Rossi + Fabio Mureddu

 

Doccia multifunzione, per il benessere e la sostenibilità
La doccia intelligente InSens di INMAN (marchio del gruppo RONAL Bathrooms) coniuga comfort, design e rispetto per l’ambiente, riducendo il consumo di acqua fino al 70% e di energia fino al 50% ad ogni utilizzo. Temperatura e quantità ideali possono essere preimpostate con un pad digitale o uno smartphone, mentre i litri vengono visualizzati in tempo reale sullo schermo a colori LCD. In foto abbinata alla chiusura Pinnacle8 e al piatto doccia Ultimate di KUDOS

 

Quanto costa installare un sistema doccia?

Ogni progetto di trasformazione o di rinnovamento di una doccia richiede una serie di spese che è bene stimare realisticamente ancor prima di passare alle fasi esecutive di acquisto e di posa dei vari componenti.

Da considerare, infatti, non sono solamente i costi del sistema doccia stesso – piatto, box, rubinetteria, eventuali accessori – ma anche quelli riguardanti la manodopera di installazione e degli eventuali lavori preparatori (idraulici, edili, elettrici in caso si desideri aggiungere la cromoterapia o semplicemente una illuminazione integrata). Se il tutto può variare sensibilmente, in base ai prodotti selezionati, alla situazione architettonica e ad eventuali vincoli strutturali, impiantistici, edili, si può però considerare un impegno economico variabile dalle centinaia di euro fino a qualche migliaio. Tenendo tuttavia conto che è sempre importante valutare qualità, garanzia, durata nel tempo e semplicità di manutenzione di tutti i prodotti.

FAQ Sistema doccia

Cosa si intende per gruppo doccia?

Con gruppo doccia si intendono tutti gli elementi per l’erogazione dell’acqua in un sistema doccia:

  • miscelatore, che consente di regolare flusso e temperatura e può essere semplicemente monocomando o termostatico, ovvero in grado di mantenere i gradi costanti durante l’utilizzo ed evitare sbalzi termici (nei modelli ispirati al gusto retro questo apparecchio è sostituito dalla classica coppia di manopole freddo/caldo);
  • soffione, parte terminale dell’impianto idrico che fa scendere l’acqua a pioggia e può essere di forme e dimensioni diverse, ma soprattutto previsto a soffitto o a parete;
  • doccetta o doccino, accessorio collegato al miscelatore o direttamente all’impianto idrico mediante tubo flessibile o agganciato ad un’asta su cui scorre quando sostituisce il soffione, particolarmente utile nella pulizia del vano doccia e per bagnare solo alcune parti del corpo, ad esempio escludendo la testa o il busto.

Il gruppo doccia può essere incassato, lasciando a vista solo comandi e diffusori d’acqua, a parete, con tutte le componenti fissate separatamente sul muro, o a colonna, quando un’unica struttura integra tutti gli elementi.

Come deve essere un buon box doccia?

Un box doccia di qualità deve essere resistente, sicuro e duraturo nel tempo. Oggi il materiale maggiormente utilizzato è il vetro temperato, fornito in lastre di diversi spessori (dai 4 agli 8 mm a seconda delle esigenze strutturali) e dotato di profili metallici più o meno sottili, di alluminio o acciaio inox.

Non esiste una tipologia di apertura migliore di un’altra, dato che la scelta deve esclusivamente ricadere su ciò che serva realmente in base alle dimensioni del locale, alle abitudini di utilizzo del sistema doccia, allo stile dell’insieme. Così un’anta a battente o una soluzione walk in (senza porta di ingresso) è ideale quando lo spazio è tanto, mentre una scorrevole o a soffietto ottimizza ambienti di dimensioni contenute.

Stessi parametri anche per la forma geometrica del box doccia, che può essere quadrato, rettangolare, angolare ma anche ovale o tondo nei modelli pensati per il posizionamento libero nella stanza.

Cosa mettere al posto del vetro in un sistema doccia?

Ovviamente esistono delle alternative altrettanto valide in sostituzione del vetro temperato, per un box doccia, che soddisfano particolari esigenze estetiche o economiche:

  • plexiglass, leggero e resistente agli urti, è disponibile in diverse finiture e più colori e generalmente meno costoso del vetro temperato, ma se non di qualità può ingiallire o opacizzarsi nel tempo;
  • tenda, semplice da installare e sostituire, oltre che economica e decorativa, non rende l’idea di spaziosità di un box doccia e può risultare poco pratica, ma risulta in alcuni contesti scenografica, apportando un tocco di sapore vintage;
  • muratura rivestita, per incassare in nicchia il piatto doccia e lasciare aperto solo il lato d’ingresso, soluzione strutturale dal carattere abbastanza definitivo e duraturo nel tempo ma spesso opprimente dal punto di vista della percezione spaziale.

In linea di massima i fattori da considerare, nella scelta delle variabili materiche, sono la resistenza, l’estetica, la semplicità di manutenzione e di pulizia e, non da ultimo, la facilità di installazione.

 Foto in apertura: Linea di cabine doccia multi-S 4000 new di Duka




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