Indice degli argomenti:
- Partire con un’analisi di fattibilità e valutare i costi e i vantaggi
- Cosa conviene gas o elettricità?
- Installare impianti per la produzione di energia elettrica rinnovabile
La crisi energetica che stiamo vivendo ha accentuato l’interesse verso soluzioni alternative al gas per alimentare gli impianti presenti in casa. I motivi per trasformare la propria abitazione in una casa 100% elettrica sono diversi, ma se ne possono individuare principalmente 3: innanzitutto l’interesse verso soluzioni che permettano un maggior risparmio energetico ed economico; in secondo luogo, la ricerca di fonti di energia più sostenibili; infine, il poter contare sulle più recenti e affidabili tecnologie, stando “al passo con i tempi” e aumentando il valore del proprio immobile.
Eliminare il gas è un importante passo per soddisfare tutte e tre le questioni viste, con vantaggi per gli utenti, ma anche per l’ambiente. A questo punto, vediamo come è possibile trasformare la propria abitazione in una casa 100% elettrica, ottenendo la totale indipendenza dai combustibili fossili.
Partire con un’analisi di fattibilità e valutare i costi e i vantaggi
Prima di attuare vere e proprie azioni per la trasformazione degli impianti installati in casa, è bene affidarsi a tecnici esperti per una valutazione della fattibilità dell’intervento. Il loro compito sarà quello di valutare i vantaggi offerti dagli interventi attuabili, in relazione ai costi da sostenere per la loro implementazione.
Da un punto di vista economico, si può partire dal calcolo del fabbisogno energetico dell’edificio per poi quantificare il risparmio energetico assicurato dai nuovi impianti, così da considerare i tempi di abbattimento degli investimenti.
Da un punto di vista tecnico, si procede valutando le reali alternative percorribili e le tecnologie a disposizione, anche sulla base di un’analisi dello stato di fatto impiantistico e strutturale. Da un punto di vista ambientale, si possono calcolare i benefici in termini di CO2 risparmiata, in relazione a quanta energia viene risparmiata e quanta prodotta in modo “green”.
In questa fase si devono anche considerare tutte le opportunità in termini di bonus fiscali, che spesso incentivano l’installazione di impianti che favoriscono il risparmio energetico. Infine, attenzione anche ad aspetti quali la conformità catastale, che potrebbero compromettere la possibilità di accedere agli incentivi appena citati.
Cosa conviene gas o elettricità?
La principale fonte di consumo di gas in casa è sicuramente il riscaldamento domestico, nella maggior parte dei casi gestito tramite una caldaia. Anche se questa è un modello a condensazione di ultima generazione, quindi efficiente e meno inquinante, viene comunque alimentata a gas. Ecco perché è essenziale, se si vuole rendere la propria casa al 100% elettrica, provvedere alla sostituzione dell’impianto, ad esempio installando una pompa di calore.
Ne esistono di differenti modelli, che si differenziano per tecnologia e costi, da scegliere mediante il supporto di un termotecnico. In generale, però, va detto che le pompe di calore sono alimentate ad energia elettrica e riescono a produrre calore attingendo energia da una fonte naturale esterna (come aria, acqua e terreno). Inoltre, consumano molta meno energia di quanto ne producono.
Installare una pompa di calore permette anche di accedere agli incentivi fiscali per l’efficientamento energetico, tra cui l’Ecobonus 65%. Infine, con la pompa di calore è possibile anche produrre acqua calda sanitaria, sempre in modo sostenibile ed efficiente. Generalmente, è sufficiente abbinare un accumulo, così da garantire la costante disponibilità di acqua calda in casa.
Ci sono altre alternative elettriche alla pompa di calore, sia per il riscaldamento, che per la produzione di acqua calda sanitaria, ma questa è sicuramente la più efficiente. Permette di risparmiare più energia e, quindi, soldi.
In cucina, infine, si eliminano i tradizionali piani cottura a gas e si introducono i piani a induzione elettrici.
Installare impianti per la produzione di energia elettrica rinnovabile
Quando la casa diventa 100% elettrica è importante ricordare che non significa in automatico essere più sostenibili: anche l’elettricità che si acquista dalla rete nazionale potrebbe provenire da fonti fossili. Per questo motivo è importante da un lato verificare la provenienza dell’energia acquistata (esistono anche contratti di fornitura totalmente “green”), dall’altro provvedere all’autoproduzione. Come? Installando un impianto fotovoltaico che soddisfi almeno parte dei fabbisogni elettrici della propria abitazione, decisamente aumentati se tutti gli impianti sono indipendenti dal gas.
Il fotovoltaico può essere installato sul tetto, ma non solo, in quanto ormai sono a disposizione differenti soluzioni che prevedono la massima integrazione architettonica. Inoltre, è disponibile con o senza accumulo, a seconda di quanto si vuole massimizzare il consumo dell’energia autoprodotta.