Bonus rubinetti: spese ammesse, requisiti e istruzioni per ottenerlo

Quali sono le novità in merito al Bonus Rubinetti? Nel 2023 si può ottenere il rimborso fino a 1.000 euro sulla rubinetteria: ecco le spese, gli interventi ammessi e come richiedere il bonus.

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Bonus rubinetti 2023 spese ammesse, requisiti e istruzioni per ottenerlo

Contro lo spreco idrico il governo ha deciso di estendere il bonus rubinetti al 2023. Chi ha sostenuto spese relative alla sostituzione di sanitari, rubinetteria e soffioni doccia può richiederlo fino all’importo massimo 1.000 euro.

Per ottenerlo non servono particolari requisiti, la legge non prevede alcun tetto Isee e non si deve necessariamente essere proprietari dell’immobile. I contributi saranno erogati fino ad esaurimento dei fondi, previa documentazione delle spese sostenute.

Di seguito una guida completa al bonus idrico per il 2023, requisiti, cumulabilità con altre agevolazioni e lavori ammessi.

Bonus rubinetti o idrico: cos’è e come funziona

Il bonus idrico, chiamato anche bonus rubinetti, è un contributo da richiedere una tantum per recuperare, in tutto o in parte, quanto speso per la sostituzione dei sanitari e della rubinetteria.
Lo ha introdotto la Legge di Bilancio per il 2021, prorogando la misura fino al 2023 relativamente alle spese portate a termine nel 2022.

Chi ha sostenuto delle spese nel 2021 ha avuto la possibilità di chiedere il rimborso entro il 30 giugno 2022 fino ad esaurimento delle risorse. Per l’edizione del 2023, relativa alle spese sostenute nel 2022, si dovrà attendere ancora qualche mese, poi il portale ministeriale tornerà operativo per accogliere le domande dei richiedenti.

I pagamenti sono gestiti dal Mite tramite il “Fondo per il risparmio di risorse idriche”, destinato ad incentivare i contribuenti a dotarsi di sanitari e rubinetti più efficienti e quindi di ridurre lo spreco d’acqua domestico.

Istruzioni e scadenze da rispettare

Il bonus idrico/rubinetti consiste in un contributo fino alla cifra massima di 1.000 euro in relazione ai lavori effettuati dal 1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2022. Per quanto riguarda i lavori eseguiti nel 2023 si dovrà attendere il prossimo anno.

La normativa non fissa particolari requisiti, tetti di spesa o reddituali in capo ai beneficiari, il bonus si può richiedere una volta soltanto e fino ad esaurimento dei fondi stanziati per il 2023.

Il contributo, a prescindere dall’importo, non fa reddito e non va a modificare l’Isee o altri indicatori del richiedente.

Chi può richiedere il bonus idrico, la lista dei beneficiari

La Legge di Bilancio ha confermato i requisiti precedentemente previsti: possono averlo i contribuenti persone fisiche maggiorenni, sia proprietari degli immobili che inquilini o detentori.

Qualora il richiedente fosse intestatario dell’immobile o titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione) sarà necessario comunicare al titolare dell’immobile la volontà di richiedere il bonus.
La normativa pone poi un limite alle domande: ciascun contribuente può richiedere il contributo una volta al massimo e per un solo immobile. In caso di immobile in comproprietà la richiesta può essere presentata da un comproprietario soltanto.

Chi può richiedere il bonus idrico, la lista dei beneficiari

Quali sono gli interventi ammessi

Il bonus rubinetti o idrico è destinato ai contribuenti che, nell’arco del 2022, hanno sostituito i vasi sanitari in ceramica in bagno con apparecchi nuovi o la rubinetteria sanitaria, anche soffioni e colonne doccia.

Il contributo non richiede l’esecuzione di lavori di ristrutturazioni ulteriori negli altri ambienti della casa. Il requisito indispensabile è che le spese effettuate per acquistare rubinetti e vasi sanitari siano documentate tramite fatture e scontrini fiscali.

Cosa cambia rispetto al Bonus 2022

É ancora possibile richiedere il bonus rubinetti o idrico fino al 31 dicembre 2023 grazie alla proroga confermata nella passata Legge di Bilancio. Infatti questa misura agevolativa faceva parte del pacchetto bonus sostenibilità per il 2022; molti di questi bonus sono stati confermati per tutto il 2023 – come l’Ecobonus e il bonus verde – altri, invece, hanno subito significative modifiche restrittive (è il caso del Superbonus 110%, ridotto al 90% con diverse limitazioni sui possibili beneficiari).

Rispetto al bonus 2022 non ci sono particolari novità: come nell’anno precedente, la proroga ha confermato un tax credit di 1000 euro per chi acquista prodotti che favoriscono il risparmio idrico, quindi sanitari in ceramica con scarico ridotto e a rubinetteria, soffioni e colonne doccia con apparecchi a flusso d’acqua limitato. Invariate le modalità per inoltrare la richiesta e i requisiti dei beneficiari.

L’elenco completo delle spese ammissibili

Passiamo in rassegna le spese e i lavori ammessi nel bonus rubinetti:

● acquisto, smontaggio e posa dei sanitari in ceramica e tutte le opere idrauliche e murarie collegate;

● acquisto, smontaggio e installazione di rubinetti e miscelatori in bagno, lavanderia e cucina (anche i dispositivi per il controllo del flusso d’acqua), dei soffioni doccia e colonne doccia, comprese le eventuali opere idrauliche e murarie collegate.

Attenzione, il bonus rubinetti non è cumulabile

Un aspetto molto importante da chiarire è che, anche per il 2023, il bonus rubinetti o idrico non è cumulabile con altre detrazioni fiscali relative alla fornitura, posa in opera e installazione dei beni stessi. In altre parole, il contribuente che esegue una ristrutturazione in bagno o sostituisce la rubinetteria in cucina deve scegliere tra bonus Ristrutturazioni e bonus idrico.

Quando e come fare domanda

Per richiedere la detrazione si dovrà attendere ancora un po’. Ad oggi non è stato ancora aperto il portale per inoltrare le richieste da parte dei contribuenti.

In attesa dell’apertura del portale si consiglia di conservare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute nel 2022 (quindi scontrini e fatture), munirsi di SPID o Carta d’identità elettronica, necessarie per accedere alla piattaforma del MITE.

L’agevolazione spetta fino ad esaurimento delle risorse finanziarie messe in campo.

FAQ Bonus rubinetti

Come funzionano i bonus sui rubinetti?

I bonus per rubinetti e sanitari si applicano alle spese di acquisto e installazione di prodotti che assicurino il risparmio idrico, quindi a basso consumo.

La detrazione è del 50% fino ad un tetto massimo di 1.000 euro per ciascuna famiglia richiedente. Oltre alla nuova installazione, l’agevolazione copre le spese di manutenzione/riparazione. Chi usufruisce del bonus sui rubinetti deve sapere che il contributo non non costituisce reddito imponibile e non si calcola ai fini dell’Isee.

Quali sono i vantaggi nell’ottenere un bonus per rubinetti?

I vantaggi del bonus sui rubinetti sono sia economici che ambientali, dato che garantisce la riduzione dello spreco idrico. La misura, infatti, mette insieme l’esigenza di limitare lo spreco dell’acqua con la possibilità di rinnovare i bagni con sanitari, soffioni e rubinetteria nuovi ed efficienti. Ecco i principali vantaggi:

  • si possono sostituire vecchi sanitari in ceramica con apparecchi a scarico ridotto
  • si possono rinnovare rubinetteria, soffioni e colonne doccia ormai obsoleti
  • si possono detrarre nella misura del 50% le spese per l’acquisto dei materiali, la fornitura, la posa, le opere idrauliche e murarie
  • nel lungo termine si può risparmiare sulle bollette dell’acqua, riducendo gli sprechi

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