Showroom: dalla personalità poliedrica, tra etica green, tendenze, forme d’arte e storie di vita

Gli showroom espositivi dei grandi marchi dell’arredo e del design non hanno solo un intento commerciale: molti di essi sono originali contenitori culturali che si fanno interpreti delle grandi tematiche etiche e ideologiche (sostenibilità, nuove tecnologie) e strumenti di narrazione, dove prendono forma le nuove tendenze dell’interior design ma anche racconti di vita vera.

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Showroom: dalla personalità poliedrica, tra etica green, tendenze, forme d’arte e storie di vita

Tra poche settimane a Milano si apriranno le porte della più importante manifestazione dedicata all’abitare e al design e, con essa, le vie di alcuni storici distretti si illumineranno h24, grazie soprattutto alle scenografie degli showroom, per l’occasione location di eventi glamour e di incontri tra professionalità diverse del mondo della progettazione.

La Milano Design Week (MDW) è un evento internazionale così denso di input che talvolta si fatica a godere appieno, tante sono le cose da seguire e da vedere, ma gli spazi espositivi dei grandi marchi dell’arredo e del design che hanno un loro punto permanente in città sono aperti e fruibili tutto l’anno e, anche lontano dalle date della MDW, regalano sempre un’esperienza culturale ed emozionale. Di alcuni di essi si può decisamente dire che il concept che ne definisce i layout si avvicina più a quello di una galleria d’arte che a quello di una vetrina commerciale.

Una pluralità di figure concorre alla realizzazione di questa nuova immagine di showroom, progettisti, interior decorator, armocromisti, specializzati in ambienti contract, ma anche artigiani e tecnici digitali. La ricetta vincente è, anche in questo caso, la multidisciplinarità, che contribuisce a dare spessore allo spazio, a renderlo vivo, a trasformare una quinta in una narrazione.

Come a casa

Il progetto Casa Mia

Un progetto che conferma l’evoluzione in atto negli spazi espositivi dedicati all’abitare è il progetto Casa Mia, un allestimento realizzato in un’abitazione dei primi del Novecento, in via Mascheroni a Milano, quartiere Magenta, con arredi Gallotti&Radice da Silvia Gallotti, CEO del marchio e Dainelli Studio.

Fedele allo spirito del contesto, l’allestimento si ispira a una casa milanese degli anni ’20 dello scorso secolo e ripropone tutti gli ambienti: il corridoio centrale che collega i vari ambienti è pensato come una galleria d’arte, enfatizzato dal quadro di Officine Saffi, dalle luci wall wash e da una quinta in ottone, che cela il bagno di servizio. Il baricentro dell’abitazione è il living con la libreria Brera in noce con ante color Lava, incorniciata dalla boiserie del marchio, insieme ad opere d’arte (i quadri sono ancora di Officine Saffi) e oggetti di modernariato. La sala da pranzo è pensata per la convivialità, c’è il tavolo Maat e poi Dainelli Studio ha creato una quinta scorrevole in ottone per nascondere una lavagna interattiva, così da trasformare il dining in meeting room. E anche qui spazio alla tecnologia con la lavagna interattiva di LG.

La camera padronale è caratterizzata da tonalità scure Il dettaglio in marmo verde incastonato nella nicchia dell’armadio custom Gallotti&Radice richiama il piano del tavolino 1968. La porta di ingresso del bagno è stata integrata nella boiserie a parete per creare maggiore continuità dello spazio. La cucina è di Binova: una parte contenitiva, con colonne che includono elettrodomestici Signature Kitchen Suite (vino cantina sottopiano, frigorifero French Door, forno multifunzione combinato vapore e piano a induzione) e un’area operativa ad L con un ampio piano lavoro Ariostea.

Come a casa
Gallotti&Radice. Credit Photo: Monica Spezia

 

Lo showroom è anche sostenibilità

Il concept “ibrido” di Casa LAGO

Un altro interessante esempio di concept “ibrido” è Casa LAGO, 430 mq tra showroom e location per eventi. Si trova in una palazzina d’epoca non lontana dal Castello Sforzesco ed è nata alcuni anni fa per unire la funzione di showroom a quella di location per eventi come talk e incontri aperti al pubblico. Gli arredi componibili sono tutti del brand e possono essere spostati e riposizionati per creare nuovi layout, ambienti d’atmosfera o spazi specifici per gli incontri trai professionisti.

Durante la Design Week rappresenta un ampliamento dello stand in fiera e negli ultimi anni questo progetto si è fatto portavoce attivo dei temi legati alla sostenibilità che strutturano la filosofia aziendale: nel 2022 ha ospitato la mostra Animal Zero e ha coinvolto partner con l’obiettivo di fare una riflessione approfondita sui temi del benessere e della salute del pianeta; nel 2023 è diventata sede di racconto e discussione sui temi legati alla sostenibilità.

In occasione della Design Week 2023 l’azienda ha presentato il LAGO Sustainability Circle, un percorso etico di sostenibilità ambientale, come ha spiegato Daniele Lago, CEO & Head of Design dell’azienda, che coinvolge tutta la filiera del prodotto.

Concept sostenibile
Casa LAGO. 430 mq tra showroom e location per eventi. Si trova in una palazzina d’epoca non lontana dal Castello Sforzesco a Milano

 

Nuovi showroom in Italia e nel mondo

Flagship Calligaris a Milano

Trai progetti più recenti c’è il flagship Calligaris, inaugurato il 16 gennaio, in via Turati 7 a Milano, di Mo.1950, azienda guidata da Corrado Molteni. L’idea è di LualdiMeraldi Studio: “Abbiamo caratterizzato gli interni, sviluppati su tre piani, con elementi architettonici ispirati allo stile decorativo italiano, giocando allo stesso tempo con un rigore e una semplicità molto moderni. Lo showroom si articola in ambienti living e dining, con una particolare attenzione a colori e finiture legati alla sapiente lavorazione del legno, anima del brand” Matteo Lualdi.

Il legno e le sue tonalità sono protagonisti (dalla scala che collega i tre livelli dello showroom, alle colonne portanti a doppia altezza e rivestimenti nei diversi ambienti), insieme all’approccio sartoriale di questi ambienti, ottenuto da un tandem di interior designer, artigiani, installatori, e laboratori di falegnameria. Si passeggia in stanze dal carattere morbido e pastoso, ambienti razionali e insieme organici, tonalità della terra, accordi con l’ambiente naturale, alta qualità del made in Italy.

Flagship Calligaris a Milano
Flagship Calligaris, inaugurato il 16 gennaio, in via Turati 7 a Milano, di Mo.1950

 

Paola Lenti a Tokyo

Un’altra recentissima apertura è quella di Paola Lenti a Tokyo che in realtà è uno spostamento dal quartiere residenziale di Hiroo al più centrale 3-5-5 di Azabudai – Minato-ku, proprio di fronte ad Azabudai Hills, l’area urbana più all’avanguardia della città recentemente inaugurata dal Primo Ministro del Giappone.

Una presenza quella del marchio, che è quasi un omaggio alla cultura nipponi dalla quale tanta ispirazione ha tratto negli anni. L’obiettivo era quello di creare un “paesaggio tridimensionale”, contesto di un ideale benessere che mette al centro l’uomo. Le pareti e i pavimenti hanno un colore neutro, bianco o beige, per esaltare le tonalità forti tipiche del brand come il verde e il turchese. Il quartiere dove le vetrine si affacciano, Azabudai Hills, è composto da edifici residenziali e spazi commerciali, gallerie d’arte, uffici, ristoranti e templi. L’area si sviluppa per 8 ettari intorno al grande giardino centrale che, esattamente come una piazza pubblica, fa da connessione per le persone, favorendo socialità e benessere psico-fisico.

Paola Lenti a Tokyo
©Paola Lenti. Photo by Sergio Chimenti e ©GianRizzi

 

Arte e tecnologia

L’ICG Gallery Berlin di Iris Ceramica Group

Da qualche settimana (22 febbraio), Iris Ceramica Group ha inaugurato la nuova ICG Gallery Berlin, in Auguststrasse, la “art district”, della capitale tedesca. ICG Gallery Berlin è un viaggio all’interno della materia, dove mettere alla prova la propria creatività con la creazione di mood boards, attingendo dalla ricca biblioteca dei materiali (la Material Library). E si prosegue con ambienti ispirati al benessere, la meeting room, l’area lounge e la cucina immettono nel verde del cortile interno.

L’idea di zona giorno qui suggerisce un concept di abitare dove la materia ceramica si integra con la vita quotidiana, applicata nei volumi d’arredo e nei rivestimenti che sono interattivi grazie alle superfici smart Hypertouch connesse al sistema domotico.

La realtà virtuale (messa in atto con l’app ICG) è uno strumento per trasmettere i valori di salute che i materiali possono veicolare, come le superfici eco-attive Active Surfaces®.

In cucina poi, la Ceramica 4D crea un ambiente conviviale in linea con i valori di sostenibilità che costituiscono la quarta dimensione della ceramica. Infine la terrazza affaccia sul boschetto di bambù allestito nel cortile interno, un’oasi naturale che è un chiaro richiamo ai principi di sostenibilità. Qui i materiali hanno un altro aspetto perché sono illuminati dalla luce del sole.

Arte e tecnologia
ICG Gallery Berlin è un viaggio all’interno della materia, dove mettere alla prova la propria creatività con la creazione di mood boards, attingendo dalla ricca biblioteca dei materiali (la Material Library)

 

Non solo in città

Il nuovo showroom di Antonio Lupi

Antonio Lupi, storica azienda toscana del settore bagno, ha rinnovato lo showroom del proprio complesso produttivo, uno spazio di 3000 mq dove i visitatori si immergono nel mondo del marchio, incluse le nuove linee dedicate al living, pensando a soluzioni personalizzate.

Non solo in città
Showroom Antonio Lupi a Milano

 

Spazi d’autore

La casa dell’architetto messicano Pedro Ramírez Vázquez

La narrazione degli spazi destinati all’esposizione di soluzioni abitative è davvero varia e articolata. Una delle formule più affascinanti è quella che ci permette di entrare in ambienti d’autore come la casa privata dell’architetto messicano Pedro Ramírez Vázquez (1919 – 2013), a Città del Messico, un capolavoro modernista aperto da poche settimane e visitabile su appuntamento.

Al suo interno Studio 84 ha realizzato una mostra che integra espressioni diverse e distinte del design e dell’architettura all’interno di uno spazio che sembra, quasi magicamente, trascendere i vincoli convenzionali di tempo e spazio. Qui è possibile vedere alcune linee di cc-tapis e alcune opere della galleria milanese Nilufar, fondata nel 1979 da Nina Yashar, perfettamente calate nel contesto messicano.

Gli ospiti sono invitati a esplorare sia gli spazi esterni che quelli interni, scoprendo i tappeti cc-tapis e i pezzi di design Nilufar Open Edition allestiti nei molteplici ambienti della dell’abitazione, insieme a mobili e oggetti originali disegnati da Ramírez Vázquez, un’ampia collezione di libri, progetti architettonici, fotografie, opere d’arte e cimeli olimpici del 1968.

Spazi d’autore
Casa Ramírez Vázquez

 

Brera Design District: oltre 180 showroom di design permanenti

Brera Design District conta oltre 180 showroom di design permanenti che si possono visitare tutto l’anno, ognuno dei quali in diversi periodi fa eventi. L’evento più importante che accomuna tutti è sicuramente il Fuorisalone con la Brera Design Week. La settimana in cui tutti gli showroom permanenti e temporanei prendono parte alla comunicazione distrettuale creando un evento di design diffuso sul territorio.

Durante la Design Week del 2023 Brera si è confermato distretto per eccellenza del comparto design, il più visitato e apprezzato da professionisti e design lover e il più richiesto dalle aziende, con più di 280 eventi in scena tra palazzi storici, location inaspettate e showroom permanenti.

Marta Zanotto dello Studiolabo

“Brera Design District è un progetto ideato e curato da Studiolabo. Nasce nel 2009 come operazione di marketing territoriale e diventa, nel giro di pochi anni, un brand riconosciuto a livello internazionale. Brera Design District opera sul territorio sviluppando networking, creando format ed eventi e offrendo consulenza a aziende e professionisti. Negli anni ha saputo consolidare il suo ruolo grazie ad una strategia rivolta alla promozione del distretto e al supporto diretto alle aziende, creando servizi dedicati e generando relazioni, definendo così una rete capillare e organizzata di contatti. Allo stesso tempo Brera Design District, dando anche voce al racconto delle persone che vivono il distretto, vuole restituire un’immagine unica del quartiere offrendo un’esperienza immersiva rivolta al turista e a un pubblico diffuso che trova oggi spazio nella nuova piattaforma Brera Experience” Marta Zanotto – Studiolabo

Brera Design District: oltre 180 showroom di design permanenti
StudioLabo. Photo ChiaraVenegoni @monsteralab

 

Formazione e concept emergenti

Le idee più innovative arrivano dagli artisti emergenti e dallo sperimentalismo che gli istituti di formazione in materia di arti plastiche stimolano. Nel suo ultimo Open Doors, l’istituto Raffles Milano – International Design Institute ha dato spazio anche ad una nuova concezione di area retail nella mostra “La Memoria del Futuro” che ha permesso di vedere una selezione di prototipi e sperimentazioni visionarie provenienti dall’Archivio del Progetto dell’Istituto milanese che rappresenta ben 50 nazionalità.

Formazione e concept emergenti
Mostra “Forte Forte Retail Space” di Giorgia Fagetti

 

Nell’ambito del retail Giorgia Fagetti ha proposto la sua idea di spazio retail con il progetto “ForteForte retail space”, un concept di area espositiva che diventa scenografia cromatica delle collezioni del brand. Il colore suddivide gli spazi e le funzioni del negozio e crea una esperienza percettiva unica.

Foto in apertura: Casa LAGO. 430 mq tra showroom e location per eventi. Si trova in una palazzina d’epoca non lontana dal Castello Sforzesco a Milano

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