Superbonus 110%: anche chi è in affitto può richiederlo?

Come funzionano Superbonus ed Ecobonus per gli inquilini in affitto, i requisiti da rispettare e come richiedere la cessione del credito d’imposta. Sul punto è intervenuta anche l’Agenzia delle Entrate chiarendo ogni dubbio interpretativo. Vediamolo nel dettaglio.

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Chi è in affitto può richiedere il Superbonus 110 (5)
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Superbonus 110% ed Ecobonus rappresentano un’ottima occasione per ristrutturare un immboile, ridurre i consumi e migliorare l’abitabilità complessiva.

Per questo motivo, a volere le agevolazioni sono sia i proprietari che gli inquilini con contratto d’affitto. Ma questi ultimi possono davvero usufruire del Superbonus pur non essendo proprietari? Quali sono i requisiti e quali i lavori consentiti?

Sul punto è intervenuta l’Agenzia delle Entrate chiarendo ogni dubbio interpretativo: chi è in affitto può richiedere bonus e agevolazioni, anche la cessione del credito d’imposta.

Il presupposto è la presenza di un contratto di locazione regolarmente registrato.

Spieghiamo come presentare la domanda e i documenti necessari.

Chi è in affitto può usufruire del Superbonus 110%

Come abbiamo poc’anzi anticipato, chi è in affitto può richiedere i bonus confermati dalla Legge di Bilancio per il 2022, tra questi Superbonus ed Ecobonus.

E non solo, possono richiedere le agevolazioni anche coloro che abitano in un immobile in comodato d’uso.

In una prima fase su questo punto vi era molta confusione, ma l’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza con la circolare n. 24/E dell’8 agosto 2020. Qui – oltre al proprietario – è indicato tra i beneficiari delle detrazioni chi detiene l’immobile:

“in base ad un contratto di locazione, anche finanziaria, o di comodato, regolarmente registrato, ed essere in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario.”

La condizione necessaria è che tra inquilino e proprietario vi sia un regolare contratto di locazione registrato. La circolare, infatti, prosegue così:

“Al fine di garantire la necessaria certezza ai rapporti tributari, la mancanza di un titolo di detenzione dell’immobile risultante da un atto registrato, al momento dell’inizio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese se antecedente, preclude il diritto alla detrazione anche se si provvede alla successiva regolarizzazione.”

Tuttavia, per essere valido, il contratto deve risultare esistente al momento dell’apertura del cantiere.
La detrazione non spetta invece ai familiari conviventi dell’affittuario o del possessore in comodato.

Come deve essere il consenso del proprietario

Come deve essere il consenso del proprietario

Un requisito indispensabile per chiedere Superbonus ed Ecobonus è ottenere il consenso del legittimo proprietario di casa. Si tratta di un accordo tra le parti da rendere in forma scritta (pena l’inefficacia) preferibilmente prima dell’inizio dei lavori.

In realtà è considerato valido anche il consenso reso in un momento successivo, purché antecedente alla scelta tra cessione del credito e sconto in fattura da comunicare all’Agenzia delle Entrate.

Chi ha diritto all’agevolazione, l’inquilino o il proprietario?

La legge stabilisce che la detrazione spetta unicamente a chi sostiene effettivamente la spesa, quindi all’inquilino.

Esiste però una condizione: il contratto di affitto deve risultare regolarmente registrato al momento dell’avvio dei lavori. Significa che chi è in nero non può in alcun modo detrarre le spese, nemmeno se registra il contratto tardivamente pagando le sanzioni previste.

Come funziona la cessione del credito per gli inquilini

Come funziona la cessione del credito per gli inquilini

Passiamo al lato pratico, ovvero come richiedere la detrazione all’Agenzia delle Entrate.

Per farlo l’inquilino può cedere al locatario il credito d’imposta come titolo per il pagamento dei canoni di affitto futuri. Mentre la differenza tra l’affitto concordato e il credito ceduto può essere versata direttamente al proprietario tramite bonifico.

Chi sceglie il credito d’imposta deve darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate direttamente online tramite la procedura telematica.

Inoltre, anche agli inquilini è data la possibilità di compensare il credito d’imposta tramite Modello F24 a partire dal giorno lavorativo successivo all’avvenuta comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

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