Come progettare i bagni per i disabili: misure, suggerimenti e norme

La progettazione dei bagni per i disabili rappresenta un’importante misura per assicurare a tutti un ambiente sicuro e funzionale, promuovendo l’inclusione e il benessere. Ponte Giulio desidera condividere alcuni suggerimenti essenziali per la progettazione di bagni accessibili, evitando errori che potrebbero compromettere il rispetto delle norme di riferimento.

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Come progettare i bagni per i disabili: disposizioni, suggerimenti e norme

I bagni per i disabili sono pensati e progettati per offrire un ambiente sicuro e autonomo per coloro che hanno limitazioni motorie o sensoriali. Tuttavia, è importante ricordare che questi bagni devono essere accessibili non solo alle persone con disabilità, ma anche a coloro che sono anziani o che temporaneamente hanno difficoltà di movimento, come le donne in gravidanza o le persone con lesioni temporanee.

Cerchiamo di capire anche grazie al contributo di Ponte Giulio come progettare questi spazi, evitando errori e rispettando le relative normative di riferimento.

Che caratteristiche deve avere un bagno per i disabili?

Le dimensioni minime di un bagno per disabili non sono definite da una specifica normativa, ma ci sono vincoli progettuali che suggeriscono una misura minima di 180 cm x 180 cm per garantire l’accessibilità e la manovrabilità adeguata.

Come progettare i bagni per i disabili: alcuni suggerimenti da seguire
Le dimensioni minime di un bagno per disabili non sono definite da una specifica normativa, ma ci sono vincoli progettuali che suggeriscono una misura minima di 180 cm x 180 cm. Foto: Life Caring Design di Ponte Giulio

 

Ecco alcune caratteristiche che un bagno per disabili dovrebbe avere:

La tipologia del lavabo: dimensioni e forme

Il lavabo deve essere di tipo a mensola, con un bordo anteriore a 80 cm dal pavimento e uno spazio libero sottostante di almeno 70/75 cm. Lo spazio di avvicinamento deve essere di 80 cm, con un rubinetto di tipo a leva e uno specchio facilmente accessibile a tutti, incluse le persone sedute su una sedia a rotelle.

L’altezza del WC: misure e modelli

Il WC deve avere un’altezza della seduta di 45/50 cm e preferibilmente essere di tipo sospeso. Dovrebbe sporgere dal muro di 75/80 cm per consentire l’avvicinamento della carrozzina e posizionato a 40 cm dalla parete, con uno spazio di manovra di almeno 100 cm dall’asse.

Si consiglia di installare maniglioni orizzontali su un lato e idealmente una barra ribaltabile sull’altro lato, posizionati a 80 cm. Sono inoltre necessari un pulsante di scarico e un porta rotolo di carta igienica in posizioni comode e facilmente accessibili. Inoltre, è obbligatorio l’uso di un campanello.

La zona doccia: sicura e accessibile a tutti

In caso di doccia, il piatto dovrebbe essere filo pavimento e si consiglia di posizionare un sedile a una altezza di 50 cm dal pavimento, insieme a maniglioni posti a 80 cm.

È importante notare che l’installazione di una doccetta può essere utile per agevolare l’igiene personale sia delle persone con disabilità che dei loro assistenti, qualora sia presente uno spazio adeguato.

Quali caratteristiche deve avere?
Il WC deve avere un’altezza della seduta di 45/50 cm e preferibilmente essere di tipo sospeso. Foto: Safety design di Ponte Giulio

 

Misure di riferimento

Per garantire la conformità con la normativa vigente, è necessario fare riferimento alle seguenti normative:

  • D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503 (che abroga il D.P.R. 27 aprile 1978, n. 384) – Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.
  • Decreto ministeriale n. 236 del 14 giugno 1989, “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”.
  • Circolare ministeriale n. 1669 del 22 giugno 1989, in riferimento al suddetto decreto.

Dove è obbligatorio il bagno per i disabili?

È obbligatorio avere almeno un bagno accessibile in tutti i locali aperti al pubblico, a seconda del tipo di licenza. Per gli spazi privati, è importante seguire linee guida specifiche per garantire l’accessibilità del bagno a persone con diverse abilità. Per vedere alcune applicazioni pratiche di quanto detto, leggi l’articolo di approfondimento diffuso da Ponte Giulio.

Ponte Giulio promuove l’inclusione e il benessere per tutti

La collezione Bagno Sicuro di Ponte Giulio propone un’ampia selezione di prodotti dedicati, tra cui ausili, sedute per la doccia, sanitari per disabili, accessori e moduli sanitari con vasca e porta, ideali per adattare e arredare qualsiasi ambiente bagno in base alle diverse esigenze, senza fare distinzioni di età o abilità.

FAQ: bagno per disabili

Le dimensioni del bagno per disabili

Le dimensioni di un bagno per disabili dovrebbero rispettare gli standard di accessibilità e consentire un utilizzo agevole per le persone con disabilità motorie o limitazioni di movimento. I requisiti di spazio possono variare, ma generalmente è consigliabile prevedere almeno 1,5 metri di spazio libero davanti a tutte le attrezzature per consentire la manovra di una sedia a rotelle.

Che cos’è un bagno assistito?

Un bagno destinato agli anziani deve garantire spazi ampi per consentire la libertà di movimento, specialmente per chi utilizza una carrozzella. Creare un bagno assistito e quindi accessibile implica la progettazione di uno spazio sicuro che possa garantire comfort e ripristinare almeno una certa autonomia per le persone anziane o disabili che ne fanno uso.

Esistono vari ausili discreti che possono essere installati per agevolare l’accessibilità senza ingombrare l’ambiente:

  • I maniglioni di supporto, ad esempio, possono essere collocati sulle pareti per offrire sicurezza, stabilità e supporto sia agli anziani che ai loro assistenti.
  • Per facilitare i movimenti, il WC può essere dotato di un alzawater motorizzato, un dispositivo che rende più agevole alzarsi e sedersi senza sforzi eccessivi.
  • I lavabi devono essere progettati ergonomicamente, con un bordo anteriore concavo e un rubinetto a leva. Inoltre, dovrebbero essere privi di colonna per consentire a chi è in carrozzella di avvicinarsi facilmente e lavarsi le mani in autonomia.
  • La porta di accesso dovrebbe aprirsi verso l’esterno, essere di tipo battente e integrare una maniglia di facile presa e spinta.

Foto in apertura: Collezione HUG by Ponte Giulio con elementi Life Caring Design che comprendono maniglie, sedute e mensole

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