Bonus mobili ridimensionato, ecco come cambia il tetto spesa nel 2024

Cosa succede al bonus mobili nel nuovo anno: mobili, elettrodomestici, lavori ammessi e tetto spesa per ottenere la vantaggiosa detrazione.

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Bonus mobili ridimensionato, ecco come cambia il tetto spesa nel 2024

Con il 2024 entrano in vigore delle novità per quanto riguarda la possibilità di detrarre la spesa sostenuta per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. La proroga per il bonus mobili, confermata ad ottobre 2023, porta con sé alcune modifiche, specialmente riguardo il tetto di spesa. La cifra massima sulla quale calcolare la detrazione si abbassa di 3.000 euro rispetto allo scorso anno, passando a 5.000 euro.

Conseguentemente i contribuenti avranno una detrazione d’imposta più ridotta da utilizzare nella Dichiarazione dei redditi. Tale limite di spesa vale per ogni singola unità immobiliare oggetto di restauro, ristrutturazione o manutenzione straordinaria. Di seguito le informazioni più importanti per richiedere il bonus mobili nel 2024, tra novità e conferme.

Chi ha diritto al bonus mobili nel 2024

Le modifiche apportate al tetto spesa non vanno ad intaccare l’elenco dei beneficiari del bonus mobili ed elettrodomestici. Hanno diritto alla detrazione Irpef del 50% i contribuenti che, dopo aver eseguito lavori di ristrutturazione edilizia, acquistano mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A per i forni, E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, F per frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.

La detrazione è ammissibile a patto che gli interventi sull’immobile abbiano avuto inizio a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto. Ciò vuol dire che per ottenere il bonus mobili nel 2024 serve che i lavori di ristrutturazione siano iniziati dal 1° gennaio 2023.

Bonus mobili 2024, ridimensionato il tetto spesa

La principale novità in vigore per il 2024 è che il bonus mobili, seppur confermato, viene ridimensionato. Il tetto di spesa massimo entro il quale usufruire della detrazione al 50% è stato ridotto di 3.000 euro, passando da 8.000 a 5.000 euro.

Le spese ammissibili nel bonus

Nel 2024 cambia il tetto di spesa ma non cambiano i mobili/elettrodomestici agevolabili. L’elenco completo è consultabile sulla guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate dedicata la bonus mobili. A titolo esemplificativo:

  • l’acquisto di mobili e arredi come letti, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi
  • l’acquisto di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata (classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, classe F per i frigoriferi e i congelatori).

Passando ai lavori e agli interventi ammessi nella detrazione, questi sono:

  • la manutenzione straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo su singoli appartamenti
  • lavori di ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti, ad esempio la sostituzione degli infissi e dei pavimenti
  • il ripristino di edifici danneggiati da eventi calamitosi
  • opere di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su interi fabbricati eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che assegnano l’immbile entro 18 mesi dal termine dei lavori
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione su parti comuni del condominio

 

Le spese ammissibili nel bonus
La principale novità in vigore per il 2024 è che il bonus mobili, seppur confermato, viene ridimensionato. Il tetto di spesa massimo entro il quale usufruire della detrazione al 50% è stato ridotto di 3.000 euro, passando da 8.000 a 5.000 euro

 

Quale metodo di pagamento utilizzare

Come per gli altri bonus fiscali, la legge richiede che i metodi di pagamento utilizzati dal contribuente siano “tracciabili”. I sistemi di pagamento ammissibili sono:

  • tramite bonifico
  • carta di debito
  • carta di credito

Nessuna detrazione in caso di pagamento tramite assegni o contanti. Il contribuente può accedere al bonus mobili anche in caso di finanziamento, in questa ipotesi però, la società finanziatrice dovrà pagare il corrispettivo con le stesse modalità previste per il beneficiario della detrazione mentre il richiedente deve conservare una copia della ricevuta di pagamento rilasciato dalla finanziaria.

Per ottenere il bonus ci sono poi alcuni documenti da conservare ai fini dei controlli fiscali, ovvero la ricevuta del bonifico, la ricevuta di avvenuta transazione, la documentazione di addebito sul conto corrente, le fatture di acquisto dei beni.

La comunicazione ENEA

Ai fini della detrazione, il contribuente deve inviare la comunicazione ENEA da inviare sul sito ufficiale dopo avere eseguito l’accesso tramite SPID o la CIE (Carta d’Identità Elettronica). Tuttavia, a differenza di quanto previsto per l’Ecobonus, la mancata trasmissione non comporta la perdita delle detrazioni, come stabilito nella risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019.

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