Senza acqua non c’è vita e ogni persona dovrebbe farne un uso consapevole, evitando gli sprechi e pratiche scorrette, anche in casa. L’Enea ha recentemente stimato che il consumo di acqua ad uso civile rappresenta circa il 20% del totale, per questo gli sforzi dei cittadini privati possono fare la differenza in termini di risparmio.
Per farlo bisognerebbe dire addio ad alcuni errori comuni che, spesso inconsapevolmente, aumentano lo spreco idrico e pesano sulle bollette.
Ciascun cittadino consuma al giorno, al netto delle perdite, 200 litri di acqua tra docce, lavatrici e necessità alimentari . Ma con pratiche consapevoli e attenzione agli sprechi è possibile ridurre sensibilmente tale quantità, senza rinunciare ad uno stile di vita confortevole.
Giornata Mondiale dell’acqua
Il World Water Day, o la Giornata Mondiale dell’acqua, è un’importante celebrazione che si tiene il 22 marzo di ogni anno, volta a promuovere la consapevolezza del valore dell’acqua e sensibilizzare sull’importanza di ridurre lo spreco. E’ stimato che oggi oltre 2 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile, il che sottolinea l’urgenza di agire per garantire un accesso equo e sostenibile alle risorse idriche.
10 errori che fanno sprecare acqua in casa: le pratiche da evitare
Ecco i principali errori che tutti (o quasi) commettiamo e che fanno sprecare inutilmente questa preziosissima risorsa.
1. Avviare lavatrice e lavastoviglie non completamente piene
L’errore numero uno che fa sprecare acqua è non usare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico. Questi elettrodomestici se riempiti fino al massimo della loro portata consumano meno acqua e meno energia di 2 lavaggi semi-carichi.
Oltre al risparmio idrico c’è un altro fattore da non sottovalutare, avviare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico fa diminuire il costo delle bollette dell’elettricità, meglio ancora se al programma rapido si preferisce quello “eco”; quest’ultimo, nonostante abbia una durata maggiore, spreca meno acqua ed energia perché mantiene la temperatura più bassa.
Conti alla mano, se si abbandona la cattiva pratica di usare la lavatrice semi piena si possono risparmiare dagli 80 ai 100 euro all’anno.
Altro errore molto comune è pensare che lavare i piatti a mano faccia sprecare meno acqua, non è così: un elettrodomestico efficiente (quindi con classe energetica elevata) garantisce un consumo inferiore e piatti più puliti.
2. Lasciare il rubinetto dell’acqua aperto inutilmente
Nonostante le innumerevoli campagne di sensibilizzazioni, ancora molte persone lasciano il rubinetto aperto mentre si lavano i denti, le mani o la verdura. Un errore imperdonabile che fa sprecare almeno 60 litri d’acqua a settimana per ciascuna persona.
Ecco qualche esempio concreto per capire la portata del problema: chiudere il rubinetto mentre ci si lava le mani fa risparmiare circa 6 litri, 30 litri durante il lavaggio dei denti e fino a 20 litri durante la rasatura.
3. Gli errori sotto la doccia, dalla pressione dell’acqua alla durata
Una delle azioni quotidiane che causa il maggior spreco idrico è la doccia (si stimano 17 litri d’acqua per ogni minuto). Per lavarsi bene senza sperperare questa preziosa risorsa basterebbe limitare la durata – 8 o 10 minuti sono più che sufficienti -, moderare il gettito e preferire la doccia alla vasca da bagno. Passando ai numeri, ogni doccia fa consumare all’incirca dai 30 ai 35 litri d’acqua, che diventano 150 litri in caso di bagno nella vasca, circa il 75% in più.
Questi errori non solo causano uno spreco inutile, ma fanno lievitare la bolletta dell’acqua calda.
4. Non avere il doppio scarico per il water
In media ogni persona usa lo sciacquone dalle 7 alle 10 volte al giorno, per un consumo di acqua stimato di circa 25.000 litri l’anno. Un numero elevatissimo che si può ridurre con una buona pratica semplice da seguire: sostituire il vecchio impianto di scarico con uno “doppio” .
Questo sistema più moderno è provvisto di due “pulsanti” corrispondenti a una quantità di acqua differenziata, in base alle esigenze: uno scarico più lungo che svuota completamente la cisterna e uno più breve con svuotamento parziale.
Solitamente il pulsante sulla destra, quello più piccolo, consuma dai 3 ai 4 litri, mentre il più grande fino a 9 litri, in base alla grandezza della cisterna. Un gesto banale che fa risparmiare un’enorme quantità di acqua ogni giorno.
5. Non sfruttare l’acqua piovana e dei condizionatori
Sprecare l’acqua piovana è un errore molto comune che ognuno di noi potrebbe evitare con piccoli accorgimenti. Chi ha un giardino abbastanza spazioso può procurarsi botti e contenitori specifici, mentre chi non dispone di uno spazio sufficiente può posizionare l’acqua piovana in una bacinella o in un secchio posto in balcone.
L’acqua piovana è priva di cloro e ha una bassa quantità di calcare per questo è particolarmente indicata per innaffiare le piante. Chi vuole evitare gli sprechi può conservarla e usarla anche per le pulizie domestiche, per lavare pavimenti e tessuti a mano.
Allo stesso modo, è possibile riciclare l’acqua prodotta dai condizionatori, questa non è potabile ma è priva di minerali e può essere usata sia per irrigare le piante che nel ferro da stiro.
6. Riparare i rubinetti rotti
Alzi la mano chi non ha mai avuto in casa un rubinetto rotto. Questo inconveniente è molto comune e, oltre a provocare un fastidioso rumore, fa sprecare molta più acqua di quanto si pensi.
Una perdita trascurata spreca circa 200 litri d’acqua al mese e 2.4000 litri l’anno (ogni rubinetto perde una media di 30 gocce al minuto).
Per risolvere il problema vi sono diverse soluzioni: chiamare l’idraulico, sostituire la rubinetteria obsoleta, dotarsi di diffusori a basso flusso .
7. Usare l’acqua di cottura per lavare i piatti
Anche l’acqua di cottura è una risorsa importante da non sprecare a cui dare una “seconda vita”. Anziché gettarla via questa può essere usata per lavare i piatti e scaricare.
8. Scongelare gli alimenti all’aria e non sotto l’acqua corrente
A causa della fretta quotidiana, molte persone scongelano gli alimenti sotto l’acqua corrente. Un’operazione che non solo fa sprecare moltissima acqua inutilmente ma può anche alterare le proprietà nutritive degli alimenti.
Il metodo più sicuro – a prova di spreco – è scongelare trasferendo gli alimenti dal freezer al frigorifero, un procedimento più lento che consente di riportare i cibi al loro stato naturale senza alterazioni.
Se non si ha abbastanza tempo, in alternativa, si può scongelare all’aria aperta, dentro una bacinella d’acqua o al microonde.
9. Innaffiare le piante in modo corretto
Innaffiare piante e fiori in giardino o in balcone è un’azione quotidiana che, se fatta in modo scorretto, porta a consumare molta più acqua di quanto sarebbe necessario. Alcuni consigli per limitare gli sprechi:
● usare, quando è possibile, l’acqua che si forma nel condizionatore, piovana o di cottura;
● disporre contenitori sotto le grondaie per recuperare l’acqua piovana da riutilizzare;
● annaffiare piante e fiori la mattina presto o la sera ed evitare le ore più calde della giornata in estate, ciò perché se la terra è secca l’acqua evapora invece che essere assorbita.
10. Diminuire la carne a tavola
Il risparmio di acqua passa anche dall’alimentazione. Infatti, è provato che un’alimentazione a base di carne e prodotti di origine animale abbia un impatto maggiore in termini di consumo di risorse idriche. Si pensi alla quantità di acqua necessaria nelle varie fasi di crescita, allevamento, mungitura, macellazione e trasformazione dei cibi di origine animale.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che ridurre la carne nell’alimentazione settimanale può far risparmiare fino al 35% di acqua.
Secondo gli esperti per un’alimentazione sana e corretta si dovrebbero assumere dai 70 ai 100 grammi di carne a porzione senza eccedere le 3-4 volte a settimana, cercando di prediligere le carni bianche (come pollo e tacchino) a quelle rosse.
Ridurre la carne a tavola, quindi, non è soltanto un valido rimedio contro lo spreco idrico, ma anche un alleato della salute.
Quanto è sicura la nostra acqua del rubinetto?
L’acqua che arriva nelle nostre case è sicura e soprattutto potabile e sottoposta a rigidi controlli. Però può presentare delle problematiche: in estate sa di cloro, a seconda di dove si abita l’acqua è particolarmente calcarea. Come è possibile migliorare la qualità dell’acqua del rubinetto? Sicuramente la tecnologia può fare la sua parte.