Quali sono i vantaggi di un bagno eco? La guida intelligente da seguire

Optare per la sostenibilità e pensare a un bagno eco può fare la differenza, a livello funzionale oltre che estetico ed economico.

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Quali sono i materiali migliori per un bagno eco

Progettare un bagno eco, può risultare fondamentale al fine di ridurre gli sprechi di risorse e di energia, aiutando così anche l’ambiente.

Nelle nostre case il consumo di acqua potabile è infatti principalmente destinato all’igiene personale e se per una doccia lunga soli sei minuti sono necessari circa 84 litri d’acqua, l’equivalente di circa otto cicli di una lavastoviglie, il calcolo è presto fatto.

Urge correre ai ripari e puntare su una stanza da bagno sostenibile e green.

Che cosa è un bagno eco(logico)?

Il bagno ecologico, concetto sempre più sentito da tutti i produttori di sanitari e di accessori e complementi per il bagno, riduce l’impatto ambientale rispetto a uno tradizionale, dal punto di vista dell’utilizzo delle risorse, della gestione degli scarichi, della scelta dei materiali.

L’acqua è concepita non come semplice mezzo ma come vera e propria risorsa, da preservare e da non sprecare per la sua preziosità, così come l’energia per il suo utilizzo e quella elettrica. I materiali (e i processi di produzione) sono selezionati tra i più sostenibili e riciclabili a fine vita.

Nei casi più avanzati di bagni eco, si interviene anche sugli scarti e i rifiuti, sfruttandoli ad esempio per il compostaggio o come fertilizzanti liquidi.

Quali sono i vantaggi di un bagno eco?

I pro di un bagno eco, rispetto a una realizzazione tradizionale, non sono da sottovalutare, anche perché oltre al contenimento dei consumi possono produrre benefici ulteriori.

Il risparmio dell’acqua è il nodo centrale, dato che i sanitari, le docce e gli apparecchi richiedono meno acqua dei modelli tradizionali. Ciò porta di conseguenza anche al taglio dell’inquinamento idrico, poiché le acque scure rilasciate al sistema fognario sono in quantità ridotta e – se chi utilizza il bagno eco è attento anche alle proprie abitudini – non contengono sostanze dannose, come detergenti aggressivi e prodotti chimici. In questo modo, il carico sugli impianti di trattamento delle acque reflue non incide sensibilmente, con un beneficio a livello sociale, oltre che ambientale ed economico.

Anche il consumo energetico è inferiore, in particolare sul lungo termine, poiché inizialmente incide l’impegno economico dell’acquisto e della installazione di tutto il necessario per un ambiente ecologico.

Quali sono i vantaggi di un bagno eco?
Progettare un bagno eco, può risultare fondamentale al fine di ridurre gli sprechi di risorse e di energia, aiutando così anche l’ambiente

Come posso rendere il mio bagno più sostenibile?

Con alcune accortezze, più o meno immediate, si può benissimo ottenere un bagno eco anche partendo da una situazione assolutamente tradizionale: una scelta responsabile, che punta alla conservazione delle risorse idriche, dei rifiuti e alla riduzione dell’impatto ambientale.

In questo caso infatti le soluzioni per un bagno verde e per ridurre il consumo di acqua in questa stanza vertono sui singoli prodotti, dato che l’impianto idrico è preesistente e, presumibilmente, tradizionale.

Ecco allora qualche suggerimento:

  • installare un wc a basso consumo d’acqua, con possibilità di scelta del doppio scarico (a breve o lunga durata),
  • scegliere una rubinetteria a flusso ridotto o installare gli appositi filtri aeratori ai rubinetti già presenti (che mescolano all’acqua più aria, riducendone il flusso senza compromettere la pressione),
  • optare per una illuminazione a basso consumo come quella a Led,
  • utilizzare detergenti ecologici privi di sostanze nocive per la pulizia personale e del locale.

Ulteriori accorgimenti possono essere la carta igienica riciclata o realizzata con processi a ridotto consumo di risorse (da usare con parsimonia), gli asciugamani di stoffa utilizzabili più volte, la raccolta dell’acqua piovana o quella di condensa di risulta dei deumidificatori per sostituire lo sciacquone, oltre ovviamente all’attenzione per eventuali perdite d’acqua, al fine di ripararle prontamente ed evitare sprechi.

Tutti apparentemente piccoli gesti quotidiani, che però nell’insieme – e soprattutto su larga scala – contribuiscono alla sostenibilità, riducendo l’impatto ambientale e l’utilizzo di risorse preziose. Per questo è particolarmente importante anche l’educazione dei più piccoli e il coinvolgimento di tutta la famiglia nell’adozione di pratiche virtuose.

Quali sono i materiali migliori per un bagno eco?

Oltre ai sistemi funzionali green di sanitari, doccia, rubinetti si devono considerare le materie prime con cui sono realizzati e quelle di tutte le finiture e gli arredi. Ad esempio, le piastrelle di ceramica e di gres vanno scelte tra quelle certificate a basso impatto ambientale e frutto di processi industriali poco o zero impattanti sull’ambiente, il legno nuovo deve essere marchiato FSC (Forest Stewardship Council, l’organismo che garantisce che provenga da foreste gestite in modo sostenibile), così come la pietra proveniente da cave e da fornitori responsabili, che pratichino una estrazione controllata.

In generale, le certificazioni ambientali, come in ogni altro ambito, rivestono una particolare importanza, per il controllo di ciò che si acquisisce, così come il parere di professionisti esperti in questo settore.

Si può optare poi per i materiali riciclati – vetro, rivestimenti, acciaio -, considerando che anche la struttura architettonica deve essere ecologica al pari di ciò che contiene: così i prodotti edili (calcestruzzo, intonaco, isolamento…) possono derivare da componenti riciclate, ma soprattutto devono essere certificati o naturali a basso impatto ambientale. Per essi vale anche l’attenzione che siano a basso – meglio nullo – contenuto di composti organici volatili (VOC), dannosi per la salute umana e per l’ambiente.

Da tenere presente poi che ogni elemento di un bagno eco deve essere riciclabile, terminato il suo servizio, o recuperabile in altro modo.

Quali sono i materiali migliori per un bagno eco?
Ormai si trovano anche accessori ecologici, come ad esempio i porta-spazzolini, i dispenser per il sapone (anche se sarebbe da preferire quello solido), i porta-asciugamani ottenuti da materie prime di riciclo ecc.

Come risparmiare acqua in bagno

Contribuire a ridurre il consumo dell’acqua, in un bagno eco ma non solo, è importante per risparmiare le risorse e nel contempo tagliare il peso delle bollette. Oltre a quanto detto, ovvero installare sanitari e apparecchi ad hoc, hanno valore i piccoli gesti quotidiani: aprire il rubinetto solo quando si necessita di sciacquare (tenendolo chiuso nel momento dell’insaponatura, della spazzolatura dei denti, della rasatura), usare un secchio o una bacinella per raccogliere l’acqua fredda della doccia prima che sia calda, al fine di utilizzarla in altro modo (ad esempio per lo sciacquone o per innaffiare le piante), evitare di sfruttare il wc come un cestino per i piccoli rifiuti, per evitare una maggiore necessità di liquido.

Anche l’eventuale sostituzione di un vecchio boiler scalda-acqua con un modello nuovo più performante dal punto di vista idrico ed energetico aiuta la causa.

Arredamento green per un bagno eco

Tutti gli arredi di un bagno ecologico concorrono a ridurre al minimo l’impatto ambientale: materiali e processi ecologici, buone pratiche aiutano infatti ad ottenere un risultato totalmente ottimale.

Oltre alla scelta di legno di provenienza certificata (FSC) o di riutilizzo, per mobili e cornici, ma anche pavimentazioni, si può optare per il bambù, che cresce rapidamente e spesso viene coltivato in modo sostenibile. Esistono modelli di lavabo realizzati con vetro riciclato, pietra ricomposta totalmente riciclabile o naturale da cave controllate e sanitari di ceramica derivante da una produzione responsabile.

Così come i rivestimenti alle pareti, eco-friendly poiché anch’essi certificati, riciclati e riciclabili.

I tessuti – maggiormente accettabili, poiché non usa e getta – possono essere di cotone biologico, mentre gli apparecchi di illuminazione devono sostituire le fonti tradizionali con i Led a basso consumo energetico, efficienti e duraturi nel tempo.

Ormai si trovano anche accessori ecologici, come ad esempio i porta-spazzolini, i dispenser per il sapone (anche se sarebbe da preferire quello solido), i porta-asciugamani ottenuti da materie prime di riciclo o virtuose.

Un’idea sempre più diffusa è anche quella di aggiungere all’insieme arredi recuperati (adattandoli esteticamente allo stile desiderato) o di famiglia, che danno un tocco originale e personalizzato se accostati a sistemi invece standardizzati.
Aggiungere poi in un bagno eco delle piante e del verde, rende l’ambiente biofilico e piacevole, e migliora la qualità dell’aria.

L’impatto ambientale dei prodotti per il bagno

Ciò che si sceglie per un bagno implica un significativo impatto ambientale, a causa delle risorse utilizzate per la produzione, per l’imballaggio, per il trasporto, per lo smaltimento. Le fasi industriali prevedono infatti una varietà di materie prime – plastica, vetro, metallo, ceramica, legno – e un sostanzioso dispendio di energia. Prediligere dunque prodotti sostenibili, derivati da fasi realizzative virtuose, ecologici e riciclabili, dotati di un packaging essenziale è importante, così come prestare attenzione al loro trasporto – e dunque alle emissioni di gas serra – in tutte le fasi di vita e a uno smaltimento finale corretto.

Stesso riguardo si deve avere per i detergenti, sia per la persona sia per il luogo, al fine che risultino innocui per l’uomo ma soprattutto non influiscano sulla qualità dell’acqua e dell’aria.
Una scelta consapevole, che consideri più aspetti, inclusa la possibilità di riparare e dunque di fare durare nel tempo ogni componente, tagliando la quantità di rifiuti, aiuta sia ad avere un bagno realmente eco sia il pianeta.

13 soluzioni innovative per un bagno eco

Le soluzioni presenti sul mercato sono ormai diverse e differenziate, anche dal punto di vista dell’impegno economico. È così possibile individuare facilmente, consultando i rivenditori specializzati, le opzioni migliori per ogni tipo di esigenza e di budget.

Silestone® UrbanCrush di Cosentino

La collezione di superfici ibride per architettura e design Silestone® UrbanCrush di Cosentino, nate da una miscela di minerali premium e di materiali riciclati dalle prestazioni tecniche elevate, viene prodotta con la tecnologia sostenibile HybriQ+®, brevettata dal marchio: un processo che sfrutta il 99% di acqua riciclata e il 100% di energia elettrica rinnovabile. E che garantisce un minimo del 20% di materiali riciclati nella sua composizione (ad esempio vetro) e una percentuale inferiore al 40% di silice cristallina, mantenendo inalterate le prestazioni di durevolezza, resistenza, igiene. Certificato DNV, Silestone® UrbanCrush è ispirato alle palette cromatiche delle città contemoranee (ovvero i colori Lime Delight, Concrete Pulse, Brass Relish, Cinder Craze).

Silestone® UrbanCrush di Cosentino
Silestone® UrbanCrush di Cosentino

Race di Carimali

La collezione di rubinetteria Race di Carimali Design Water_Space unisce estetica a funzionalità e sostenibilità. Personalizzabile nelle finiture (oltre 40), è disponibile anche con il nuovo trattamento PVD (Physical Vapor Deposition), tecnologia per la deposizione di film metallici sottili su diverse tipologie di substrati in camere sotto vuoto, che, oltre a conferire resistenza e lucentezza uniforme alle colorazioni, è green perché priva di rilasci in atmosfera e dal risultato atossico, anallergico ed ecocompatibile. Inoltre, in aggiunta alla versione standard con cartuccia tradizionale, può essere equipaggiato con cartuccia Energy Saving System, capace di limitare le aperture accidentali dell’acqua calda quando la leva è in posizione parallela alla bocca del miscelatore.

Race di Carimali
Race di Carimali

 

FlowReduce di Dornbracht

La serie di soffioni doccia, sia a soffitto sia a pioggia, di getti laterali e di doccette FlowReduce di Dornbracht è progettata per ridurre il flusso d’acqua senza perdere in piacevolezza ed efficacia. Il diametro degli ugelli resta infatti invariato e il getto non ha aria aggiunta, per un effetto naturale sulla pelle. Un risultato che permette di risparmiare circa la metà dell’acqua normalmente utilizzata per lavarsi. Nella foto, da sinistra a destra, è possibile confrontare l’effetto di un soffione doccia tradizionale, un modello Flow Reduce e addirittura la versione Flow Reduce+ che porta a ridurre il consumo pari al 65% rispetto alla normalità dei prodotti sul mercato.

FlowReduce di Dornbracht
FlowReduce di Dornbracht

Sustano di Duravit

Sustano di Duravit è il primo piatto doccia riciclabile realizzato con DuroCast Nature, materiale minerale ricomposto sostenibile, di elevate durezza superficiale e densità, relativamente insensibile a danni e sporco. Disponibile in più formati e in sei colori (Cream opaco, grigio chiaro opaco, greige opaco, grigio scuro opaco, bianco bianco opaco – tutti con classe C di resistenza allo scivolamento – e bianco lucido, superficialmente paragonabile ai prodotti in acrilico), da tagliare su misura in opera, al termine della vita di utilizzo può essere restituito al produttore o a un centro di raccolta rifiuti locale per essere riciclato e trasformarsi in nuovi prodotti, sia per il bagno sia industriali. Inoltre, poiché il materiale è leggero, contribuisce alla riduzione delle emissioni in fase di trasporto.

Sustano di Duravit (foto Duravit AG)
Sustano di Duravit (foto Duravit AG)

AquaClean Mera di Geberit

Il vaso-bidet AquaClean Mera di Geberit, estremamente avanzato, all’innovazione tecnica aggiunge quella ecologica: modalità stand-by con autospegnimento, risparmio idrico ed energetico (il getto di lavaggio si riscalda immediatamente, conseguente riduzione del consumo di carta igienica. Oltre alla tecnologia WhirlSpray e al risciacquo TurboFlush è dotato di aspirazione dei cattivi odori, asciugatore ad aria calda, riscaldamento del sedile, meccanismo automatico d’apertura del coperchio del vaso grazie a un sensore di avvicinamento, luce ambiente in diversi colori (regolabile con telecomando, pannello di controllo, app).

AquaClean Mera di Geberit
AquaClean Mera di Geberit

Everstream di Grohe

Attualmente in fase di test e disponibile sul mercato dal 2024, il sistema doccia Everstream di Grohe offre il massimo del comfort riducendo i consumi di acqua e di energia: grazie a un serbatoio e a un circuito continuo di igienizzazione e di mantenimento della temperatura è in grado di riciclare l’acqua, utilizzandone solo un quarto (e un terzo di energia) rispetto a un modello tradizionale. In questo modo il risparmio annuale può arrivare al 75% del consumo idrico e fino al 66% di quello energetico.

Promuovere un uso consapevole dell'acqua in ambito domestico
Everstream di Grohe

 

Cover di scarico di Guglielmi

Compatibile con i sistemi per lo scarico dello sciacquone Geberit Sigma 8 e 12, la placca di comando per il wc di Guglielmi è studiata per il risparmio idrico, grazie al doppio pulsante per altrettanti tipi di risciacquo. Di ottone e acciaio inox, con trattamento anti-impronta per alcuni colori, è declinata in diverse varianti cromatiche, tutte riferite ai metalli (bronzo, oro, rame, nichel), al nero e al bianco.

Cover di scarico di Guglielmi
Cover di scarico di Guglielmi

ALU+ di Ideal Standard

La gamma di rubinetteria per doccia ALU+ di Ideal Standard – declinata nelle tre inedite finiture a bassa lucentezza nero seta, rosé e silver – fonde elementi squadrati e arrotondati, con l’aggiunta di accessori pratici, come i ripiani coordinati. Ma il carattere distintivo è quello ecologico: di alluminio riciclabile di alta qualità, la collezione è composta per l’84% di materia prima riciclata. Priva di cromo, piombo e nichel, è fornita di tecnologia a risparmio idrico integrata, con regolatori di flusso che limitano il consumo a soli 8 litri al minuto per la doccetta e di 12 litri al minuto per la doccia a pioggia, senza che ciò ne pregiudichi le prestazioni. Anche le componenti di plastica sono di polimeri conformi ad essere messi a contatto con l’acqua potabile, al fine di non contaminarla, e l’imballaggio finale è totalmente riciclabile e privo di plastica monouso.

ALU+ di Ideal Standard
ALU+ di Ideal Standard

Skyline di Progetto Group

Lo specchio Skyline di Progetto è realizzato in Miralite® Pure, materiale resistente e ad alto coefficiente di sostenibilità, rispettoso dell’ambiente e della salute umana, che utilizza una vernice di protezione a base d’acqua (nera per facilitare la retroilluminazione), senza piombo aggiunto. La base del trattamento Miralite® Pure è il vetro Planiclear® (float chiaro) ad elevata trasparenza, che permette allo specchio di mantenere una tonalità luminosa, pura e con colori reali indipendentemente dalle condizioni di illuminazione. Anche l’uso dei solventi è mantenuto al minimo, consentendo alla superficie di mantenere tutti i pregi e le qualità prestazionali delle versioni tradizionali, come riflessione, durevolezza, facilità di lavorazione e trasformazione.

Skyline di Progetto Group
Skyline di Progetto Group

 

RAK-Plano di RAK Ceramics

RAK-Plano di RAK Ceramics è un piano lavabo monoblocco senza fughe realizzato all’insegna della sostenibilità. L’azienda ha infatti pubblicato il suo rapporto ESG (Environmental, Social and Governance) relativo all’anno 2022 da cui si evincono alcune pratiche virtuose nel segno dell’ecologia: la produzione delle piastrelle ha ridotto il consumo di elettricità del 9%, il consumo di carburante del 4% e il consumo di elettricità del 6% al metro quadrato. È stata introdotta la tecnologia ceramica Orbit 3R, che sfrutta fino al 95% di materiali riciclati provenienti da scarti di produzione di piastrelle di ceramica; nel reparto sanitari è aumentata la qualità della combustione, portando in generale un miglioramento di efficienza del gruppo dal precedente 27-31% all’attuale 75-90%: un aggiornamento che riduce al minimo il consumo di gas naturale, tagliando le emissioni associate.

RAK-Plano di RAK Ceramics
RAK-Plano di RAK Ceramics

Patchwork di Salvatori

Il rivestimento a parete Patchwork (design Piero Lissoni) di Salvatori traduce il tema green con il recupero degli scarti di produzione in un’ottica di reale riduzione degli sprechi. La superficie è infatti composta da quadrati di pietra di un solo tipo – Bianco Carrara, Pietra d’Avola, Silk Georgette – ma dalle diverse texture, derivanti dagli avanzi di lavorazione delle diverse collezioni dell’azienda. Ogni pezzo viene posato per creare un vero e proprio patchwork lapideo, giocando con la tridimensionalità e lasciando piena libertà di accostamento.

Patchwork di Salvatori
Patchwork di Salvatori

Doccia intelligente di SanSwiss con INMAN

SanSwiss ha scelto la start up francese INMAN per implementare le sue docce di nuova generazione, capaci di promuovere un utilizzo efficiente di acqua e di energia e di conseguenza di ridurne i consumi: fino al 70% in meno per la prima, al 50% per la seconda. Via comando digitale o smartphone è possibile impostare, anche in anticipo, temperatura e quantità ideali, così come avverrà nella successiva soluzione in fase di progettazione, ovvero una vasca da bagno intelligente da programmare da remoto.

SanSwiss con INMAN, verso un futuro di bagni eco-sostenibili
Doccia intelligente di SanSwiss con INMAN

Bull di SDR

I sanitari della collezione Bull di SDR, disponibili in più colori (oltre al rosa, in foto, e al classico bianco lucido, panna, grafite, celeste, beige, grigio, verde), come il resto dei prodotti del marchio derivano da una particolare attenzione al risultato, che passa anche attraverso la sensibilità nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità. L’azienda infatti utilizza un sistema di riciclo dell’acqua, delle ceramiche da rottamare e degli stampi in gesso non più adatti alla produzione e per la cottura della ceramica si avvale di un forno a bassa emissione in atmosfera e minor consumo di gas metano. Infine, raccoglie energia con pannelli fotovoltaici.

Bull di SDR
Bull di SDR

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