Sistemi radianti: novità, differenze e vantaggi rispetto ad altri sistemi

I sistemi radianti sono terminali di impianto molto vantaggiosi e sostenibili, soprattutto se parliamo di riscaldamento a pavimento. Per capire però quanto è il loro contributo nel calcolo energetico è necessario contestualizzarli all’interno dell’impianto complessivo. Abbiamo chiesto a Clara Peretti, Segretario Generale di Q-RAD, di fornirci le ultime novità in fatto di Norme e Bonus, e di aiutarci a rispondere alle domande più frequenti.

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Sistemi radianti: le ultime novità, differenze e vantaggi rispetto ad altri sistemi

I sistemi radianti sono sistemi evoluti per il riscaldamento e il condizionamento, che utilizzano acqua calda o energia generati da una fonte esterna per riscaldare gli ambienti. Queste tecnologie funzionano inviando calore direttamente alle superfici (a pavimento, a soffitto, a parete), creando un’atmosfera calda e confortevole all’interno della stanza.

Gli impianti radianti sono efficienti energeticamente e offrono una distribuzione uniforme del calore, rendendoli una scelta sostenibile per molti edifici residenziali e commerciali. Inoltre, non producono correnti d’aria che possono seccare l’aria interna, rendendoli anche una scelta salutare.

Abbiamo chiesto a Clara Peretti, Segretario Generale di Q-RAD – Consorzio Italiano Produttori Sistemi Radianti di Qualità di aggiornarci sulle ultime novità in fatto di norme e bonus, cercando di chiarire alcuni dei dubbi più popolari che si hanno quando si vuole installare un impianto radiante nella propria abitazione.

Sistemi radianti: norme e bonus
Pannelli per il riscaldamento a pavimento, parete e soffitto TECE

 

Sistemi radianti: norme e bonus. Conferme e aggiornamenti

Anche per il 2023, come per gli anni scorsi, le detrazioni fiscali per i sistemi radianti variano in funzione della tipologia di intervento; ecco un breve prospetto riassuntivo delle diverse percentuali di detrazione.

  • Bonus ristrutturazione 50%: sempre. I sistemi radianti possono essere inseriti nella detrazione al 50% con tutti i componenti, ovvero isolanti, tubazioni, organi di regolazione, massetti, pavimentazioni, pannelli a soffitto ecc.
  • Ecobonus 65%: i sistemi radianti ricevono il 65% di detrazione se abbinati alla sostituzione del generatore con sistemi di termoregolazione evoluti (appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02).
  • Ecobonus 50%: se non rientrano nel punto precedente.
  • Superbonus 110% (e percentuali inferiori dal 2024): per le tipologie che ancora hanno diritto al 110% i sistemi radianti possono essere inseriti se abbinati alla sostituzione del generatore.

Per quanto riguarda le normative, lo scorso anno è stata pubblicata in italiano tutta la norma UNI EN 1264:2021, composta da cinque parti. Attualmente è in lavoro la revisione (amendment, in linguaggio normativo) della norma UNI EN ISO 11855, che sarà pubblicata nel corso del 2023.

Le attività di revisioni di alcuni documenti legislativi che coinvolgono anche i sistemi radianti sono seguite dai Gruppi Consultivi CTI che operano su tematiche specifiche non direttamente collegate con la predisposizione di normativa tecnica.

  • GC 90 – Gruppo Consultivo “Legge 90”. Il Gruppo Consultivo ha come scopo principale quello di fornire supporto tecnico al Ministero dello Sviluppo Economico (ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy) sulle tematiche riguardanti la Legge 90 e i relativi decreti attuativi, la certificazione energetica e l’efficienza energetica degli edifici. Il Gruppo Consultivo è l’organo del CTI all’interno del quale possono essere discusse argomentazioni di interesse dei Soci CTI riguardanti le tematiche sopra elencate. Il gruppo sta curando la revisione del DM 26 giugno 2015, la cui revisione procederà per tutto il 2023.
  • GC LIBR – Gruppo Consultivo “Libretto di impianto”. Il Gruppo Consultivo sta lavorando alla revisione del DPR 74.
Quanto consuma un impianto radiante?
Sistema radiante a soffitto di Eurotherm

Impianti radianti: cosa chiedono le persone

Quanto consuma un impianto radiante?

I sistemi radianti sono terminali di impianto, anche definiti sistemi di emissione, quindi per capire quanto è il loro contributo nel calcolo energetico è necessario contestualizzarli all’interno dell’impianto, ovvero capire a quale generatore sono abbinati, quali sistemi di regolazione hanno e se vi sono altri sistemi a integrazione, quali ad esempio sistemi di ventilazione meccanica controllata.

Per la valutazione delle prestazioni dei sistemi radianti in riscaldamento il riferimento normativo è la UNI/TS 11300-2, mentre per la valutazione delle prestazioni dei sistemi radianti in raffrescamento il riferimento normativo è la UNI/TS 11300-3.

I sistemi radianti hanno rendimento di emissione di 0,99 (sistemi a pavimento) e 0,97 (sistemi a soffitto e a parete). I sistemi radianti a pavimento in riscaldamento hanno il valore di rendimento maggiore in assoluto rispetto a tutti gli altri sistemi di emissione, rappresentano quindi il sistema più efficiente in riscaldamento.

Qual è il miglior impianto a pavimento?

Si può affermare che sistema radiante a pavimento migliore è quello più adatto alle proprie esigenze, che, in funzione delle sue caratteristiche va ad incontrare le necessità degli occupanti e i requisiti dell’edificio, del generatore di calore e del sistema di regolazione. Le tipologie di sistemi radianti a pavimento sono moltissime, sia per gli edifici nuovi che per le ristrutturazioni, a livello normativo, ad esempio, sono dieci, ma sul mercato vi sono soluzioni aggiuntive non ancora oggetto di norma. Sono quindi almeno quindici le macro-tipologie di sistemi disponibili, alle quali si aggiungono le variabili dello strato di supporto (massetto, livelline, lastre a secco) e delle pavimentazioni (parquet, piastrelle in gres, resina, linoleum, e molti altri).

A differenza dei radiatori quindi le cui variabili sono limitate (tipologia, dimensioni, collocazione), per i sistemi radianti a pavimento le tipologie (ovvero le combinazioni delle stratigrafie) sono infinite e perfettamente adattabili ad ogni esigenza.

Qual è la differenza tra l'impianto a termosifoni e l'impianto a pavimento radiante?
Impianti radiante a soffitto RDZ durante i lavori di costruzione di un edificio

 

Qual è la differenza tra l’impianto a termosifoni e l’impianto a pavimento radiante?

Le differenze tra i sistemi radianti a pavimento e i termosifoni sono molteplici, ma dipendono dalle condizioni in cui vengono installati entrambi i sistemi.

Per quanto riguarda le caratteristiche più generali, oltre alla distribuzione delle temperature rappresentata nelle immagini di seguito (uniformità di temperatura per i sistemi radianti, disuniformità per i termosifoni), vi sono:

  • Elevato comfort termico ottenuto da superfici a temperatura più vicina;
  • Nessun discomfort (la progettazione dei sistemi radianti si basa sulla normativa sul comfort UNI EN 7730, questo non avviene per nessun altro sistema di emissione);
  • Risparmio energetico;
  • Abbinamento perfetto con sistemi di generazione ad alta efficienza (pompe di calore, ma anche caldaie a condensazione);
  • Maggiore spazio utile e libertà di arredo;
  • Nessun elemento (il radiatore ma anche la parete che lo sovrasta) da pulire che può causare polvere.
Qual è la differenza tra l'impianto a termosifoni e l'impianto a pavimento radiante?
Distribuzione delle temperature tra un radiatore e un impianto radiante a pavimento. Fonte: Q-Rad

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